Ettore (mitologia)

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« Allontanerò da voi il giorno della morte fatale »
(Ettore ai Troiani (o Troioni)
« Di tutti i miei figli tu sei il mio preferito Fran...Filip..Flaviooo? Flavio! »
(Priamo a Ettore (o forse a Paride o a Deifobo o Troilo))
« Coglione ma dove cazzo eri, qui stiamo combattendo per te e la tua Troia, ehm cioè voglio dire...per Troia! »
(Ettore a Paride che si era nascosto sotto il letto per non rischiare di scheggiarsi le unghie combattendo)
« Fa che tutti dicano: «È più forte del padre» e che viva sereno »
(Ettore prega Zeus di salvare il figlio Astianatte. Ma Zeus stava trombando e non ha sentito, infatti Astianatte morirà dopo neanche un anno, buttato giù dal balcone da Pirro che voleva chiavarsi sua madre Andromaca)
« Che figlio di Troia »
(Ettore a Paride che aveva scatenato una guerra)

Ettore era il figlio maggiore di Priamo re di Troia,(noto per essere il predecessore mitologico di Silvio Berlusconi, infatti entrambi hanno avuto molte battone al loro servizio, spacciate per mogli e concubine). Ettore, come ogni figlio di Troia viene ricordato per molte valorose imprese, quali:

° aver recitato nel film Troy con Brad Pitt e avere interpretato Hulk nel 2003 con il nome fasullo di Eric Banana.

° aver picchiato quel mona effemminato di suo fratello Paride quando questi si era dimenticato di restituirgli quel DVD di Dragon Ball edizione limitata, ma soprattutto perché aveva scatenato una guerra.

° essere stato ucciso da Achille in modo penoso.

Infanzia

Come tutti i figli unici Ettore era super viziato dai suoi genitori, poi però, a causa di un litigio avvenuto anni prima tra suo nonno Laomedonte e Poseidone, dio del mare e addetto al controllo della dogana, a Troia non arrivarono più le navi che trasportano i profilattici. Ettore quindi si ritrovò con 50 fratelli piagnoni e altrettante sorelle che non facevano altro che rompere il cazzo. In particolare le sorelle Polissena, Laodice e Cassandra gli impedivano di guardare Ben Ten alla TV, infatti le tre bimbe minchia volevano sempre guardare My Little Pony e Peppa Pig. Poi finalmente si ricordò di essere il fratello maggiore e si fece crescere le palle.

Prime imprese militari

Ancora bambino usò i suoi soldatini di plastica verde e un aereoplanino telecomandato per distruggere il castello di sabbia fatto da suo fratello Deifobo sulle spiagge di Rimini, cittadina del cazzo poco distante da Troia. Da ciò Priamo capì che il figlio doveva diventare generale.

La guerra con i Greci (Guerra di Troia se non l'hai ancora capito)

Antefatti

Da qualche tempo Priamo aveva scoperto che i suoi figli maschi non erano 50 ma 51, infatti un pastorello effemminato di nome Paride si era presentato in città e si era finto suo figlio, intortando l'ormai rincoglionito Priamo e la moglie di questi Ecuba (che ormai erano il re e la regina solo di nome, da quando con un abile colpo di mano alcuni eminenti personaggi politici della città quali Antenore, Antimaco, Ucalegonte, Matteo Salvini, Giolitti, Giuseppe Conte e Adolf Hitler gli avevano spediti in casa di riposo). Ettore che sentiva odore di bruciato e di bugia volle fare il test del DNA e fu grande stupore per lui e tutti i fratelli (in particolare Paride) nello scoprire che quel pastorello era davvero loro fratello. Ecuba e il marito, vergognandosi di aver dimenticato il figlio sul monte Ida durante un picnic estivo e di averlo trovato solo dopo anni, gli concedevano di partecipare a tutte le feste del liceo, anche quelle con alcol, droga e il gioco della bottiglia. Tutto ciò faceva incazzare come delle iene gli altri fratelli, che manco alle feste dell'oratorio potevano andare. Ma Priamo usava sempre la stessa scusa:

