Ettore (mitologia): differenze tra le versioni

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=== I primi anni di guerra ===
I Greci sbarcano e nonostante fino ad allora i giocatori di football non avessero mai combattuto (a parte quando smutandavano i secchioni a scuola) riportano una vittoria schiacciante, soprattutto perché i Troiani quel giorno avevano lasciato tutte le armi in lavanderia. Ettore da bravo stratega trova una brillante soluzione, scappare a nascondersi dentro la città, mentre i Greci vandalizzano le mura di Troia scrivendo bestemmie con la bomboletta spray. Si contano quindi i morti: 356.888.902.000.000 troiani morti e uno solo cadavere greco...quel Coglione di [[Protesilao]] che non avendo capito che non stavano giocando a football, ma stavano combattendo, si era messo a correre davanti a tutti senza la spada e lo scudo. Ad ucciderlo era stato un certo Cicno, re della città di Colono che frustrato per l'orribile nome affibiatogli dai genitori (a causa del quale nome tra l'altro era ancora vergine) era partito per la guerra sperando che le ragazze non ridessero più di lui. Visto che però era morto anche lui, Ettore si prese il merito dell'uccisione di Protesilao tanto per fare il figo. Intanto i Greci, che stavano ancora tirando i cristoni sotto le impenetrabili mura di Troia, dovevano trovare una soluzione per vincere la guerra. Agamennone decise di passare dieci anni ad andare a citofonare a tutti le città vicine ma anche lontane a Priamo per chiedere: «Siete voi che avete ordinato la pizza al formaggio gay?» oppure «Viva Juve! Forza Juveeeee». Se gli abitanti della città non capivano la battuta o rispondevano: «Anch'io tifo Juve» i Greci partivano all'assalto e ammazzavano tutti con i loro super mitra. NaMa anche il nostro Ettore (mi stavo dimenticando che al pagina è dedicata a lui) non se ne stava con le mani in mano. Più che altro aveva le mani sul coso. Comunque appena ebbe smesso di guardare i bei filmini su [[Asa Akira]] decise di convocare tutti gli alleati per respingere a cuscinate i Greci una volta per tutti e rispedirli nel loro dormitorio.
 
{{Dialogo|Ettore|Venite tutti a troie...cioè a Troia vi prego. Insieme possiamo vincere|Alleati|Perché dovremmo? È un problema tuo non nostro|Ettore|Non dimenticatevi che quei mona potrebbero venire a citofonare anche a voi|Alleati|Aaaah...ma allora erano loro quelli che ieri ci hanno fatto uno scherzo citofonico e ci hanno sradicato la cassetta delle lettere|Ettore|Oh per Zeus noooo, raccontatemi tutto|Alleati|Tu non hai idea di tutti i Porno che c'erano in quella cassetta...300€ buttati via|Ettore|Quindi verrete?|Alleati|...|Ettore|Vi do 300€}}
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Gli alleati quindi giunsero tutti a Troia, ma non fu un'idea furba, infatti o Greci presero più velocemente le altre città. Ettore però non si curava dei lamenti degli alleati, perché da una delle città distrutte (Tebe Ipoplacia) era arrivata una gnocca di nome [[Andromaca]] che stava cercando un nuovo appartamento. Il figlio di Priamo si gallò immediatamente e subito le offrì di venirsi a trasferire da lui. Nonostante lei rifiutasse, lui continuò con le pesanti avances sessuali e alla fine la convinse (o la obbligò), forse la fanciulla aveva intuito che darla al figlio maggiore del re ed erede al trono poteva avere i suoi vantaggi. Comunque siano andate le cose alla fine i due si innamorarono davvero e si sposarono, diventando la coppia perfetta e non ebbero mai relazioni extra-coniugali ... insomma stavano sulle palle a tutti. Il loro bambino lo chiamarono Scamandrio, in onore del fiume Scamandro dove avevano fatto per la prima volta sesso anale e anche dove Ettore quand'era piccolo andava a spiare insieme a Deifobo le troiette troiane che facevano il bagno nude. Il popolo di Troia però, che non si faceva mai i cazzi suoi, insisteva nel chiamare il bambino Astianatte perché suonava meglio.
 
