Gaio Giulio Cesare: differenze tra le versioni

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Eletto pretore e diventato ancora più [[fico]], Cesare dovette affrontare la [[morte]] di Cornelia, che riuscì a superare con grande difficoltà sposando due [[giorno|giorni]] dopo Poppea, la nipote di Silla, cosicché non solo lo aveva fottuto da vivo, ma alla fine si scopava anche la nipote. Il [[matrimonio]] non durò a lungo, in quanto Cesare scoprì Publio Clodio Porco, introdottosi a casa sua travestito da [[ancella]], che ci provava con la moglie. Molto offeso dal fatto che non ci avesse provato con lui, ripudiò Poppea e si promise che non avrebbe più amato nessuno, dopo la delusione che gli aveva dato Clodio. <br/>
Dopo aver ampliato i confini romani nella [[Spagna]] Ulteriore, che da allora fu ancora più ulteriore, gli vennero offerti il [[trionfo]] militare, un attestato di partecipazione, dei buoni [[regalo]] e cento punti esperienza, che però dovette rifiutare per entrare a Roma e diventare [[console]]; questo per colpa di quel vecchio rompipalle di [[Catone]] Uticense, che non vedeva di buon occhio un [[pazzo]] assetato di potere con un [[esercito]] a marciare su Roma. <br/>
Fu allora che Cesare capì che i tempi erano maturi e strinse un alleanza con i due più influenti personaggi dell'epoca. Riunitisi all'[[osteria]] del senato, per non dover pagare, stipularono il cosiddetto [[primo]] triumvirato, chiamato così perché stipulato da [[tre]] senza palle, l'accordo per spartirsi il potere e per decidere a chi sarebbe toccata l'ultima fetta di [[pizza]]. Egli lo strinse con Gneo PompeoMarameo MagnoPompeo, che doveva il suo nome al fatto di avere [[masturbazione|le mani piene di calli pur non avendo mai lavorato in vita sua]], e Marco Licinio[[Intestino]] [[GrassoCrasso]], che passava lì per caso ed era convinto che stessero giocando a [[Risiko]]. <br/>
Crasso era l'uomo più ricco di Roma, Pompeo il più onorato militarmente e insieme avrebbero potuto tranquillamente pilotare la politica romana e la [[Serie A]]. Cesare rispetto a loro non era [[nessuno]], ma fu lui a rappacificarli dopo una violenta [[lite]] su chi aveva il [[pene]] più lungo, e sfruttò i suoi due potenti [[amico|amici]] per portare avanti la sua [[politica]]. Col loro appoggio, fece passare una [[legge]] con la quale venivano redistribuiti gli appezzamenti di terreno ai piú sfortunati, tra cui i veterani, i poveri e i [[laureato|laureati]] in [[lettere]], ottenendo così l'appoggio dell'intera [[popolazione]]. <br/>
Ottenne le province della [[Gallia]] Cisalpina e della Gallinia Transalpina da cui cominciò le sue memorabili campagne militari, che lo portarono fino in [[Germania|Tedeschia]], in Britannia, in Mezzo [[Oriente]] e, dove nessuno aveva mai osato prima, nel quartiere Magliana; in poche parole dovunque ci fossero poveri innocenti da uccidere. In questi anni Cesare accumulò un successo dopo l'altro, fino a diventare il [[personaggio]] di spicco della politica e della televisione romana, il che lo portò a scontrarsi con i senatori e con tutti gli altri ospiti dei [[talk show]], oltre a dover combattere con le [[emorroidi]], a furia di stare a cavallo.
 
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