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Evidentemente l’imperatore ha sempre avuto le [[Idea|idee]] chiare.
Ma la massima opera giuridica dello svevies... ehm, sververges... no, dello svervegianosveviese è senz’altro rappresentata da ''Le Costituzioni di Melfi'', in cui un ben più maturo Federico [[legge|legifera]]:<br>“'''''Premesso che questa è casa mia e qui comando io, invito gentilmente il Papa a farsi gli affaracci suoi e a cambiare pure [[estetista]] perché così è veramente sciatto, mentre io sono una gran topa. E se qualcuno avesse qualcosa da ridire, giuro sulle mie [[Winx]] che gli organizzo una [[Crociate|crociata]] nel salotto di casa.'''''”
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