Federico Fellini: differenze tra le versioni

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[[File:Federico Fellini disegno.jpg|right|thumb|250pxminiatura|Federico Fellini durante un attacco di [[torcicollo]].]]
[[File:Federico Fellini in un tunnel.jpg|right|thumb|320pxminiatura|Fellini tenta di far recitare alcuni [[Neutrino|neutrini]] del [[Tunnel Cern-Gran Sasso]], all'insaputa del ministro [[Mariastella Gelmini|Gelmini]].]]
 
'''Federico Fellini''' (Pensione Miranda II di [[Rimini]], [[20 gennaio]] [[1920]] – Policlinico Umberto I di [[Roma]], [[31 ottobre]] [[1993]]) è stato un [[regista]] e sceneggiatore italiano. È considerato universalmente uno dei più grandi ed influenti cineasti della storia del [[cinema]] interplanetario. È, anche logico,perché veè lodifficile immaginateimmaginare un "''[[Beatlesscarafaggio|bacarozzo]]"'' di [[Giove (pianeta)|Giove]] alto due metri con una cinepresa sul groppone? Ma dai! .<br /> Una cosa la sappiamo con certezza, nella Galassia Sombrero (M104), sul pianeta Pangrattatis III, è atterrata da circa tre mesi la sonda Pioneer 9. Oltre alle altre [[Cultura|cianfrusaglie culturali]] del nostro [[mondo]], conteneva una cassetta VHS con la scena de ''I vitelloni'' in cui [[Alberto Sordi]] fa il [[gesto dell'ombrello]], per l'occasione ridoppiata appositamente:
Una cosa si sa con certezza: nella Galassia Sombrero (M104), sul pianeta Pangrattatis III, è atterrata da circa tre mesi la sonda Pioneer 9. Oltre alle altre [[Cultura|cianfrusaglie culturali]] del nostro [[mondo]], conteneva una cassetta VHS con la scena de ''I vitelloni'' in cui [[Alberto Sordi]] fa il [[gesto dell'ombrello]], per l'occasione ridoppiata appositamente:
 
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Questo rende probabilmente Fellini il primo regista [[Odio|odiato profondamente]] al di fuori della [[Via Lattea]].<br /> Ha vinto per quattro volte il [[Premio Oscar]] al miglior film straniero, più un altro alla carriera. Due volte il Festival di [[Mosca]], circa due km di Nastri d'argento, Palme d'oro, Orsi, Leoni, David, Jumpo, BAFTA, l'unica cosa che non è riuscito a vincere, è stato un pupazzo a forma di [[Nonna Papera]] al tirassegno Goldoni sul lungomare di Riccione (e sua moglie c'è rimasta malissimo). <br /> Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira, malinconia e caratterizzate da uno stile onirico e visionario.
Questo rende probabilmente Fellini il primo regista [[Odio|odiato profondamente]] al di fuori della [[Via Lattea]].<br />
Questo rende probabilmente Fellini il primo regista [[Odio|odiato profondamente]] al di fuori della [[Via Lattea]].<br /> Ha vinto per quattro volte il [[Premio Oscar]] al miglior film straniero, più un altro alla carriera. Due volte il Festival di [[Mosca]], circa due km di Nastri d'argento, Palme d'oro, Orsi, Leoni, David, Jumpo, BAFTA,... l'unica cosa che non è riuscito a vincere, è stato un pupazzo a forma di [[Nonna Papera]], al tirassegno Goldoni sul lungomare di Riccione (e sua moglie c'è rimasta malissimo). <br /> Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira, malinconia e caratterizzate da uno stile onirico e visionario.
Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira, malinconia e caratterizzate da uno stile onirico e visionario.
 
{{cit2|Non faccio un film per dibattere tesi o sostenere teorie. Un film è un sogno, affascinante finché rimane misterioso e allusivo, ma che rischia di diventare insipido quando viene spiegato.|Federico Fellini intervistato da Renato Barneschi, per ''[[Oggi]]'', nel [[1983]].}}
 
{{cit2|Quindi, ho fatto [[male]] a darmi del [[Idiota|cretino]] perché non ho capito una [[Cazzo|minchia]] del [[Satyricon]]?!|Renato Barneschi replica a Federico Fellini.}}
Le domande che Fellini suscita nello spettatore sono: ''"Chi siamo?"'', ''"Dove stiamo andando?"'' e, soprattutto, ''"Con chi?"'' (viste le brutte facce che ci sono in giro). Comunque, se si va in [[Automobile|macchina]] ci si vede in piazza.
 
Le domande che Fellini suscita nello spettatore sono: ''"Chichi siamo?"'', ''"Dovedove stiamo andando?"'' e, soprattutto, ''"Concon chi?"'' (viste le brutte facce che ci sono in giro). Comunque, se si va in [[Automobile|macchina]] ci si vede in piazza.
 
== Biografia ==
 
=== Infanzia e giovinezza ===
 
[[File:Il settimo sigillo.jpg|left|thumb|320px|Uno dei terribili incubi notturni del piccolo Federico.]]
 
