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{{Cit2|Non sono la pigrizia, la cattiva volontà, la goffaggine che mi fanno fallire o non fallire in tutto: vita familiare, amicizia, matrimonio, professione, letteratura, ma è l'assenza del suolo, dell'aria, della legge.|Franz Kafka si arrampica sugli specchi per giustificare la sua mancanza di palle}}
{{Cit2|Tutto quello che non riguarda la letteratura mi annoia e provoca il mio odio|Kafka su giustificazioni per essere ancora [[verginità|vergine]]}}
{{Cit2|Ma precisamente questo Kafkian chi era?|[[Aldo Giovanni e Giacomo|Aldo]] su situazione kafkiana}}
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{{quote|Non poteva drogarsi come tutti gli altri?<br />Ma lui no, lui vuole fare il diverso!<br />Lui vuole fare lo scarafaggio!|Madre di Gregor Samsa su pazzie del figlio}}
È la storia di '''Gregor Samsa''', un impiegato che si sveglia una mattina e scopre di essersi trasformato in uno [[scarafaggio]]: una situazione, come noi tutti sappiamo, assolutamente naturale e possibilissima. In fondo a chi non è capitato una cosa simile?<br />Io ad esempio la settimana scorsa mi sono svegliato sotto forma di [[castoro]].<br />Inspiegabilmente però i genitori [[bigotto|bigotti]] e perbenisti del protagonista non accettano la trasformazione del figlio e il padre, in nome del buon rapporto col figlio, lo
=== Il processo ===
Il romanzo narra dell'assurda disavventura di '''Josef K.''', che viene accusato di aver commesso un crimine inesistente (probabilmente lanciare sassi dai cavalcavia o sputare addosso a [[Mr. Lui]]).<br />La giuria lo condanna a fare il moviolista a vita al Processo di [[Biscardi]] (da qui il titolo dell'opera), ma Josef,
=== Il castello ===
È un romanzo incompiuto, forse il più impegnativo dello scrittore boemo.<br />Racconta dell'arrivo di un amministratore [[Lega Nord|leghista]] in un castello del [[Terronia|Sud Italia]]. L'operoso amministratore cerca di fare il proprio dovere ma si scontra continuamente con l'atteggiamento omertoso e fancazzista dei lavoratori locali, finché esasperato decide di tornare nella laboriosa e nebbiosa terra d'origine.<br />La [[terroni|gente del castello]] festeggia la sua partenza con un pranzo lungo tre giorni a base di salamino piccante e mozzarella di bufala. Nel frattempo le [[puttane|dame del castello]], a cui piace fare solo quello, si sollazzavano in modo decisamente più piacevole alla faccia dell'amministratore [[Lega Nord|leghista]], che benché si fosse vantato a lungo di averlo duro, non era stato in grado di soddisfarle.
=== Lettera al padre ===
Estenuante lettera in cui Kafka sfoga anni e anni di sessualità repressa e cerca un riscatto sociale nel dipingere il padre come il più grosso e grasso stronzo dell'universo - ma ricordando, ogni due righe, di assicurare ''Non certo per colpa tua''. Il nocciolo della storia è quindi il conflitto con il padre: conflitto mai superato, visto che questo pover'uomo non accettò mai le stramberie del figlio, che si permise di essere malaticcio, sfigato, scrittore a tempo perso e non gli diede mai, proprio mai la soddisfazione di andare a gnotte con lui.
== Esempio di dialogo tra Franz Kafka e suo padre ==
{{dialogo|Kafka|Padre, vi devo parlare di una cosa importante, ma assolutamente non voglio che voi crediate che io cerchi di darvi colpa alcuna. Desidero solo rendervi partecipe di un problema che mi affligge e che temo derivi da una carenza nel dialogo tra me e voi, sicché se vorrete prestarmi un poco della vostra attenzione, ve ne sarò immensamente grato...|Suopadre|Taci tu, che sei pure ebreo!|Kafka|Ma padre, converrete con me che voi stesso siete ebreo, e io lo sono unicamente come conseguenza del vostro essere ebreo..|Suopadre|Come osi?? Come osi insultarmi in casa mia?? Vattene, essere immondo! (''Lanciandogli delle mele con ferocia inaudita'')|Kafka|(''Scappa piangendo e si rivolge alla madre'') Hai visto? Hai visto? Sei contenta adesso??}}
{{Scrittori}}
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