Ernst Knam: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Ernst Knam beve cioccolato.jpg|thumb|left|220px|Un giovane Ernst Knam occulta le prove di un suo fallimento durante l'apprendistato.]]
Ernst Knam nasce nei pressi del lago di Costanza, figlio di [[Willy Wonka]] e della [[E la marmotta confeziona la cioccolata|marmotta che confeziona le barrette]] della [[Milka]]. Dai genitori eredita la passione per il [[cioccolato]] e per la montagna, che lo porteranno in seguito ad acquistare una baita sulle [[Dolomiti]] e a coibentarla con una farcitura di cacao, burro salato e passion fruit di sua creazione.<br /> A scuola è uno studente modello, infatti i professori lo usano come esempio negativo per spronare chi rischia di passare la vita ripetetendo le elementari. Ben presto realizza che è più portato per le padelle che per i libri, anche se poi ne scriverà a decinaia<ref>un ventinaio, per dovere di precisione</ref>.<br /> Quando lui ha 21 anni, la sua ragazza lo invita a casa approfittando dell'assenza dei genitori e lo accoglie mascherata da [[negra]], ossia tutta nuda e cosparsa integralmente di [[Nutella]]. Knam scopre così l'amore della sua vita,: la tira via con la lingua da quell'orrida [[cozza]] e parte con zaino e valigia verso il proprio destino.<br /> Il primo impiego lo ottiene in [[Scozia]], precisamente al Gleneagles Village, un posto segnalato sulle carte stradali quanto [[l'isola che non c'è]]. In quel luogo vengono però giocati gli Scottish Open di [[golf]], evento che richiama una discreta folla ma più interessata alle buche sul ''green'' che al buco nello stomaco. Prima ancora di disfare la valigia, e di riuscire a memorizzare il percorso per arrivare al [[cesso]], arriva però la chiamata del Dorchester Hotel di [[Londra]]. A volerlo è lo chef Anton Mosimann, uno dei migliori al mondo, è l'occasione di una vita. Le sue dimissioni con effetto immediato, a pochi giorni dagli Open, mettono di cattivo umore il direttore dell'hotel Gleneagles, che gli sguinzaglia dietro i cani. Knam approfitta di una fitta nebbia e riesce a far perdere le sue tracce, grazie anche alle abbondanti manciate di cacao gettato per confondere il fiuto delle sataniche bestie.<br /> A Londra inizia finalmente a fare sul serio. Il pezzo forte dello chef Mosimann è il ''menù surprise'': otto piatti a sorpresa, soprattutto quella amara per il prezzo, con i dolci a parte: quattro fissi e quattro giornalieri. Questi ultimi devono essere inventati da Knam, diversi ogni giorno. Dopo un anno ha praticamente esaurito tutte le varianti possibili, non c'è un frutto in tutta la [[Terra]] che non sia stato coinvolto in una sua creazione. A quel punto, si interessa al [[Regno dei Funghi]] e prepara una deliziosa crostata al [[peyote]]. Dopo averla gustata un industriale di Bristol si convince di essere [[Vasco Núñez de Balboa]], assolda una dozzina di conquistadores tra i commensali e assalta la reception credendola un avamposto degli [[Aztechi]]. Knam ritiene conclusa la sua esperienza nel [[Regno Unito]], ruba una chiatta e raggiunge la [[Francia]] al mattino dopo, sbarcando a Calais. Deciso a raggiungere l'Italia, durante il tragitto si ferma al ''Noga Hilton'' di [[Ginevra]] per un paio di giorni, sufficienti ad apprendere tutto quello che c'è da sapere sulla [[Cucina francese|pasticceria francese]].<br /> Arrivato a Milano ottiene un colloquio con Gualtiero Marchesi, durante il quale racconta le sue esperienze lavorative glissando abilmente sulla "questione peyote". Lo chef lo parcheggia per qualche tempo in [[Liguria]], per poi richiamarlo al suo servizio. Dopo tre anni il suo nome è sulla bocca di tutti, anche se i soliti invidiosi affermano che: ''"Quando i clienti assaggiano uno dei suoi dolci pronunciano Gnam, non Knam"''. Il successo è oramai inarrestabile, tanto che il crucco decide di lasciare Marchesi e mettersi in proprio.
 
== La pasticceria Knam ==