Federico Fellini nasce a Rimini in bassa stagione, perché costava meno. Il padre è un rappresentante di liquori, generi alimentari, [[Dolce&Gabbana|dolci & gabbiani]]. Si chiama Urbano e vive a di Gambettola, un paesello a circa 20 km dalla [[città]], motivo per il quale è chiamato simpaticamente: Extra-Urbano. La madre, Ida Barbiani, è una [[casalinga]] romana del rione Esquilino. Conosce Urbano durante una vacanza a [[Riccione]] e resta affascinata da quel bel [[Emilia Romagna|romagnolo]], che le offre un assaggio del suo prodotto di punta, il [[Salume|salame]]. Come tutti sanno, l'abuso dell'insaccato alza il [[colesterolo]], nonché la possibilità di [[Gravidanza|rimanere pregna]]. Il piccolo Federico viene allattato al [[seno]] per poco tempo e la madre, attingendo alla sua educazione prettamente ''"de borgata"'', lo svezza a [[coratella]] e [[pajata]].<br />
madre, attingendo alla sua educazione prettamente ''"de borgata"'', lo svezza a [[coratella]] e [[pajata]].<br /> Questa singolare alimentazione continua negli anni e finisce per generargli frequenti incubi notturni, inizia a formarsi il suo personalissimo stile onirico.<br /> Il padre lo porta a vedere i film di [[Charlie Chaplin]], l'amore per il cinema matura, diventa quasi mania e si
focalizza su quello sperimentale, tanto da portarlo a chiamare i montanti del letto col nome dei quattro cinema [[porno]] di Rimini: Luxuria, PonPon, Fiamma e Gradisca.<br /> Fellini segue studi regolari, infatti va regolarmente a [[Squola|scuola]] tutti i [[martedì]]. Mentre frequenta il [[Liceo classico]] ''[[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]]'' rivela il primo dei suoi talenti,
Il padre lo porta a vedere i film di [[Charlie Chaplin]], l'amore per il cinema matura, diventa quasi mania e si focalizza su quello sperimentale, tanto da portarlo a chiamare i montanti del letto col nome dei quattro cinema [[porno]] di Rimini: Luxuria, PonPon, Fiamma e Gradisca.<br />
Fellini segue studi regolari, infatti va regolarmente a [[Squola|scuola]] tutti i [[martedì]]. Mentre frequenta il [[Liceo classico]] ''[[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]]'' rivela il primo dei suoi talenti, disegnando [[Fumettista|vignette e caricature]] di compagni e [[professori]]. Questo lo rende simpatico come un [[Bambino mostro|bambino che per giocare ti riga la macchina con un chiodo]]. È solo per una generosa donazione in vettovaglie, da parte del padre all'intero corpo docente, che Federico vede mutare la sua terrificante media voti da 2,8 a 8½<ref>che sia per questo che poi... [[Bohboh]]!</ref>. <br /> Agli inizi del [[1939]] si trasferisce a [[Roma]] con la scusa di frequentare l'[[Università]], in realtà per realizzare il desiderio di dedicarsi alla [[Giornalista|professione giornalistica]] {{s|e di andare a Ponte Milvio a farsi fare un [[pompino]] come [[Gesù|Cristo]] comanda}}.
Agli inizi del [[1939]] si trasferisce a [[Roma]] con la scusa di frequentare l'[[Università]], in realtà per realizzare il desiderio di dedicarsi alla [[Giornalista|professione giornalistica]] <del>e di andare a Ponte Milvio a farsi fare un [[pompino]] come [[Gesù|Cristo]] comanda</del>.
 
=== I primi lavori ===
 
[[File:Federico Fellini con la moglie Giulietta Masina.jpg|right|thumb|430px|La coppia praticava il [[sesso tantrico]], ma non prima di aver fatto [[Allungamento muscolare|stretching]].]]
Fellini giunge nella capitale seguito dalla madre Ida, dai due fratelli Riccardo e la piccola Maddalena, il [[Cane|pastore maremmano]] ''Rufus'', il [[polpo|polipo ammaestrato]] ''Alfio'' e i quattro montanti del letto.<br /> Si iscrive alla Facoltà di [[Giurisprudenza]] ma, una [[notte]], sogna di diventare [[Niccolò Ghedini|un bieco avvocatucolo al soldo di un vecchio mafioso]] e lascia gli studi. Nell'aprile del 1939 inizia a collaborare sul ''Marc'Aurelio'', la principale rivista satirica italiana, come disegnatore. Le sue celebri ''"Storielle di Federico"'' attirano l'attenzione dei maggiori comici del momento, tra cui: [[Erminio Macario]], [[Aldo Fabrizi]] e [[Benito Mussolini]], per i quali scrive spassosi monologhi.<br /> Nel [[1941]] viene chiamato a collaborare con l'EIAR<ref>ente che era titolare (in esclusiva) delle trasmissioni radiofoniche, nonché voce ufficiale del [[fascismo]]</ref>, avviando una breve stagione come autore radiofonico. Durante la lavorazione della fortunata serie di 24 radioscene ''Cico e Pallina'' (una sorta di [[Situation comedy]] alla radio<ref>sembra incredibile ma si facevano 'ste robe</ref>) conosce la giovane attrice di rivista Giulietta Masina. Vuoi perché era simpatica e carina, vuoi perché continuava ad echeggiargli nella mente ''"donna nana tutta tana"'', lei diventerà sua compagna inseparabile ed interprete, sposandola il [[30 ottobre]] del [[1943]]. Essendoci ancora la [[guerra]], trascorsero la [[luna di miele]] due giorni a Fregene (anche perché ad Anzio stavano per sbarcare gli alleati), l'[[Moda|ambitissimo viaggio di nozze a Venezia]] fu rimandato di qualche anno.
 
