Fratelli Gracchi: differenze tra le versioni

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== Gaio ==
 
[[File:Cicerone accusa Catilina.jpg|thumb|left|240px350px|{{dialogo2|Gaio Gracco|Perciò ritengo giusto che vengano dati più diritti alla plebe e...|Senatori|Ah Ga', ma te vuoi sbriga' che su [[mediaset|Canale 5]] stanno a fa' [[Er monnezza]] e nun ce lo volemo perdere?!}}]]
Dopo la [[morte]] di Tiberio, suo fratello Gaio, anziché realizzare che sarebbe stato più saggio diventare [[panettiere]], decise di seguire le sue orme; purtroppo per lui le avrebbe seguite fino al campo santo. La carriera di Gaio inizia nel 126 [[a.C.]], quando entra in questura col grado di appuntato. Viene dunque inviato dal maresciallo in [[Sardegna]], dove è costretto a vivere di solo pane carasau per due anni. Tuttavia i suoi superiori lo richiamano a [[Roma]] dopo aver scoperto con orrore che Gaio ormai accompagna il [[saluto romano]] con un sonoro "aiòòò!!". Qui Gaio, essendo di natura generosa, si fa eleggere tribuno della plebe nell'anno 123 a.C., per rendere la data più facile da ricordare per la gente del [[futuro]]. Viene rieletto l'[[anno]] dopo sconfiggendo di poco l'altro candidato, che era la sua mano con su disegnati occhi e bocca.<br />
In qualità di tribuno della plebe il suo compito consisteva nell'incitare il popolo alla rivoluzione indossando una maglia del [[Che Guevara|Che]] e nel guardare i senatori e gli aristocratici agitando il braccio in segno di disprezzo borbottando [[insulti]]. Già il suo primo [[giorno]] in tribuna, Gaio propone 948 leggi a favore dei ''populares'', cioè i [[Cassa integrazione|cassintegrati]] che, credendo che le [[Guerre giugurtine]] le avrebbe vinte la [[Numidia]], mandarono a fanculo il loro [[capo]] e gli cagarono sulla [[biga]] Lamborghini. Di queste leggi 943 vengono accolte dai senatori con una spernacchiata, mentre le altre sarebbero divenute note come ''Leges Semproniae'', giacché Gracco le dedicò al povero [[Sempronio]], l'[[Sindrome dell'amico di serie B|amico di serie B]] di [[Tizio e Caio]].
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Tra le Leges Semproniae attuate da Gaio ricordiamo la ''Lex de viis muniendis'', che prevedeva la costruzione di una grande strada che collegasse le [[città]] di [[Salerno]] e [[Reggio Calabria]], e la ''Lex de tribunis poco deficientis'', che garantiva la rieleggibilità dei tribuni e dava [[loro]] il diritto di parcheggiare anche nei posti riservati ai [[disabile|disabili]]. Inoltre Gaio non si limitò a questo, poiché confermò la riforma del fratello commentandola con un "[[Sindrome del quoto|Quoto!]]" e promise la cittadinanza romana ai latini, quella latina agli italici e quella italica al primo [[stronzo]] che incrociò sul pianerottolo. Per finire fece passare la legge frumentaria che stabiliva che i plebei urbani erano più fighi degli altri e quindi avevano diritto a grandi sconti sul frumento e al [[cinema]] pagavano il biglietto ridotto.
 
 
 
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{{quote|Fai tanto il difensore dei poveri ma poi c'hai gli schiavi come tutti gli altri, eh cazzone? Mo' ti faccio vedere io!|SPLAT!}}
 
== Voci Correlatecorrelate ==
 
* [[Publio Cornelio Scipione]]
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* [[Plebe]]
* [[Fratelli Wright]]
 
 
 
== Note ==
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{{Anticaroma}}
[[Categoria:Storia]] [[Categoria:Antica Roma]]
 
[[Categoria:Storia]] [[Categoria:Antica Roma]] [[Categoria:Bi-biografie]]
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