m
Formattazione
Retorico (rosica | curriculum) Nessun oggetto della modifica |
Retorico (rosica | curriculum) m (Formattazione) |
||
Riga 2:
[[File:Luca_giurato.jpg|right|thumb|250px|Luca Giurato si produce in una sineddoche.]]▼
{{Cit2|Ne ho fatte a biffeffe|[[Luca Giurato]] a proposito delle figure retoriche}}
Le '''figure retoriche''' sono degli [[pompino|artifici linguistici]] che danno particolare efficacia al discorso. Sono i poeti, gli scrittori, i giornalisti, gli oratori e i calciatori a farne un uso maggiore, ma tutti noi, tutti i giorni, ne utilizziamo, magari inconsciamente, in numero infinito. Il più grande produttore di figure <s>di merda</s> retoriche dai tempi dell'antica [[Grecia]] a oggi è il nostro contemporaneo Luca Giurato. ▼
{{TOCfull}}
[[File:Santanchè_gestaccio.jpg|right|thumb|250px|L'onorevole Santanché in una nota perifrasi.]]▼
▲Le '''figure retoriche''' sono degli [[pompino|artifici linguistici]] che danno particolare efficacia al discorso. Sono i poeti, gli scrittori, i giornalisti, gli oratori e i calciatori a farne un uso maggiore, ma tutti noi, tutti i giorni, ne utilizziamo, magari inconsciamente, in numero infinito. Il più grande produttore di figure <s>di merda</s> retoriche dai tempi dell'antica [[Grecia]] a oggi è il nostro contemporaneo Luca Giurato. Vediamo, in sintesi, qualche esempio.
Ripetizione di lettere o sillabe in parole successive.▼
{{Cit|Di me medesmo meco mi vergogno|[[Francesco Petrarca]]}}▼
▲Ripetizione di lettere o sillabe in parole successive.<br />
▲{{Cit|Di me medesmo meco mi vergogno|[[Francesco Petrarca]]}}<br />
{{cit|Minchia! Manco mamma mia mangia mai merda|{{USERNAME|Tu}}}}
Sospettare un giudice di essere [[comunista]].
{{Cit|MacBeth: ho visto il padre del giudice lavorar nei campi con la falce. Teneva un martello allacciato alla cintura|[[William Shakespeare|W. Shakespeare]]}}
{{cit|Mavalà mavalà mavalà, è pure iscritto a Magistratura Democratica|On. Ghedini}}
▲===Anastrofe===
Si cambia l'ordine di termini successivi.
Line 38 ⟶ 47:
{{cit|Spingi forte più, che son troia dimmi.|[[Piero Marrazzo]]}}
Si cambia l'ordine logico della costruzione di una frase incrociando i termini in una X
Line 45 ⟶ 55:
{{cit|Ipsilon ics ics ipsilon.|Ancora tu}}
Si comprano dei giocatori a cazzo a patto che pretendano un ingaggio minimo di cinque milioni di euro all'anno.
▲[[File:Santanchè_gestaccio.jpg|right|thumb|250px|L'onorevole Santanché in una nota perifrasi.]]
Giro di parole.
Line 55 ⟶ 69:
''Ieri ho incontrato un mio ex compagno di scuola, ero triste e mi ha consolata'' = La tua ragazza l'ha data via ieri sera.
Si sostituisce il nome proprio con un epiteto che lo definisca indiscutibilmente.
Line 62 ⟶ 77:
''Il divin leccacul'' = [[Sandro Bondi]]
Consiste nell'accostamento di uno o più ingredienti grassi nella dieta a base di pesce.
Collegare due elementi di una frase a un unico verbo che sarebbe appropriato solo per uno di essi.
Line 72 ⟶ 89:
{{cit|Ai raduni di partito e a [[trans|viados]], le sere andavo.|[[Maurizio Gasparri]]}}
Si uniscono i puntini e si vede quello che salta fuori.
Consiste nel ripetere un'inutile ripetizione, spesso inutile perché la ripetizione serve a ripetere l'inutile.
Line 82 ⟶ 100:
''I [[vandali]] [[rosicone|rosiconi]]''.
Al posto del verbo si mette una penna, mentre il complemento principale va elevato al quadrato.
La parte per il tutto o il tutto per la parte.
Line 92 ⟶ 112:
{{cit|Cioe?|[[Francesco Totti]]}}
Si prende un bisturi e si recide l'eccesso di prepuzio.
Line 99 ⟶ 121:
{{cit|Io l'ho fatta a dodici anni.|{{USERNAME|Tu}}}}
▲[[File:Antonio_Cassano.jpg|right|thumb|250px|Livio Publio Cassano ci spiega le metafore.]]
==Curiosità==
| |||