=== L'esperienza da sceneggiatore ===
 
[[File:Uomo in bilico sulla testa di un anziano in paesaggio surreale.jpg|left|thumb|250px|Una delle idee di Fellini realizzata (con non poche difficoltà) per il film ''Il cammino della speranza'' di Pietro Germi.]]
Sempre agli inizi degli anni quaranta Fellini conosce Tullio Pinelli, scrittore per il teatro. In breve nasce un proficuo sodalizio professionale: Fellini elabora [[Idea|idee]] e schemi, Pinelli li dispone dentro una struttura testuale, rischiando più volte di [[Pazzia|andare fuori di melone]].
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=== Prime esperienze di regia ===
 
Nel [[1950]] Fellini si sentiva ormai pronto per piazzarsi dietro la [[macchina da presa]]: aveva sempre sognato di guardarci dentro. L'occasione arrivò col Registaregista [[Alberto Lattuada]], col quale fondò una [[società cooperativa|cooperativa]] finalizzata non solo alla regia, ma anche alla produzione di film su larga scala, in nome dell'arte e, perchèperché no, del rimpolpamento dei rispettivi conti in [[banca]]. Quello stesso anno uscì quindi ''Luci del varietà'', in cui si racconta come i giovani, anche se privi di vero talento, vogliano cimentarsi a tutti i costi con la carriera nel [[mondo dello spettacolo]], con un [[arrivismo]] e un calcolo riscontrabili tutt'oggi negli sfigati che partecipano ai vari [[talent show]]. Fellini voleva dirigere con metodi prussiani, Lattuada invece ispirava paciosità e indolenza. La troupe, manco a dirlo, seguì le direttive di quest'ultimo, trovandosi spesso impreparata e reduce da stravizi notturni. Bene o male, alla fine il film uscì. Fellini e Lattuada attendevano speranzosi i riscontri positivi di pubblico e critica. Ci avevano preso o no?
 
