Gaio Giulio Cesare: differenze tra le versioni

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Pompeo avrebbe dovuto combatterlo, ma erano anni che non si prendeva un po' di [[ferie]] e il quel momento si diede irreperibile. Dopo una veloce marcia dal [[Nord]] verso il [[Sud]] della [[penisola]], facilitata dal fatto di essere in discesa, Cesare entrò a Roma e instaurò una [[dittatura]]. Allarmato, Pompeo raggiunse l'esercito ancora in canotta e ciabattine da [[mare]], ma ormai era troppo tardi. Lo scontro si ebbe nella battaglia di Farsalo dove Cesare, secondo il [[gergo]] militare, prese a calci in [[culo]] Pompeo e il suo esercito. Pompeo fuggì in [[Egitto]], ma lì fu ucciso da uno che aveva provato a superare al casello, per la fretta. [[Catone]], alla notizia della sconfitta, si suicidò bevendo una bottiglia di [[Fanta]] calda e sfiatata. Cicerone non si suicidò, ma lasciò la politica e lanciò una linea di [[profumo|profumi]] e abbigliamento. <br/>
Nel 47 assunse il titolo di ''dictator'' che, di fatto, concentrava nelle sue [[mano|mani]] tutto il potere, promettendo però di assumere il controllo solo nei casi di emergenza. Peccato che fosse proprio Cesare a decidere quali fossero le emergenze, cosicché se un [[gatto]] rimaneva incastrato su un [[albero]] o se veniva previsto [[caldo]] record per l'[[estate]], veniva proclamato lo stato di allarme e Cesare tornava sul trono.
{{Dialogo||Cesare|Com'è la situazione là fuori?|Servo|Tutto tranquillo.|Cesare|Tutto tutto? Non c'è proprio [[niente]] che non va?|Servo|No niente.|Cesare|Ma dai qualcosa ci deve essere! Una [[vecchio|vecchietta]] che deve attraversare la [[strada]], una [[bambina]] a cui è caduto il gelato...|Servo|No è tutto perfetto signore. Peccato solo che fuori sia un po'umido.|Cesare|Oh mio [[Giove]]! Cosa aspettavi a dirmelo? Sciogli il senato! Siamo in stato di emergenza!}}
Tenne comunque in [[vita]] in senato come un simpatico [[giocattolo]], divertendosi a guardare e a lanciare noccioline ai senatori mentre questi discutevano, come se contassero [[qualcosa]]. Non ebbe rancore contro i suoi avversari sconfitti, come dimostrò condannandoli a morte per impalata [[ano|anale]]; o almeno quelli che rimanevano, visto che la maggior parte o era scappata o si era nascosta sotto il [[letto]]. <br/>
Seppe come farsi amare dal popolo, elargendo denaro e organizzando [[gioco|giochi]] circensi, per lo più consistenti in emozionanti sfide di ex senatori contro [[leone|leoni]] e tigri (per rendere lo scontro più equo ai senatori venivano legate le mani dietro la [[schiena]]). Fece erigere statue raffiguranti lui che sconfigge Pompeo, che scioglie i senatori nell'[[acido]] e che vince la finale di [[Champions League|Champions]]. <br/>
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