- Priamo: “Dovete capirlo poveretto, ha molti problemi, da piccolo è stato allattato da un'orsa”
- Deifobo: “Ma papà, dallo a un insegnante di sostegno se è mezzo mongolo, non mandarlo alle feste!”
- Priamo: “Davide calmati, devi capire che se la cosa dell...ehm...abbandono giunge alle orecchie dei servizi sociali, siamo fottuti”
- Ettore: “Ok ma non potresti lasciare andare alle feste anche noi?”
- Priamo: “Bella giornata oggi vero? Vi ho già raccontato della piscina che hanno costruito nella casa di riposo?”

Paride quindi stava sulle palle a tutti e quella rompi di Cassandra (ora in età teenager) si inventò di punto in bianco di avere poteri divinatori e disse a tutti che se Paride fosse partito sarebbe scoppiata una guerra, ma se lei invece fosse andata a quella festa allora a Troia non sarebbero più venuti i Milanesi rompicazzo a occupare le spiagge. Nonostante l'alletante proposta di liberarsi dei Milanesi, nessuno le credette a causa della marijuana che aveva nelle tasche. Paride si imbucò alla festa di un liceo della Grecia e partì da Troia facendo l'autostop. La festa era in casa di Menelao, a Sparta, che assieme a suo fratello Agamennone era il ragazzo più popolare della scuola. Proprio mentre il DJ metteva amours toujours a tutto volume, Menelao ricevette una chiamata, suo nonno Catreo mentre stava andando al supermercato era caduto dalle scale ed era morto. Menelao quindi prese il primo autobus per Creta (poiché era lì che abitava suo nonno) e Paride ne approfittò per chiavarsi la girlfriend dello spartano, Elena che guarda caso essendo la più gnocca della scuola e del mondo si era fidanzata con uno dei ragazzi popolari, ovvero un troglodita membro della squadra di football. I due scapparono a Troia, (alcuni sospettano che la città fu chiamata così in onore di Elena) perché Menelao nonostante il corpo atletico e muscoloso da giocatore di football, aveva un coso minuscolo. A Ettore cominciarono a girare i coglioni per due motivi: il primo era che Paride era tornato a casa con una gnocca mentre lui era ancora single e vergine, il secondo era la guerra imminente. Infatti Menelao andò a piagnucolare dal fratello maggiore Agamennone, capitano della squadra di football della scuola, rappresentante d'Istituto e signore di Micene, ovvero l'aula dove gli studenti nascondevano i porno, insomma un vero pezzo grosso. Egli senza perder tempo radunò tutta la squadra di football: Tlepolemo figlio di Eracle il bodybuilder; Ulisse (detto il multiforme, perché durante le partite invece di prendere la palla faceva le imitazioni degli animali); Diomede quello sempre pronto a fare i falli; Aiace il classico gigante mona che gioca in difesaAchille il pilastro della squadra; Patroclo il massaggiatore buliccio; l'orrendo porta-asciugamani Tersite e Nestore, l'allenatore mezzo rincoglionito perché la scuola non si era ancora deciso a mandarlo in pensione. La squadra di football quindi parte verso troia con il suo seguito di fans, cugini, parenti, insegnanti che si sono presi qualche giorni di ferie e le ragazze pon porn. Ettore vorrebbe la pace, però Antimaco, il bieco politico nominato sopra e di cui ovviamente voi non frega un c***o, gli da una bella mazzetta per portare avanti il delirio bellico. Ettore, nonostante tutti lo ricordino come eroe dai saldi principi morali, accetta i soldi da bravo figlio di Troia e condanna la città sua madre Troia alla distruzione. Menelao e Ulisse che erano arrivati come ambasciatori, vengono scacciati dai figli di Priamo e la loro missione diplomatica a Troia va a puttane.