=== Il debutto assoluto come regista ===
 
[[File:Federico Fellini.jpg|right|thumb|250px|[[Alberto Sordi|Albè]], fammi la prossima come Cristo comanda... te lo chiedo pe'ppiacere!!!]]
{{Cit2|Io e Federico siamo davvero amici, non ci saranno questioni economiche a dividerci!|Alberto Lattuada parla troppo presto.}}
Se ''Luci del varietà'' aveva ottenuto un discreto successo di critica, al [[botteghino]] non era andata allo stesso modo: le sale erano costantemente semivuote e alcuni bigliettai furono trovati cadaveri con le ragnatele penzolanti dal naso. Si piazzò come incasso al sessantacinquesimo posto tra i film italiani della stagione 1950-51, preceduto anche da ''[[Gianni e Pinotto]] contro l'[[uomo invisibile]]''. Fellini e Lattuada si trovarono perciò a spartirsi i debiti e ad addossarsi l'un l'altro la colpa del fiasco. In breve si mandarono vicendevolmente a [[fanculo]]. Dopo due anni trascorsi a disegnare motivetti floreali sulla [[carta igienica]] per tirare avanti, Fellini debuttò come regista, con ''Lo sceicco bianco'', con [[Michelangelo Antonioni]] coautore del soggetto ed [[Ennio Flaiano]] coautore della sceneggiatura. Nel ruolo di protagonista, il [[Truzzo romano|coatto]]re [[Alberto Sordi]]. <br /> È il momento cruciale nella carriera felliniana: il momento nel quale l'attività di regista prende il sopravvento (e pure la "[[Panico|strizza]]").
{{Quote|Ero terrorizzato! Non ricordavo la trama del film, non ricordavo nulla, mi rivolgevo ad Antonioni chiamandolo ''[[Suor Germana]]''.|Fellini racconta il suo primo giorno da regista.}}
Ormai Fellini ne era certo: con questo film avrebbe "svoltato", sia artisticamente che economicamente. In effetti l'opera si caratterizza per uno stile particolare, nuovo, estroso, umoristico, con un [[realismo]] trasognato e quasi delirante. Troppo avanti per quei tempi. La gente comune non andava al cinema e se ci andava guardava altri film.
{{Quote|Ma che è 'sta merda?|Uomo della strada con scarsa cognizione di causa.}} {{Quote|Ma è una vera merda!|Critico cinematografico senza cognizione di causa.}} {{Quote|...Un film talmente scadente per grossolanità di gusto, per deficienze narrative e per convenzionalità di costruzione da rendere legittimo il dubbio se tale prova di Fellini regista debba considerarsi senza appello.|Critico cinematografico con autoriferita cognizione di causa.}}
[[File:Sidecar con mucca passeggero.jpg|right|thumb|250px|[[I vitelloni]] ([[1953]]). Un gruppo di [[Fancazzismo|fancazzisti]] passano il tempo [[Rompicoglioni|rompendo le palle]] al prossimo. Vengono tramutati in [[animale]] dal perfido e vendicativo [[Mago di Arcella]].]]
Gli incassi al botteghino furono un'ecatombe. Il produttore Luigi Rovere costrinse Fellini, per espiare, a partecipare come flagellante alla ''Processione dei battenti'' a Guardia Sanframondi (BN).<br /> Dopo Luci del varietà il regista gira ''I vitelloni'', che racconta la [[vita]] di provincia di un gruppo di [[Amico|amici]] a [[Rimini]]. Questa volta il film ha un'accoglienza entusiastica. Dopo aver vinto il Leone d'argento a [[Venezia]], fa incetta di coccarde colorate alle [[Fiera|fiere campionarie]] di [[Bovino|bestiame]], in tutta la [[Italia|Penisola]]. All'estero è campione di incassi in [[Argentina]] (dove si intitola ''Hijo de vaca'') e riscuote un buon successo anche in [[Francia]], che anche loro di [[Vacca|vacche]] ne capiscono. Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] la pellicola sbanca il botteghino nella prima settimana, l'ammiccante titolo ''Little Big Cow'' induce il [[Pollo|poco smaliziato spettatore americano]] a crederlo un film sui [[Cowboycowboy]]. Dopo le prime visioni continua però inaspettatamente a fare un sacco di [[soldi]], perché entra in scena il perfido ''"effetto Nøstdahl"'':
{{cit2|[[Vendetta|Se mi chiedi com'è il film e ho beccato la fregatura, non sarò certo io a fartela evitare (che mi stai anche antipatico per quella cosa)]].|Alka Seltzer Nøstdahl, ''Dinamiche della ripicca di massa'', Flekkenfjørd [[1964]], Ed. Høeply}}
Il successo internazionale galvanizza Fellini, che si getta in un lavoro febbrile da cui, da li a poco, usciranno le sue più grandi {{s|<del>stron}}</del> opere.
 
=== Il grande successo ===
 
[[File:Federico Fellini i suoi metodi lavorativi.jpg|left|thumb|430px|Fellini esigeva la perfezione. Al primo ciak sbagliato ti beccavi un calcio negli stinchi, al secondo dieci nerbate, al terzo finivi a pane e acqua per tre giorni.]]
Il grande successo internazionale giunge in modo inaspettato, quasi come una [[Equitalia|cartella esattoriale]] consegnata il sabato mattina. Il film è '''La strada''' (del [[1954]]), nato per una singolare coincidenza di eventi vissuti da Pinelli e Fellini. Il primo stava attraversando in auto un passo di montagna e notò due artisti di strada: lui un omone che tirava una carretta con dentro un tendone, dietro il mezzo c'era una donnina che spingeva. Il secondo stava attraversando in [[Automobile|auto]] la campagna [[Marche|marchigiana]] e notò una donna minuta appoggiata ad una [[carriola]] vicino un [[fienile]], dietro di lei un energumeno che "spingeva". La discussione evolse su due temi principali: il primo focalizzato sull'ambiente del [[circo]] e degli [[Zingaro|zingari]], il secondo sulla [[NonNotizie:Conclusa la settimana dello stupro|"settimana tipo" di uno stupratore seriale errante]]. Prevalse l'idea degli artisti di strada, ma Fellini volle metterci per forza il personaggio del ''Matto''. Per interpretare ''Zampanò'' la scelta cadde sull'affermata star americana [[Anthony Quinn]] il quale, abituato ai fasti delle produzioni hollywoodiane, dovette adattarsi ad un trattamento modesto, rinunciando: alla portantina con i quattro [[negri]], alle sei [[Puttana di alto bordo|escort]] tutte le sere, e a sostituire l'[[aragosta]] a [[colazione]] con un piatto di [[coda alla vaccinara]]. L'attore accettò di buon grado, comprendendo da subito lo spessore artistico della pellicola, nonché il profondo "significato onirico" della testa mozzata del suo [[chihuahua]] avuta per posta. Nel [[1957]] ''La strada'' ottiene il premio Oscar come miglior film straniero, istituito per la prima volta in quell'edizione, sfruttando il debole di uno degli organizzatori per i [[Cane|cani]] di piccola taglia. <br /> Prima del secondo Oscar, avuto col film '''Le notti di Cabiria''' (del [[1957]]), Fellini gira uno dei suoi peggiori flop. Viene spontanea una considerazione: se vuoi che tua figlia sia di carattere allegro ed [[Ottimismo|ottimista]] non la chiami ''Addolorata'' o ''Consolata'', al limite ''Gaia'', allo stesso modo, se vuoi fare un film di successo non è affatto di buon auspicio chiamarlo ''Il bidone''. <br /> È il [[1960]], Fellini gira '''[[La dolce vita]]'''. La pellicola abbandona gli schemi narrativi tradizionali, procedendo "a tozzi e bocconi". All'uscita nelle sale divampa la [[polemica]] perché, oltre a illustrare [[Gioco erotico dell'allegro marinaretto|situazioni fortemente erotiche]], descriveva una certa decadenza [[morale]] della società italiana. Col [[senno di poi]], paragonandola all'attuale situazione del paese, soprattutto [[Silvio Berlusconi|senza fare nomi]], tutto questo ci fa sorridere... amaro. Interprete del film, insieme con [[Marcello Mastroianni]], la svedese Anita Ekberg, definita dalla critica internazionale: ''"[[Tette|due stratosferiche bocce]] con qualcosa intorno"''. Celebre la scena del bagno nella [[Fontana di Trevi]], efficace metafora visiva il cui messaggio è: ''"che diamine lo facciamo a fare il [[referendum]] sull'[[Acqua|acqua pubblica]] se poi, invece di darcela gratis, ci fate sciacquettare la [[FIGA|passera]] alle [[Turista nordeuropea|turiste svedesi]]?"''
 
