Ernst Knam: differenze tra le versioni

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{{cit2|Il pan di Spagna è tropo assiuto, no sento mango in farcia e glassa è colata su piato. Kvesto dolce è improponibile, uno vero skifo.|Ernst Knam incoraggia un concorrente di [[Bake Off Italia]].}}
 
'''Ernst Friedrich Knam''' (Toblerone, [[26 dicembre]] [[1963]]), conosciuto meglio come "il perfido cioccolataro crucco", è un pasticciere e personaggio televisivo tedesco.<br /> Nel corso della sua carriera folgorante, testimoniata dal taglio ''380 Volt'' dei capelli, ha lavorato in vari ristoranti stellati in [[Inghirlanda]], [[Krukkia]] e [[Svizzera]], luoghi nei quali è facile guadagnare un riconoscimento anche affettando decentemente il salame. Solo più tardi, ansioso di mettersi finalmente alla prova, ottiene un impiego al fianco di [[Gualtiero Marchesi]], esperienza che lo porterà a guadagnare l'ambito titolo di ''Chef Würstel Free'', per il quale rischia l'ergastolo se dovesse tornare in [[Germania]].<br /> Dal [[2012]] è uno dei volti di [[Real Time]], protagonista di trasmissioni come ''Il re del cioccolato'', ''Bake Off Italia'' e ''Che diavolo di pasticceria'', che lo hanno consacrato come uno dei personaggi più simpatici e solari del panorama televisivo dai tempi di [[Mr. Lui]].<br /> Dal [[1992]] ha aperto un proprio laboratorio di pasticceria a [[Milano]], col proposito di sostituire nel tempo il [[panettone]] con le sue innovative [[torte alla panna con crauti]]. Alla notizia, gli esponenti radicali dell'associazione ''Canditi&Uvetta'' hanno fondato un loro gruppo ''NO-KNAM'', intenzionati a difendere anche col ricorso alla violenza le sacre tradizioni lombarde.<br /> È stato nominato ''Chef Ambassador'' per [[Expo 2015]], insieme al barbuto cuoco di [[MasterChef]] Carlo Cracco e a Pietro Leemann, ritenuto da molti il famigerato ideatore della [[NonRicette:Carbonara vegetariana|carbonara vegetariana]].
 
Dal [[2012]] è uno dei volti di [[Real Time]], protagonista di trasmissioni come ''Il re del cioccolato'', ''Bake Off Italia'' e ''Che diavolo di pasticceria'', che lo hanno consacrato come uno dei personaggi più simpatici e solari del panorama televisivo dai tempi di [[Mr. Lui]].<br /> Dal [[1992]] ha aperto un proprio laboratorio di pasticceria a [[Milano]], col proposito di sostituire nel tempo il [[panettone]] con le sue innovative [[torte alla panna con crauti]]. Alla notizia, gli esponenti radicali dell'associazione ''Canditi&Uvetta'' hanno fondato un loro gruppo ''NO-KNAM'', intenzionati a difendere anche col ricorso alla violenza le sacre tradizioni lombarde.<br /> È stato nominato ''Chef Ambassador'' per [[Expo 2015]], insieme al barbuto cuoco di [[MasterChef]] Carlo Cracco e a Pietro Leemann, ritenuto da molti il famigerato ideatore della [[NonRicette:Carbonara vegetariana|carbonara vegetariana]].
 
