Edipo: differenze tra le versioni

m
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Rollback
Riga 11:
{{Quote|Ma chi, quello che ha ucciso suo padre e poi ha sposato sua madre e ci ha fatto la bellezza di quattro figli?}}
hai capito di chi stiamo parlando. Bravo! Ma non puoi limitarti a riassumerlo così. Sono millenni che Edipo tiene banco e la sua vicenda ha ispirato una serie di tragggici best-seller che continuano a vendere egregiamente anche dopo più di duemila anni, come la celeberrima trilogia [[sofocle|sofoclea]] "''Edipo Re''" ( o "''Dalle stelle alle stalle - e anche più giù - in meno di un giorno''"), "''Edipo a Colono''" ( o "''Gara per ospitare la sepoltura del Mostro - che nel frattempo è ancora vivo''") e "''Antigone''" ( o "''Credevi davvero che la figlia-sorella di uno così potesse vivere una vita felice e ordinaria?''") e un sacco di altre opere che non ho voglia di elencare. Perché tanto interesse? Dai, smettila di scaccolarti e concentrati.
 
[[File:0083729370000.gif|500px|right]]
==Antefatto: Porco Laio!!==
Per trovare le origini di cotanta sfiga dobbiamo partire da un giovincello di nome [[Laio]], figlio di [[Labdaco]]<ref>Figlio di [[Apelle]], figlio di [[Apollo]], che fece una [[palla di pelle di pollo]] e tutti i polli fuggirono a Pilo per non vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo.</ref> e padre di Edipo, che fu un così bravo ragazzo da attirare su di sé e sulla sua stirpe la più colossale delle maledizioni. Il principino di [[Tebe]] era infatti un [[Ladro|mariuolo]] della peggior specie fin dall'età di un [[anno]], quando già si divertiva a sputazzare giù dai [[cavalcavia]] sui passanti, a insidiare le sue balie e a fornire [[allucinogeni]] alla [[Pizia]]. Suo padre lo riteneva un po' malvagio e troppo zotico (si scaccolava in pubblico, ruttava, scoreggiava e aveva detto che [[Elena]] era una [[troia]]) e ritenne che dovesse essere educato in modo che almeno avesse la lontana parvenza di un principe. Così, sperando in un miracolo, mollò il moccioso a un [[re]] suo amico che aveva un figlioletto, tal [[Crisippo]], che era un piccolo lord, il prototipo di figlio che ogni genitore vorrebbe avere. Ma il miracolo non avvenne. Anzi, il piccolo stronzo corruppe il piccolo lord. Crisippo cominciò a farsi di allucinogeni e a parlare come la Pizia, si indebitò e dovette vendere tutto<ref>Ma proprio [[Culo|tutto]].</ref>. Una sera il povero Crisippo, completamente [[fatto]], credendo di essere [[Icaro]] si defenestrò. Solo che si trovava al trentesimo piano della [[torre di Babele]] e non aveva ali, neanche di cera. Insomma Laio si tirò addosso una inestinguibile e contagiosissima [[maledizione]] che si portò avanti per generazioni fino alla completa estinzione dei Labdacidi, con sollievo di tutti, Labdacidi e non, che non ce la facevano più a sopportare cotanta sfiga.