Gabriel García Márquez: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Nei miei libri non ci sono solo puttane. [[C'è]] anche qualche prostituta.|Gabriel García Márquez}}
 
 
 
[[File: Marquez_occhio_pesto.jpg‎|‎right|250px|thumb|Gabriel Garcia Marquez dopo una discussione animata con [[Cocco Bill]].]]
'''Gabriel José Arcadio Valderrama García Márquez''' ([[Macondo]], [[6 marzo]] [[1927]] - si aspetta la cronaca della suaMacondo, morte annunciata) è uno scrittore [[colombia]]no (maggiormente conosciuto con lo pseudonimo di [[Pablo Escobar]]),
il padre di tutti gli scrittori latinoamericani che trattano di sesso morte e merda, ma soprattutto di morte.
 
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*Uno trascorse la propria vita a consolare puttane tristi
*L'ultimo se lo portarono via le formiche.
 
== Perché proprio uno scrittore ==
 
Ciò che convinse Gabo a diventare uno scrittore furono le storiacce maledette che la tremenda [[nonna]] materna gli raccontava da piccolo per non farlo addormentare, visto che non aveva aspettato altro, fino all’età di centosettantasei anni, che lui nascesse per trovare qualcuno disposto ad ascoltarla e che scrivesse poi dei suoi deliri senili zeppi di [[budella]] azzurre,[[ bambini]] con la coda e cascate orrende di merda. Ma Gabito non inizia subito a scrivere, aspetta almeno che il fetore di [[cadavere]] della nonna si sia dissolto. Così, verso i vent’anni, quando torna casualmente a Macondo con la mamma per vendere la vecchia casa ancora colma di budella azzurre putrefatte, bambini con la coda morti e stronzi ormai secchi, il richiamo della vecchia si fa sentire talmente forte che Garcia non può fare a meno di incominciare a scrivere, e non può più fare a meno di parlare di merda, ovviamente.
 
== Opere ==
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Essendo un accanito lettore di narratori sudamericani, di [[Virginia Woolf]] e di [[William Faulkner|Faulkner]], scoperto quest’ultimo incomincia giustamente a schifare i primi e a mandare al diavolo la seconda, scegliendo di conseguenza la tecnica faulkneriana di ambientare i propri lavori sempre nello stesso posto (Macondo) o al massimo nei dintorni fetidi, anche se nei decenni più recenti si sposta addirittura fino ai sobborghi maleodoranti di Cartagena e al [[porto marcio]] di Barranquilla. Questo è l’ambiente che Marquez predilige, il solo in cui riesce a sguazzare [[come un maiale nel fango]].
 
{{dialogo2|[[Sepulveda]]|Perché ambienti i tuoi libri sempre a Macondo?|Marquez| Perché ci sguazzo come un maiale nel fango.}}
 
=== Cent'anni di solitudine ===
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*'''''Cronaca di una morte annunciata''''': Libro fra i più famosi di Márquez, racconta, in un intrecciarsi di prospettive, le vicende di sette persone che non hanno potuto o voluto evitare la morte annunciata del protagonista, tale [[Roberto Saviano]]. Come dice il titolo, anche questo libro parla di morte, e Garcia Marquez aveva così tanta voglia di parlarne che una morte sola riesce addirittura a farla diventare una mezza dozzina di morti, tanto che la stessa brutale scena di assassinio si ripete più volte da prospettive e tempi diversi, così da potersela godere bene da ogni punto di vista, senza perdersi il minimo particolare. Ma Garcia non è morbosamente attratto dalla morte come potrebbe apparire a un occhio superficiale, è la morte che è attratta da Garcia, e ha deciso di non smollarlo finché non andranno a letto assieme. Come postilla, qui l’immagine delle sanguinolente budella azzurre del protagonista raggiunge l’apice ancora insuperato del realismo impressionista di tutti i tempi.
*'''''L'incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata''''': Un titolo che è tutto un programma.
*'''''Dell'amore e altri demoni''''': Guazzabuglio di elementi [[dark]] e folklore caraibico è la storia di una ragazzina indemoniata, fornita di una folta chioma rossa lunga 7 metri, che fa innamorare di sè il suo esorcista. Putroppo però è un pappamolla e rinuncia a rapirla e salvarla per vivere felicemente e in castità in una colonia di lebbrosi.Comunque alla fine la ragazzina muore, e anche da morta le continuano a crescere i capelli.
*'''''La mala ora''''': Racconto di mala sorte, di mala affare, di mala sanità, forse di mala mud, ma soprattutto di mala morte, La mala ora è l’archetipo di tutti i racconti marqueziani ambientati a Macondo, quindi tutti, dove anche i personaggi sono sempre gli stessi: l’alcalde (una via di mezzo tra un sindaco e un pappone), il [[dottore]], il capo delle guardie, le [[puttana|baldracche]], i cani bastardi e i morti. Qualcuno appiccica sugli alberi scheletrici e sui muri sudati della città le “pasquinate”, tradotto dal colombiano gli “sputtanamenti”, per cui tutto il popolume incomincia a temere che si sappia in giro che non si va a messa, non si pagano le tasse, si fanno le corna al marito, ci si tromba la figlia, ci si accoppia con meretrici di colore e non si parla di morte.
 
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=== Il resto della sua produzione ===
 
* '''''Foglie morte'''''
 
== Curiosità ==
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