=== La consacrazione ===
 
[[File:Federico Fellini con Marcello Mastroianni.jpg|right|thumb|380px|[[Marcello Mastroianni]] pregava spesso Fellini di dargli parti meno da [[idiota]], ma il ''Maestro'' sapeva come convincerlo ad accettarle.]]
Agli inizi del [[1962]] Fellini vive un periodo di scarsa ispirazione e stanchezza. Dopo aver provato a farsi di [[marijuana]], [[LSD]] e [[caffè Borghetti]], gioca la carta della disperazione: si reca a [[Stazione termale|Chianciano Terme]]. In quell'oasi di tranquillità viene però pressato dalle frequenti visite della produzione, che gli rammenta l'impegno preso di girare presto un nuovo film. L'[[idea]] inizia a maturare: parlerà di un uomo di mezza età che interrompe la sua vita per una cura termale<ref>Primo lampo di genio!</ref> e qui, immerso in un limbo surreale, affronta visite e ricordi<ref>Secondo lampo di genio!</ref>. Per il protagonista non ha dubbi, sarà ancora Marcello Mastroianni, che identifica come suo [[alter ego]] cinematografico. <br /> Tornato a [[Roma]] si accorge però di un piccolo problema, si è dimenticato di cosa doveva parlare il film (maledetta LSD) e i fogli su cui aveva preso appunti erano "andati", in seguito ad un attacco di [[Diarrea|squacquera solerte]] (maledetta acqua della salute).
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{{cit2|... (silenzio imbarazzante ma allo stesso tempo produttivo) ...}}
{{cit2|'''Fellini''': Siiiiii!!!}}
Quando uno è bravo (o sculato) ce la può sempre fare<ref>Terzo lampo di genio!</ref>. Il personaggio principale, Guido Anselmi, diventa a questo punto la proiezione di Fellini stesso. Il film si accaparra due Oscar ed è considerato uno dei più grandi della storia del cinema, nonché il più fortuito. Prende il titolo di [[]], poiché questa pellicola viene dopo sette film più un "mezzo" (cioè ''Le tentazioni del dottor Antonio'', un episodio di ''Boccaccio '70'').
 
=== Gli ultimi lavori ===
 
[[File:Federico Fellini autografo per Cicciolina.jpg|right|thumb|320px|Fellini ammirava lo stile "[[Idiota|floreal-onirico]]" tipico di [[Ilona Staller|Cicciolina]]. Non riusciriuscì mai a convincerla a {{s|<del>dargl}}</del> fare un film assieme.]]
{{cit2|Arrivato sulla soglia della [[Anziano|terza età]], Fellini come regista è (per sua fortuna e nostra) entrato in quella splendida maturità in cui un mostro sacro riesce a profondere i suoi tesori di bravura per il solo piacere di farlo. Inoltre, è ancora abbastanza lucido per non usare, quasi mai, il suo [[pappagallo]] come [[decanter]] per il lambrusco.|Giorgio Carbone su ''La Notte'' a proposito di Fellini.}}
Dalla seconda metà degli [[anni '70]] il lavoro del Maestro si evolve, diventando un vero e proprio catalogo di invenzioni registiche, contenenti una galleria di personaggi definiti "tipicamente felliniani". Se un qualsiasi regista avesse provato a chiamarne uno: Snàporaz o Katzone, sarebbe stato additato come volgare e bandito dalla macchina da presa, ma Fellini può farlo, è poesia, fine satira, intuizione geniale.<br /> A dirla tutta, si era davvero "rincojonito", voleva fare a tutti i costi un film con [[Ilona Staller|Cicciolina]], ma in quel momento lei era molto "presa" perché stava girando ''Tappatemi tutta''. Ripiegò allora sull'altra [[pornostar]] del momento, [[Marina Lotar]], per farle interpretare un [[culo]] nel film ''La città delle donne'' ([[1980]]). L'ultimo decennio di attività di Fellini è arricchito da altri capolavori: ''E la nave va'' ([[1983]]), ''Ginger e Fred'' ([[1985]]), ''Intervista'' ([[1987]]), e il lavoro dell'addio al cinema: ''La voce della luna'' ([[1990]]), nel quale avrà come protagonisti [[Paolo Villaggio]] e [[Roberto Benigni]].<br /> Nel [[1992]], dopo un periodo di inattività, dirige tre brevi spot pubblicitari per conto di una [[Banca del seme|banca "felliniana"]]. Per evitargli lo sputtanamento definitivo, l'{{tooltip|{{colore|green|Accademia delle arti e scienze cinematografiche americana}}|[[File:Fanculo stile hollywood.jpeg|200px]]}}, gli conferisce il suo ultimo Oscar, il più importante, quello alla carriera (e se lo leva dalle palle).
 
