Fausto Papetti: differenze tra le versioni

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[[File:Mike Bongiorno con Fausto Papetti.jpg|thumb|right|180px|Fausto Papetti, all'apice della carriera, premiato da [[Mike Bongiorno]] alla ''Sagra del Carciofo di Sezze'' con la Mentuccia D'oro.]]
'''Fausto Papetti''' (Viggiù, [[28 gennaio]] [[1923]] – [[Sanremo]], [[15 giugno]] [[1999]]), conosciuto all'estero come Lucky "Little" Popes, è stato un sassofonista<ref>studioso del rumore che fanno i [[Sasso|sassi]] cadendo</ref> italiano. Si ritiene sia l'inventore del genere ''Sax & Popp'', in cui alle sonorità [[jazz]] venivano sapientemente miscelate le [[Tette|poppe]]. Deve la sua [[fortuna]] ad una brillante intuizione commerciale, sulle copertine dei suoi dischi c'era quasi sempre impressa una [[Classificazione delle donne|megatopona]] a [[seno]] scoperto, questo rendeva il vinile particolarmente indicato per una [[masturbazione]] con sottofondo musicale.<br /> Una sua
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== I primi anni ==
[[File:Fausto Papetti fuma un clarinetto.jpg|thumb|left|230px|Papetti era un accanito {{s|<del>fumat}}</del> suonatore di [[clarinetto]].]]
[[File:Fausto Papetti fissato con le pere.jpg|thumb|right|350px|Fausto Papetti era fissato con le [[Tette|"pere"]].]]
Fausto nasce a Viggiù e, come tutti i ragazzotti del posto, da grande vuole diventare un [[vigile del fuoco|pompiere]]. Il padre fa il pompista e canta nel [[Coro dei pompieri]], la madre {{s|<del>fa le pomp}}</del> lavora come estetista alle [[Cooperativa dei becchini|pompe funebri]]. Dal primo eredita la passione per la musica, dalla [[mamma]] lo stile sobrio ed austero, infatti la sua collezione di giacche multicolore e con le frange è inferiore (seppur di poco) a quella di [[Elvis Presley]].<br /> A sedici anni tenta di entrare al [[conservatorio]], purtroppo il muro di cinta ha sopra i cocci di bottiglia, e comunque ci sono i [[dobermann]], rinuncia. Lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] gli tarpa le ali, per sua fortuna suona discretamente la [[tromba]] e il [[clarinetto]], viene preso per suonare ai funerali degli ufficiali caduti, deve però rinunciare ad una turné dell'[[Esercito Italiano|esercito]] ad El Alamein, per la quale era stato già scritturato. Finito il conflitto torna nella sua terra, freneticamente pervasa dalle nuove sonorità importate dagli americani: [[jazz]], [[rock & roll]], [[blues]] e country. Quest'ultimo lo affascina molto, soprattutto per le poppute cantanti che sono solite interpretarlo. La sua carriera artistica inizia nel [[1955]] quando, dopo aver fatto parte di alcune orchestre jazz, forma il complesso ''I Menestrelli del Jazz'', scartando proprio alla fine la proposta di Pupo De Luca (il batterista) di chiamare il gruppo ''I Gaudenti Strimpellatori di [[Banjo]]'', anche perché [[Lino Patruno]] era ancora acerbo e non esisteva in [[Italia]] un altro deficiente che suonasse quella buffa cosa. Ernesto Villa (contrabbassista della band) aveva proposto [[Pink Floyd]], ma fu ritenuto dagli altri un nome da [[Gay|frocetti]] e senza futuro. Completano la band Ezio Leoni alla [[fisarmonica]], [[flauto iperbasso]] e [[Scoreggia ad alta densità|flatulenze a mantice]] e Gianfranco Intra al [[pianoforte]] e [[coratella]]. Il gruppo attrae da subito un grande interesse ed incide alcuni dischi per la ''Zumpappà Music'', Fausto viene notato da [[Tony Dallara]] e inizia a suonare nei suoi concerti. Tony Dallara è il precursore del moderno concetto di artista, in cinque anni passa dallo stellare successo di ''Come prima'' al dimenticatoio.
 
== I primi successi ==
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== Note ==
 
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[[Categoria:Musica]]
[[Categoria:Personaggi famigerati]]
[[Categoria:Italiani]]