== Biografia ==
 
[[File:Ernst Knam beve cioccolato.jpg|thumb|left|220px|Un giovane Ernst Knam occulta le prove di un suo fallimento durante l'apprendistato.]]
Ernst Knam nasce nei pressi del lago di Costanza, figlio di [[Willy Wonka]] e della [[E la marmotta confeziona la cioccolata|marmotta che confeziona le barrette]] della [[Milka]]. Dai genitori eredita la passione per il [[cioccolato]] e per la montagna, che lo porteranno in seguito ad acquistare una baita sulle [[Dolomiti]] e a coibentarla con una farcitura di cacao, burro salato e passion fruit di sua creazione.
Ernst Knam nasce nei pressi del lago di Costanza, figlio di [[Willy Wonka]] e della [[E la marmotta confeziona la cioccolata|marmotta che confeziona le barrette]] della [[Milka]]. Dai genitori eredita la passione per il [[cioccolato]] e per la montagna, che lo porteranno in seguito ad acquistare una baita sulle [[Dolomiti]] e a coibentarla con una farcitura di cacao, burro salato e passion fruit di sua creazione.<br /> A scuola è uno studente modello, infatti i professori lo usano come esempio negativo per spronare chi rischia di passare la vita ripetetendo le elementari. Ben presto realizza che è più portato per le padelle che per i libri, anche se poi ne scriverà a decinaia<ref>un ventinaio, per dovere di precisione</ref>.<br /> Quando lui ha 21 anni, la sua ragazza lo invita a casa approfittando dell'assenza dei genitori e lo accoglie mascherata da [[negra]], ossia tutta nuda e cosparsa integralmente di [[Nutella]]. Knam scopre così l'amore della sua vita: la tira via con la lingua da quell'orrida [[cozza]] e parte con zaino e valigia verso il proprio destino.<br /> Il primo impiego lo ottiene in [[Scozia]], precisamente al Gleneagles Village, un posto segnalato sulle carte stradali quanto [[l'isola che non c'è]]. In quel luogo vengono però giocati gli Scottish Open di [[golf]], evento che richiama una discreta folla ma più interessata alle buche sul ''green'' che al buco nello stomaco. Prima ancora di disfare la valigia, e di riuscire a memorizzare il percorso per arrivare al [[cesso]], arriva però la chiamata del Dorchester Hotel di [[Londra]]. A volerlo è lo chef Anton Mosimann, uno dei migliori al mondo; è l'occasione di una vita. Le sue dimissioni con effetto immediato, a pochi giorni dagli Open, mettono di cattivo umore il direttore dell'hotel Gleneagles, che gli sguinzaglia dietro i cani. Knam approfitta di una fitta nebbia e riesce a far perdere le sue tracce, grazie anche alle abbondanti manciate di cacao gettato per confondere il fiuto delle sataniche bestie.<br /> A Londra inizia finalmente a fare sul serio. Il pezzo forte dello chef Mosimann è il ''menù surprise'': otto piatti a sorpresa (soprattutto quella, amara, per il prezzo), con i dolci a parte: quattro fissi e quattro giornalieri. Questi ultimi devono essere inventati da Knam, diversi ogni giorno. Dopo un anno ha praticamente esaurito tutte le varianti possibili, non c'è un frutto in tutta la [[Terra]] che non sia stato coinvolto in una sua creazione. A quel punto, si interessa al [[Regno dei Funghi]] e prepara una deliziosa crostata al [[peyote]]. Dopo averla gustata un industriale di Bristol si convince di essere [[Vasco Núñez de Balboa]], assolda una dozzina di conquistadores tra i commensali e assalta la reception credendola un avamposto degli [[Aztechi]]. Knam ritiene conclusa la sua esperienza nel [[Regno Unito]], ruba una chiatta e raggiunge la [[Francia]] al mattino dopo, sbarcando a Calais. Deciso a raggiungere l'Italia, durante il tragitto si ferma al ''Noga Hilton'' di [[Ginevra]] per un paio di giorni, sufficienti ad apprendere tutto quello che c'è da sapere sulla [[Cucina francese|pasticceria francese]].<br /> Arrivato a Milano ottiene un colloquio con Gualtiero Marchesi, durante il quale racconta le sue esperienze lavorative glissando abilmente sulla "questione peyote". Lo chef lo parcheggia per qualche tempo in [[Liguria]], per poi richiamarlo al suo servizio. Dopo tre anni il suo nome è sulla bocca di tutti, anche se i soliti invidiosi affermano che: ''"Quando i clienti assaggiano uno dei suoi dolci pronunciano Gnam, non Knam"''. Il successo è oramai inarrestabile, tanto che il crucco decide di lasciare Marchesi e mettersi in proprio.
 
A scuola è uno studente modello, infatti i professori lo usano come esempio negativo per spronare chi rischia di passare la vita ripetetendo le elementari. Ben presto realizza che è più portato per le padelle che per i libri, anche se poi ne scriverà a decinaia<ref>un ventinaio, per dovere di precisione</ref>.<br /> Quando lui ha 21 anni, la sua ragazza lo invita a casa approfittando dell'assenza dei genitori e lo accoglie mascherata da [[negra]], ossia tutta nuda e cosparsa integralmente di [[Nutella]]. Knam scopre così l'amore della sua vita: la tira via con la lingua da quell'orrida [[cozza]] e parte con zaino e valigia verso il proprio destino.
 
Il primo impiego lo ottiene in [[Scozia]], precisamente al Gleneagles Village, un posto segnalato sulle carte stradali quanto [[l'isola che non c'è]]. In quel luogo vengono però giocati gli Scottish Open di [[golf]], evento che richiama una discreta folla ma più interessata alle buche sul ''green'' che al buco nello stomaco. Prima ancora di disfare la valigia, e di riuscire a memorizzare il percorso per arrivare al [[cesso]], arriva però la chiamata del Dorchester Hotel di [[Londra]]. A volerlo è lo chef Anton Mosimann, uno dei migliori al mondo; è l'occasione di una vita. Le sue dimissioni con effetto immediato, a pochi giorni dagli Open, mettono di cattivo umore il direttore dell'hotel Gleneagles, che gli sguinzaglia dietro i cani. Knam approfitta di una fitta nebbia e riesce a far perdere le sue tracce, grazie anche alle abbondanti manciate di cacao gettato per confondere il fiuto delle sataniche bestie.
 