=== La morte ===
 
[[File:Arca dell'alleanza e la Morte.jpg|left|thumb|320px|]]
Il [[30 ottobre]] del [[1993]] Fellini avrebbe dovuto celebrare le sue nozze d'oro con la [[moglie]], ma era ricoverato presso il Policlinico Umberto I di Roma, per un secondo [[Trombosi cerebrale|itticus]] (una malattia che colpisce prevalentemente i [[sarago|saraghi]]). Morì il giorno dopo, per un frammento di [[mozzarella di bufala]] che gli ostruì la [[trachea]], causandogli danni irreparabili al [[cervello]] per la conseguente ipossia. I [[funerali di stato]] vengono celebrati nella ''Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri Morti Accisi'' a Roma in piazza della [[Repubblica]]. Durante la cerimonia, su volere di Giulietta Masina, il trombettista [[Mauro Maur]] esegue ''Improvviso dell'Angelo'' di [[Nino Rota]], a quel punto anche l'organista vuole omaggiare il Maestro e, per non essere da meno, suona ''Honky Tonk Train Blues'', nella versione di [[Keith Emerson]]. Un musicista di strada irrompe con la sua [[Fender Stratocaster]] sulle note di ''Hey Joe'' di [[Jimi Hendrix]] e, finito l'assolo, spacca con la chitarra un'[[acquasantiera]] del [[1700|'700]]. Riportato l'ordine, dopo aver giustiziato sul posto il drogato con la Fender, la cerimonia riprende e termina con la sfilata delle autorità. Dopo l'ultimo saluto, a distanza di cinque mesi, muore anche la moglie.<br /> A Fellini è intitolato l'[[aeroporto]] internazionale di Rimini, l'unico al [[mondo]] in cui gli [[Aeroplano|aerei]] partono solo di [[notte]] e, per raggiungerli, ti accompagna la "maschera" con la torcia.<br /> Dopo la sua morte, tutte le strade che sboccano sul lungomare riminese sono state ribattezzate con i nomi dei suoi film e "ornate" da cartelli con le relative locandine e descrizioni. Il cartello in via "La dolce vita" è impreziosito dal reggiseno (sesta misura) di Anita Ekberg.
raggiungerli, ti accompagna la "maschera" con la torcia.<br /> Dopo la sua morte, tutte le strade che sboccano sul lungomare riminese sono state ribattezzate con i nomi dei suoi film e "ornate" da cartelli con le relative locandine e descrizioni. Il cartello in via "La dolce vita" è impreziosito dal reggiseno (sesta misura) di Anita Ekberg.
 