=== La "Gloriosa" fine di Ettore ===
 
I Greci finalmente il decimo anno si ricordarono che erano venuti lì per distruggere quella Troia (la città) e riprendersi la Troia di Menelao, non per fare scherzi citofonici. Ettore schierò l'esercito troiano e gli alleati e ingaggiò diverse battaglie contro i Greci, durante le quali a causa del mal tempo e della scorrettezza dell'arbitro che se ne andò dopo che tutti gli urlarono di mettersi gli occhiali, nessuno riusci a prevalere. Ettore si guadagnò la fama di grande guerriero perché uccideva molte persone e nessuno riusciva ad ucciderlo, ma in realtà affrontava solo avversari mediocri e scappava dagli avversari cazzuti (tipo Achille), come si fugge dalle spogliarelliste che in realtà sono dei trans. Per evitare che i troiani e i Greci si accorgessero di ciò usava come capro espiatorio il fratello Paride (tanto lo odiavano già tutti perché aveva causato la guerra) infatti ogni volta faceva notare a tutti le fughe del fratello dalla battaglia, infatti quella mezza sega a differenza di Ettore, fuggiva anche di fronte ai Greci più scarsi. Finalmente però arrivò ad Ettore la sua occasione di gloria. Achille aveva osato superare Agamennone che si era messo in coda per il cinema da ben due ore, così il vendicativo capitano della squadra di football nonché re di Micene rubò la cameriera e donna delle pulizie di Achille (nonché amante) ovvula troiana di nome e di fatto Briseide. Achille quindi andò a piagnucolare da sua madre Teti e smise di combattere. Ettore tutto ringalluzzito sterminò centoinaia di Achei, ma poi volette strafare. Su consiglio di quel fattone del suo amico Polidamante sfidò a duello Aiace Telamonio che, essendo due volte più alto di lui e anche piuttosto palestrato, lo appase ad un albero per i piedi e gli ciullò i soldi della merenda. Ettore però non si sa come, riuscì a convincere tutti che lo scontro era finito in un pareggio. Ed ecco dopo qualche giorno Achille che ritorna in campo, Ettore deciso a vendicarsi dell'umiliazione subita da Aiace lo affronta e lo uccide, in realtà prima aveva esitato parecchio quindi prima di lui Achille era già stato ferito dal dio Apollo e da Euforbo, un cretino che non ha alcuna importanza nella storia e morirà pochi versi omerici dopo ucciso da Menelao. Ettore però toglie l'elmo al cadavere e scopre che non è Achille, ma il suo massaggiatore buliccio Patroclo. Achille infuriato e parecchio stressato perché ora non c'è più nessuno ad alleviare la tensione muscolare sui glutei e sulle spalle, torna in campo. Ettore aveva sperato di salvarsi tenendosi l'armatura dell'eroe greco ma quello se n'era fatta inviare una dell'Emporio Armani dalla mamma. Achille e i suoi Mirmidoni (guerrieri che hanno ottenuto fantastici superpoteri dopo essere stati morsi da una formica radioattiva di nome [[Ant-man]]) seminano strage tra i troiani e Ettore da vero eroe coraggioso tenta di fuggire verso Troia, poi ci ripensa e decide di affrontare Achille. Ma arrivato di fronte all'eroe greco scappa di nuovo facendosi inseguire per tre volte sotto le mura fi Troia (ancora ricoperte di bestemmie). Suo fratello Deifobo però è stufo di vedere Ettore che fa il pirla davanti a tutti e lo convince a combattere. I due si preparano ad affrontare Achille insieme, più gasati di Hercules e Iolao in Legendary Journeys e di [[Batman]] e [[Robin]] prima di un amplesso nella batcaverna. Ma Ettore si accorge che Deifobo è sparito e viene ucciso come un pirla da Achille. In realtà Deifobo era la dea [[Atena]], che essendo una fan sfegatata dei Greci aveva deciso di truccare l'incontro. Probabilmente questa è solo una bugia inventata da Deifobo per non fare [['na figura dimmerda]], da bravo ipocrita infatti dopo aver detto al fratello di smetterla di cagarsi in mano, si era cagato in mano alla vista di Achille e aveva nascosto la testa nel terreno come uno struzzo.
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