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{{cit2|O Marte, o [[morte]]!|Il lungo ed infervorato discorso con cui il Gerarca Barbagli comincia lo sbarco sul pianeta rosso.}}
▲[[Immagine:Fascisti su Marte.jpg|thumb|250px|right|''Fascisti su Marte'', un film che va visto, fortissimamente visto.<br />Solo nei migliori [[cinema|cinematografi]].]]
{{cit2|O Duce, Marte è tua, te la incarto o te la porti via così?|Il panettiere al [[Duce]].}}
{{cit2|Un semplice "Me ne frego" sostituisce respiratori e vezzosi orpelli con cui le donnette arricchiscono il paese della sterlina.|Il gruppo di eroi poco prima di fare una morte atroce per asfissia.}}
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'''Fascisti su Marte - Una Vittoria Annegata''' è uno dei capolavori cinematografici del cinema [[fascista]]. L'unico, per essere [[pignoleria|pignoli]]. Si tratta del riadattamento su pellicola di una delle più grandi conquiste del periodo fascista: quella di [[Marte]]. La [[censura]] del regime ha però voluto omettere il terribile esito della missione, preferendo inserire molteplici slogan del [[partito]] che inneggiano ai valori della patria, della razza e della [[figa|topa]] (punti cardine nell'educazione del buon [[Balilla]]). <br />
Viene tutt'ora considerato da molti come uno dei più grandi film della storia della [[fantascienza]], pari solo a ''[[Italia]] - Un governo che funziona'' e ''[[Predator]] va in vacanza''.
==Trama==
{{trama}}
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''Alle ore 15.00 del 10
===La partenza e gli addii alla nobile Patria===
Così inizia una delle più grandi avventure del regime fascista.
Dopo mesi e mesi di di lavori frenetici negli italici laboratori di San Felice del Benaco, frazione di [[Salò]], un manipolo di fedeli [[scienziato|scienziati]] riesce a concludere i lavori su una efficiente e fascistissima navetta spaziale. Nera come la camicia di buon camerata, forgiata nel più puro acciaio [[Molise|molisiano]], essa condurrà un manipolo di valorosi verso Marte. Tempo prima, infatti, il Duce aveva commissionato il regime un progetto ambizioso: conquistare il Pianeta Rosso, il vile Pianeta [[Comunista]], per mostrare agli sporchi liberali di che [[pasta]] fosse fatto un fascista. E così è. Precisi come un orologio dei biechi e neutrali [[Svizzera|elvetici]], gli scienziati approntano il loro capolavoro. E il Duce approva; fortissimamente approva. Il giorno dopo il razzo con gli eroi parte fra gli [[applauso|applausi]] della folla entusiasta<ref>...di liberarsi di quella gentaglia.</ref> e gli scoppiettii dei moschetti da parata.
{{quote|Conto alla rovescia! X... IX... VIII...|}}
===Verso l'infinito e oltre===
Il viaggio è duro, lungo ed estenuante, ma nulla può fermare la [[volontà]] ferrea di questi uomini. Ben [[ventordici]] mesi passano prima di intravedere il pianeta, ma per essi sembrano solo pochi minuti.
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Ed ecco che allora appare il volto rosso [[fuoco]] dell'obbrobrio celeste. L'impatto con l'atmosfera è tremendo, ma i [[prodi]] non si scompongono, neanche quando le paratie cedono di fronte all'ostilità marziana. Fecchia fa di sé stesso scudo e così salva la vita alla missione. L'atterraggio che segue non è certo dei più morbidi, ma solo un [[gay|effemminato]] [[francese|d'oltrAlpe]] potrebbe esserne intimidito.▼
▲Ed ecco che allora appare il volto rosso [[fuoco]] dell'obbrobrio celeste. L'impatto con l'atmosfera è tremendo, ma i [[prodi]] non si scompongono, neanche quando le paratie cedono di fronte all'ostilità marziana. Fecchia fa di
===Marte è nostro!===
[[File:Duce-su-Marte.jpg|250px|thumb|right|Ovunque passi, il fier fascista lascia il segno!]]
E così essi mettono piede sul suolo marziano; ed è subito [[guerra|lotta]]. Lotta con l'aria tremenda, che concede ben poco; lotta con Fecchia che si è incastrato fra la lamiere metalliche; lotta con Santodio, che con le sue fastiodiose [[scoreggia|flatulenze]] contribuisce a rendere l'atmosfera ancora più [[peso|pesante]]. Ma il Gerarca non si perde d'animo e fa appello al busto bronzeo del Duce, sempiterna guida del gruppo: Egli è come se fosse lì con loro, a consolarli e a dargli [[forza]]. Ma a nulla vale l'appello poiché, si sa, la vile realtà non riconosce il coraggio e così l'aria marziana punisce implacabile il giovane Freghieri, il quale, annaspando in cerca di aere, si impala sul suo stesso moschetto. Pace all'[[anima]] sua.▼
[[Immagine:Mimimmi.jpeg|200px|thumb|right|Un gruppo di mimimmi in tutta la loro ferocia e sete di sangue. Non sono spaventosi?]]▼
▲E così essi mettono piede sul suolo marziano; ed è subito [[guerra|lotta]]. Lotta con l'aria tremenda, che concede ben poco; lotta con Fecchia che si è incastrato fra la lamiere metalliche; lotta con Santodio, che con le sue fastiodiose [[scoreggia|flatulenze]] contribuisce a rendere l'atmosfera ancora più [[peso|pesante]]. Ma il Gerarca non si perde d'animo e fa appello al
La missione continua invero, fra un vano tentativo di trarre profitto dal pianeta e una ricerca disperata di [[alieni|forme di vita]], ostili o meno. Marte si rivela proprio come un vero [[comunista]]: sterile, brullo e povero. Che disonore per i valorosi! Ciò però non sminuisce l'entità della missione: ''Marte deve essere conquistato e così sarà!'' A Barbagli l'onore di piantare la bandiera in terra, la quale, beffardamente, si rifiuta di stare in piedi; un altro giochetto degno della peggior specie di [[sedicenne comunista|comunistello]].