== Robe rimaste nei cassetti ==
 
[[File:lanciatore di provolone.jpg|right|thumb|320px|Un classico personaggio "felliniano": il lanciatore di [[provolone]].]]
Sono numerosi i soggetti che Fellini pensò di trasformare in film ma che rimasero sulla carta o, addirittura, solo nella sua [[immaginazione]]. Il più famoso di questi è ''Il viaggio di G. Mastorna'', una compiuta sceneggiatura felliniana di cui vennero girate alcune scene ma, per [[Grattata di coglioni|scaramanzia]], il film non giunse mai a conclusione.
{{cit2|Il film non realizzato più famoso del mondo.|Celebre definizione che [[Vincenzo Mollica]] diede a ''Il viaggio di G. Mastorna''.}}
La storia sarà poi alla base di un [[fumetto erotico]] disegnato da [[Milo Manara]]. Secondo i progetti del regista nel film avrebbero potuto recitare [[Totò]] (o al suo posto [[Paolo Villaggio]]), il solito Marcello Mastroianni o, in alternativa, [[Gabriel Pontello]] e, nella parte della conturbante [[Danza del ventre|danzatrice del ventre]] [[Gravidanza|pregna]], [[Gina Lollobrigida]], oppure [[Vanna Marchi]]. Su quest'ultima era in forte dubbio, tanto da pensare anche alla cantante [[Mina]] per quel ruolo.
{{Quote|Io vorrei provarla come attrice. Mina ha la faccia della luna. Gli occhi sono dolci e crudeli. La bocca chiama dal cielo le comete: basta un fischio. Poi è tanta. Il mio amico [[Alberto Sordi|Sordi]] dice che è ''"'na fagottata de robba"''. È un tipo che entra nelle mie storie.|Fellini parla del suo interesse artistico per la grande cantante.}}
Stessa sorte toccò a ''Viaggio a Tulun'', un soggetto/sceneggiatura di Fellini che non divenne un film bensì un fumetto, disegnato ancora da Manara. Lo spunto è un viaggio nel sito [[maya]] di [[Messico|Tulum]], fatto assieme allo scrittore [[Andrea De Carlo]] nel [[1985]]. Fellini voleva visitare i luoghi raccontati dallo scrittore-antropologo-sciamano [[Carlos Castaneda|Carlos César Salvador Aranha Castañeda]], per ottenere la sua stessa [[Allucinazioni|singolare percezione del mondo]]. Per chi fosse incuriosito dalla figura del buon Carlos, possiamo dire che : ''"al suo confronto, [[Sid Vicious]] nell'uso di droghe era un poppante"''. Dal racconto dei due protagonisti, emerge un viaggio carico di presagi e di inspiegabili episodi fra il grottesco e il sovrannaturale. E non poteva essere altrimenti. Nel [[1987]], durante una seduta spiritica nella contea di Greene, nel [[Tennessee]], l'anziana vedova O'Hara voleva contattare l'amato Archie,: è invece apparso [[Bob Marley]], ancora incazzato perché voleva andare con Fellini a Tulum, ma era morto quattro anni prima e si era perso tutto quello sballo.
 
== Fellini e il fumetto ==
 
[[File:Balena disegno 2.jpg|right|thumb|320px|Titolo: '''[[Anoressia]]'''. Il Maestro volle omaggiare tale Gertrude (sua vicina di casa anoressica).]]
Sin dai tempi della scuola Fellini si dilettava a disegnare caricature raffiguranti i suoi insegnanti o i [[compagni di classe]]. Aveva però la pessima abitudine di farlo sui registri di classe o sui banchi. I suoi disegni dell'epoca raffiguravano sostanzialmente il [[preside]] in atteggiamenti sconvenienti con [[Unicorno rosa|bestie mitologiche]], [[asino|asini]] o [[Cavallo|cavalli]]. In questo si dimostra un autentico antesignano del [[fumetto erotico]] degli [[anni '70]]. Per lungo tempo non fu scoperto, poiché in calce alle sue opere apponeva di volta in volta una firma diversa, imitando quelle del corpo docente e dei suoi compagni. I primi sospetti si addensarono su di lui solo quando ci si accorse che non era mai raffigurato nelle vignette. {{Quote|Beh, è perché non sono capace di farmi un autoritratto!|Fellini, ormai scoperto, [[Arrampicarsi sugli specchi|tenta una ridicola giustificazione]].}} L'attività di [[fumettista]] permise a Fellini di tirare avanti fino ai primi [[anni '50]]. Si convertì definitivamente alla regia, abbandonando il disegno, solo quando si rese conto che era più [[soldi|gratificante]] e meno faticoso dire agli attori cosa dovevano fare invece di lavorare con matita e gomma su disegni di cui nessuno, molto probabilmente, avrebbe afferrato il senso: {{Quote|A Federì, ma questo si guarda così o devo capovolgere il foglio? Così sembra la fontana di Trevi, se lo capovolgo sembra un cane che caga per strada!|Giulietta Masina e la libera interpretazione.}}
 
== Premi e riconoscimenti (mancati) ==
 
[[File:Telegatto1.jpg|right|thumb|230px|Fellini tentò più volte di far suo il [[Telegatto]], ma rimediò solo una caterva di graffi.]]
Fellini ha vinto tutto quello che c'era da vincere, più o meno come la [[Juventus]] nell'era ''[[Luciano Moggi|Lucky Luciano]]'', però in modo legale. Contrariamente al [[A.C. Milan|Milan]] di [[Arrigo Sacchi|Sacchi]], che ricorse al vincente modulo 4-3-3, il Maestro fece incetta di premi con l'8 1/2. <br /> A questo punto, sarebbe consono fare un elenco dei suoi premi ma, dopo aver perso il conto delle Nominationnomination agli Oscar per la sesta volta consecutiva, mi sarei anche rotto il
[[Palle|contenuto del sacco scrotale]]. Per non farci [[notte]], parleremo quindi dei premi che gli sono sfuggiti:
* IV° Concorso ''Short Movies al Bagno Wanda'' a Riccione. Il suo [[cortometraggio]] ''Salcicce a Gabicce'', pur contenendo un prezioso riferimento allegorico alla [[transumanza]] migratoria estiva della [[turista nordeuropea]], si dovette arrendere al ben più esplicito ''Svetlava... ciucciami la fava!'', del suo [[amico]] e collega [[Franco Zeffirelli]].
* III° Festival cinematograficoCinematografico Reale dello [[Swaziland]]. Sua Maestà [[Orzo Bimbo]] ha premiato (come sempre) sua figlia la [[Principessa Zelda]]. La critica ha gridato allo scandalo per la terza ed ultima volta, poi è stata sciolta, nell'acido.
* Stockholm International Film Festival del [[1985]]. Il suo ''Ginger e Fred'' ottenne il poco invidiabile record di ventisei minuti di fischi consecutivi.
* Festival Cinematografico Condominiale del Rione Garbatella. Il premio per la migliore regia è andato a Gaudenzio Passoni, titolare della Lux & Luxury ''Foto e Robbe Pe' Cecati'' s.r.l., autore dell'applauditissimo filmino del [[matrimonio]] dei coniugi Rozzi.
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== Bibliografia ==
 