I primi anni di guerra

I Greci sbarcano e nonostante fino ad allora i giocatori di football non avessero mai combattuto (a parte quando smutandavano i secchioni a scuola) riportano una vittoria schiacciante, soprattutto perché i Troiani quel giorno avevano lasciato tutte le armi in lavanderia. Ettore da bravo stratega trova una brillante soluzione, scappare a nascondersi dentro la città, mentre i Greci vandalizzano le mura di Troia scrivendo bestemmie con la bomboletta spray. Si contano quindi i morti: 356.888.902.000.000 troiani morti e uno solo cadavere greco...quel Coglione di Protesilao che non avendo capito che non stavano giocando a football, ma stavano combattendo, si era messo a correre davanti a tutti senza la spada e lo scudo. Ad ucciderlo era stato un certo Cicno, re della città di Colono che frustrato per l'orribile nome affibiatogli dai genitori (a causa del quale nome tra l'altro era ancora vergine) era partito per la guerra sperando che le ragazze non ridessero più di lui. Visto che però era morto anche lui, Ettore si prese il merito dell'uccisione di Protesilao tanto per fare il figo. Intanto i Greci, che stavano ancora tirando i cristoni sotto le impenetrabili mura di Troia, dovevano trovare una soluzione per vincere la guerra. Agamennone decise di passare dieci anni ad andare a citofonare a tutti le città vicine ma anche lontane a Priamo per chiedere: «Siete voi che avete ordinato la pizza al formaggio gay?» oppure «Viva Juve! Forza Juveeeee». Se gli abitanti della città non capivano la battuta o rispondevano: «Anch'io tifo Juve» i Greci partivano all'assalto e ammazzavano tutti con i loro super mitra. Ma anche il nostro Ettore (mi stavo dimenticando che al pagina è dedicata a lui) non se ne stava con le mani in mano. Più che altro aveva le mani sul coso. Comunque appena ebbe smesso di guardare i bei filmini su Asa Akira decise di convocare tutti gli alleati per respingere a cuscinate i Greci una volta per tutti e rispedirli nel loro dormitorio.

- Ettore: “Venite tutti a troie...cioè a Troia vi prego. Insieme possiamo vincere”
- Alleati: “Perché dovremmo? È un problema tuo non nostro”
- Ettore: “Non dimenticatevi che quei mona potrebbero venire a citofonare anche a voi”
- Alleati: “Aaaah...ma allora erano loro quelli che ieri ci hanno fatto uno scherzo citofonico e ci hanno sradicato la cassetta delle lettere”
- Ettore: “Oh per Zeus noooo, raccontatemi tutto”
- Alleati: “Tu non hai idea di tutti i Porno che c'erano in quella cassetta...300€ buttati via”
- Ettore: “Quindi verrete?”
- Alleati: “...”
- Ettore: “Vi do 300€”

Gli alleati quindi giunsero tutti a Troia, ma non fu un'idea furba, infatti o Greci presero più velocemente le altre città. Ettore però non si curava dei lamenti degli alleati, perché da una delle città distrutte (Tebe Ipoplacia) era arrivata una gnocca di nome Andromaca che stava cercando un nuovo appartamento. Il figlio di Priamo si gallò immediatamente e subito le offrì di venirsi a trasferire da lui. Nonostante lei rifiutasse, lui continuò con le pesanti avances sessuali e alla fine la convinse (o la obbligò), forse la fanciulla aveva intuito che darla al figlio maggiore del re ed erede al trono poteva avere i suoi vantaggi. Comunque siano andate le cose alla fine i due si innamorarono davvero e si sposarono, diventando la coppia perfetta e non ebbero mai relazioni extra-coniugali ... insomma stavano sulle palle a tutti. Il loro bambino lo chiamarono Scamandrio, in onore del fiume Scamandro dove avevano fatto per la prima volta sesso anale e anche dove Ettore quand'era piccolo andava a spiare insieme a Deifobo le troiette troiane che facevano il bagno nude. Il popolo di Troia però, che non si faceva mai i cazzi suoi, insisteva nel chiamare il bambino Astianatte perché suonava meglio.