A Londra inizia finalmente a fare sul serio. Il pezzo forte dello chef Mosimann è il ''menù surprise'': otto piatti a sorpresa (soprattutto quella, amara, per il prezzo), con i dolci a parte: quattro fissi e quattro giornalieri. Questi ultimi devono essere inventati da Knam, diversi ogni giorno. Dopo un anno ha praticamente esaurito tutte le varianti possibili, non c'è un frutto in tutta la [[Terra]] che non sia stato coinvolto in una sua creazione. A quel punto, si interessa al [[Regno dei Funghi]] e prepara una deliziosa crostata al [[peyote]]. Dopo averla gustata un industriale di Bristol si convince di essere [[Vasco Núñez de Balboa]], assolda una dozzina di ''conquistadores'' tra i commensali e assalta la ''reception'' credendola un avamposto degli [[Aztechi]].
 
Knam ritiene conclusa la sua esperienza nel [[Regno Unito]]. Ruba una chiatta e raggiunge la [[Francia]] al mattino dopo, sbarcando a Calais. Deciso a raggiungere l'[[Italia]], durante il tragitto si ferma al ''Noga Hilton'' di [[Ginevra]] per un paio di giorni, sufficienti ad apprendere tutto quello che c'è da sapere sulla [[Cucina francese|pasticceria francese]].<br /> Arrivato a [[Milano]] ottiene un colloquio con [[Gualtiero Marchesi]], durante il quale racconta le sue esperienze lavorative glissando abilmente sulla "questione [[peyote]]". Lo chef lo parcheggia per qualche tempo in [[Liguria]], per poi richiamarlo al suo servizio. Dopo tre anni il suo nome è sulla bocca di tutti, anche se i soliti invidiosi affermano che: ''«Quando i clienti assaggiano uno dei suoi dolci pronunciano Gnam, non Knam»''. Il successo è oramai inarrestabile, tanto che il crucco decide di lasciare Marchesi e mettersi in proprio.
 
== La pasticceria Knam ==
 
Dopo un avvio difficile, dovuto al fatto che di gente disposta a vendere un rene per mangiare un bignè ne è rimasta davvero poca, la sua pasticceria a Milano è oggi un punto di riferimento di chi ha fatto dei suoi prodotti uno ''[[status symbol]]'', tanto che alla banale collezione di [[Rolex]] hanno sostituito quella delle meringhette Knam. Per i prodotti più esclusivi è possibile avvalersi di una [[Usuraio|finanziaria diversamente legale]] e pagare in comode rate.
[[File:Ernst Knam creazioni.jpg|thumb|right|380px|Le sue creazioni.]]
# '''Uovo di Pasqua''' - Per 120 [[euro]] (cadauno) la maggior parte dei clienti si aspetta di trovare come sorpresa un [[diamante]], invece è presente un laccetto di cuoio nero con un ciondolo a forma di '''K''', regalo comunque apprezzato da tutte le donne che si chiamano [[Krukkia]], dai membri del [[Ku Klux Klan]]<ref>che ne acquistano sempre tre alla volta</ref> e dai [[killer]] ceceni.
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Ciò che colpisce immediatamente di Ernst Knam è il suo modo di parlare pittoresco, a volte biascicante, tipico degli ubriachi e di chi passa trent'anni in un Paese continuando a mantenere il suo accento. Pur chiudendo un [[occhio]] sulla erre "infrancesita", e sulle doppie ignorate di sana pianta, non si può restare indifferenti le volte che pronuncia la parola "chic", generante un suono che mette in allarme felini e roditori nel raggio di sei chilometri.
[[File:Ernst Knam con frutto strano.jpg|thumb|left|200px|'''''"Kvesto sai ora dofe te lo meto?!"''''']]
Quello che per molti sarebbe un grosso limite, in un paese [[esterofilo]] come l'Italia diventa la sua arma vincente, spalancandogli le porte dello show business. Dal [[2012]] Knam è diventato un volto nuovo nella televisione italiana approdando a Discovery Italia, società leader nell'{{citnec|intrattenimento di qualità|e=da verificare}}. Dopo essere stato protagonista de "Il Re del Cioccolato", un docu-reality girato all'interno del suo negozio nel quale punisce i suoi {{s|dipend}} sudditi con la frusta per montare la panna, viene scelto come giudice in "Bake Off Italia". Da allora ne ha girate [[scarsanta]]due edizioni, integrandole con:
* Bake Off Italia Celebrity
* Bake Off Italia Junior