[[File:Donna con libro.jpg|left|thumb|200px|]]
Su Fellini sono stati scritti diversi libri, molto interessanti e pieni di pagine con stampato sopra qualcosa, inoltre... possiamo dire che...
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== Filmografia ==
 
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File:Federico Fellini film la strada.jpg|La strada ([[1954]]). Alcuni artisti vivono in [[schiavitù]] nel [[circo]] di [[Moira Orfei]]. Il forzuto Zampanò si affranca dalle catene e libera gli altri, dopo aver dato la [[Streghe|vecchia megera]] in pasto alla [[tigre]] ''[[Belfagor]]''.
File:Federico Fellini film le notti di Cabiria.jpg|Le notti di Cabiria ([[1957]]). La giovane Cabiria è una [[Troia|fornitrice di ciccia baffuta a nolo]]. Un [[Figlio di puttana|figlio di una sua collega]] la illude di [[Matrimonio|sposarla]], per poi sottrarle tutti i suoi [[soldi]] (frutto del sudore delle proprie cosce).
File:Federico Fellini film la dolce vita.jpg|La Dolce Vita ([[1960]]). Un'attricetta (scartata ai provini di [[Cinecittà]]) campa rubando le monete dalla [[Fontana di Trevi]]. Viene arrestata e incarcerata nel tugurio del [[Grande Fratello]].
File:Federico Fellini film satyricon.jpg|Fellini Satyricon ([[1969]]). Ascilto ed Encolpio, due giovani scapestrati romani, finiscono nel torbido giro dei [[Gladiatore|gladiatori]]-[[Transessuale|trans]]. Scopriranno quanto è difficile raddrizzare certe situazioni, e la schiena.
File:Federico Fellini film 8 e mezzo.jpg|8½ ([[1963]]). Il titolo è riferito alla misura in ''zapuk senegalesi'' (circa 3 cm) dello "smembrapapere" di Mastroianni. Resosi conto della cosa, Fellini svenne.
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File:Federico Fellini film amarcord.jpg|Amarcord ([[1973]]). Titta cerca di trombarsi tutte le [[Classificazione delle donne|belle tope]] del circondario. Al 145° [[Due di picche]] ripiega sulla tabbaccaia [[Culo|culona]].
File:Federico Fellini sceglie attrice per film Casanova.jpg|Il Casanova di Federico Fellini ([[1976]]). Il ''Maestro'' si occupò personalmente dei provini. Dopo aver visionato circa nove tonnellate di [[tette]], quelle della [[moglie]] lo gettarono in [[depressione]] (malattia che lo accompagnò per il resto della vita).
File:Federico Fellini film prova di orchestra.jpg|Prova d'orchestra ([[1979]]). Il vecchio direttore viene sostituito da una [[stronza]] [[Raccomandazione|raccomandatissima]]. Ella impone una [[ManualiNonbooks:Farsi sculacciare|disciplina ferrea]], fatta di bacchettate sulle mani ad ogni errore. La rivolta esplode. Dopo aver distrutto il teatro, i settantadue elementi la [[Violenza sulle donne|violentano]] a turno.
File:Federico Fellini film la citta delle donne.jpg|La città delle donne ([[1980]]). Il signor Snaporaz viene rapito e portato in una [[Femminismo|comunità femminista]] di [[Alghero]]. Si è aperta la [[stagione degli amori|stagione della riproduzione]] e, in tre mesi, dovrà "sifonare" tutto ciò che si muove o respira.
File:Federico Fellini con Roberto Benigni e Paolo Villaggio.jpg|La voce della Luna ([[1990]]). Film testamento di Fellini, contenente un'aspra critica alla contemporaneità. Scena simbolo: il padrone del ristorante è un accanito [[Tifoso di calcio|tifoso]] del [[A.C. Milan|Milan]], i vessati [[Cameriere|camerieri]] aprono (con violenti calci) la porta della cucina, sulla quale c'è una foto di [[Silvio Berlusconi]].
 
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== Note ==
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== Voci correlate ==
*[[Alberto Sordi]]
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[[Categoria:Registi]]
[[Categoria:CinemaSceneggiatori]]
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