=== La "Gloriosa" fine di Ettore ===

I Greci finalmente il decimo anno si ricordarono che erano venuti lì per distruggere quella Troia (la città) e riprendersi la Troia di Menelao, non per fare scherzi citofonici. Ettore schierò l'esercito troiano e gli alleati e ingaggiò diverse battaglie contro i Greci, durante le quali a causa del mal tempo e della scorrettezza dell'arbitro che se ne andò dopo che tutti gli urlarono di mettersi gli occhiali, nessuno riusci a prevalere. Ettore si guadagnò la fama di grande guerriero perché uccideva molte persone e nessuno riusciva ad ucciderlo, ma in realtà affrontava solo avversari mediocri e scappava dagli avversari cazzuti (tipo Achille), come si fugge dalle spogliarelliste che in realtà sono dei trans. Per evitare che i troiani e i Greci si accorgessero di ciò usava come capro espiatorio il fratello Paride (tanto lo odiavano già tutti perché aveva causato la guerra) infatti ogni volta faceva notare a tutti le fughe del fratello dalla battaglia, infatti quella mezza sega a differenza di Ettore, fuggiva anche di fronte ai Greci più scarsi. Finalmente però arrivò ad Ettore la sua occasione di gloria. Achille aveva osato superare Agamennone che si era messo in coda per il cinema da ben due ore, così il vendicativo capitano della squadra di football nonché re di Micene rubò la cameriera e donna delle pulizie di Achille (nonché amante) ovvero la troiana di nome e di fatto Briseide. Achille quindi andò a piagnucolare da sua madre Teti e smise di combattere. Ettore tutto ringalluzzito sterminò centinaia di Achei, ma poi volette strafare. Su consiglio di quel fattone del suo amico Polidamante sfidò a duello Aiace Telamonio che, essendo due volte più alto di lui e anche piuttosto palestrato, lo appase ad un albero per i piedi e gli ciullò i soldi della merenda. Ettore però non si sa come, riuscì a convincere tutti che lo scontro era finito in un pareggio. Ed ecco dopo qualche giorno Achille che ritorna in campo, Ettore deciso a vendicarsi dell'umiliazione subita da Aiace lo affronta e lo uccide, in realtà prima aveva esitato parecchio quindi prima di lui Achille era già stato ferito dal dio Apollo e da Euforbo, un cretino che non ha alcuna importanza nella storia e morirà pochi versi omerici dopo ucciso da Menelao. Ettore però toglie l'elmo al cadavere e scopre che non è Achille, ma il suo massaggiatore buliccio Patroclo. Achille infuriato e parecchio stressato perché ora non c'è più nessuno ad alleviare la tensione muscolare sui glutei e sulle spalle, torna in campo. Ettore aveva sperato di salvarsi tenendosi l'armatura dell'eroe greco ma quello se n'era fatta inviare una dell'Emporio Armani dalla mamma. Achille e i suoi Mirmidoni (guerrieri che hanno ottenuto fantastici superpoteri dopo essere stati morsi da una formica radioattiva di nome Ant-man) seminano strage tra i troiani e Ettore da vero eroe coraggioso tenta di fuggire verso Troia, poi ci ripensa e decide di affrontare Achille. Ma arrivato di fronte all'eroe greco scappa di nuovo facendosi inseguire per tre volte sotto le mura fi Troia (ancora ricoperte di bestemmie). Suo fratello Deifobo però è stufo di vedere Ettore che fa il pirla davanti a tutti e lo convince a combattere. I due si preparano ad affrontare Achille insieme, più gasati di Hercules e Iolao in Legendary Journeys e di Batman e Robin prima di un amplesso nella batcaverna. Ma Ettore si accorge che Deifobo è sparito e viene ucciso come un pirla da Achille. In realtà Deifobo era la dea Atena, che essendo una fan sfegatata dei Greci aveva deciso di truccare l'incontro. Probabilmente questa è solo una bugia inventata da Deifobo per non fare 'na figura dimmerda, da bravo ipocrita infatti dopo aver detto al fratello di smetterla di cagarsi in mano, si era cagato in mano alla vista di Achille e aveva nascosto la testa nel terreno come uno struzzo.