===Allarmi! Allarmi! L'offensiva mimimmica è cominciata===
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Quando ormai essi sembrano aver perso le [[speranza|speranze]], ecco che Marte dà segni di vita: rocce giganti e dall'aspetto maligno si fanno avanti; non paiono di certo esser lì per una partita a [[briscola]]. Sono i ''Mimimmi'', gli abitanti di Marte, spietati divoratori di [[bambini]] e nemici dell'italica fede. Comincia così una dura lotta dura e impari: molti cadono sotto i colpi possenti dei Mimimmi, altri invece fuggono come donnicciuole. Solo Barbagli si salva dal massacro e nei dì seguenti vaga senza forze in cerca di cibo e di acqua, ma la fine è ormai inevitabile: si lascia morire a torso nudo, il petto esposto alle intemperie della feroce [[Tempesta d'amore|tempesta marziana]], mentre con le ultime forze urla al destino infelice: ''Me ne frego!''<br /><br />▼
▲Quando ormai essi sembrano aver perso le [[speranza|speranze]], ecco che Marte dà segni di vita: rocce giganti e dall'aspetto maligno si fanno avanti; non paiono di certo esser lì per una partita a [[briscola]]. Sono i ''Mimimmi'', gli abitanti di Marte, spietati divoratori di [[bambini]] e nemici dell'italica fede. Comincia così una dura lotta dura e impari: molti cadono sotto i colpi possenti dei Mimimmi, altri invece fuggono come donnicciuole. Solo Barbagli si salva dal massacro e nei dì seguenti vaga senza forze in cerca di cibo e di acqua, ma la fine è ormai inevitabile: si lascia morire a torso nudo, il petto esposto alle intemperie della feroce [[Tempesta d'amore|tempesta marziana]], mentre con le ultime forze urla al destino infelice: ''Me ne frego!''
''Alle ore 13.37 (ora marziana) del giorno 13 luglio 1940 Marte non è più fascista. Il mimimmico nemico ha trionfato sugli italici invasori.''
{{finetrama}}
==Protagonisti==
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5 sono i neri [[protagonista|protagonisti]] che hanno fatto la [[storia]] di Marte: 5, come le forti dita del buon fascista; 5, come i figli che un buon cittadino deve avere; 5, come l'altezza in centimetri del Duce.
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* '''Fecchia'''. Questo non è un uomo: è un [[gigante]], un mostro, una bestia. Con i suoi 167 centimetri svetta sugli altri camerati. Bastione di certezze per il [[Fascismo|regime]], egli combatte a petto scoperto i nemici della Patria.<ref>Alcuni dicono che non sia un bello spettacolo.</ref>
* '''Santodio'''. Figlio di lascivi e inetti borghesi, questo camerata ha scelto la vita dura del soldato per onorare il suo credo. Che esempio per i [[giovani]]!
* '''Freghieri'''. Il molliccio acciaio [[Inghilterra|britannico]] non vale nulla contro quest'uomo, il cui fisico è scolpito nel più puro granito italico. Sfortuna vuole che egli muoia con disonore impalandosi sulla sua stessa baionetta, ma il suo [[coraggio]] rimarrà imperituro nei nostri ricordi.<ref>Peccato che nessuno sappia cosa voglia dire ''imperituro''.</ref>
* '''Pini'''. Abile nella guerra come nelle relazioni con le [[donne|femmine]], costui ha fama di essere un grande amatore. Chissà quanti giovani cuori di donzelle sono caduti sotto il suo sguardo fermo.<ref>Probabilmente nessuno.</ref>
==Critica e premi==
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La [[critica]] ha letteralmente elogiato questo [[Rocco Siffredi|lungo]]metraggio. Il film è stato premiato al famoso Festival di Brno come ''Miglior prodotto cinematografico degli ultimi venti minuti''. Senza contare anche l'[[Oscar
Ecco alcuni commenti da parte dei [[VIP]] che hanno partecipato al Festival:
{{quote|Sono commossa.|[[Alessandra Mussolini]], la quale ha dormito per tutto il film.}}
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{{quote|Aho, ma 'ndo sta il buffet?|[[Giampiero Galeazzi]].}}
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==Il tanto atteso sequel: ''Macachi su Marte''==
Voci non confermate<ref>[http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_aprile_15/macachi_su_marte_caprara_452b8578-0aad-11dd-98e1-00144f486ba6.shtml La notizia è vera, mica uno scherzo!] .</ref>
Immediate le proteste degli [[animalisti]]. ''Ma è solo un film!'' gli è stato risposto. Ma loro non demordono.
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* [[Fascismo]]
* [[Marte]]
* [[Corrado Guzzanti]]
* [[John Carter di Marte]]
{{cinema}}
{{Portali|Cinema}}
[[Categoria:fascisti]]▼
[[Categoria:Capolavori del cinema]]
[[Categoria:Fascismo]]
[[Categoria:Fantascienza]]
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