Gaio Valerio Catullo: differenze tra le versioni

== Alcune poesie degne di nota ==

Vi sono testi poetici in cui Catullo supera di chilometri il furore di letterati come [[Charles Henry Bukowski]]. Ecco qualche esempio.

levigato con la pietra pomice?

A te, Cornelio! L'unico che ha dato peso a queste

Prendi dunque questo libretto del cazzo

che non vale un accidente di niente; chissà che duri, Madonna Santa,

 

 

l'odore della bocca e del culo di Emilio.

L'una non è più pulita o sporca dell'altro,

ma mandatelo a far l'asino nei mulini.

Quella che va con lui si leccherebbe

 

nove colonne oltre il tempio dei Dioscuri,

credete d'avere l'uccello solo voi,

modello, nato fra i conigli della Spagna,

che ti fai bello di una barba incolta

Qui Catullo svela l'origine ortognatodontica dell'avversione al nuovo amore di Lesbia: non già le chiavate lo sdegnano - si tratta di mezze calzette - ma l'uricosurico lavaggio dei dento lo schifa. Comprensibile, dopotutto.

 

<br />

Catullo non ci pensa due volte a ringraziare gli amici per il supporto concesso.

Furio ed Aurelio, checche bocchinare

che per due poesiole libertine

E voi, perché leggete nei miei versi baci

su baci, mi ritenete un effeminato?

Questa, invece, è dedicata a una sua carissima [[vacca da monta|amica di lunga data]].

{{Cit|<poem>Ti prego mia dolce Ipsililla,