Dwight D. Eisenhower: differenze tra le versioni

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[[File:Eisenhower 2.jpg|right|thumb|300px270px|Eisenhower mentre pensa a come fregarti.]]
{{Cit|Ogni bomba a mano lanciata, ogni nave da guerra affondata, ogni missile lanciato significa, infine, un danno a coloro che sono stati tanto scemi da iniziare questa guerra e soprattutto di chi ci ha tirato dentro, pensando che fossimo delle pippe.|Eisenhower dice la sua.}}
 
{{Cit|Dietro le nubi di guerra [[c'è]] l'umanità sotterrata sotto una croce di ferro, poco importa se metà li abbiamo sotterrati noi.|Eisenhower a proposito dei bombardamenti in [[Europa]].}}
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Scampato alla mattanza della Grande Guerra decise di rimanere nell'esercito e grazie a raccomandazioni varie fu fatto prima colonnello e poi generale, ma quando scoppiò la [[Seconda Guerra Mondiale]] venne spedito a combattere nel Mediterraneo e lui, da perfetto americano ignorante, si preoccupò soltanto del fatto che non sapeva nuotare. Qui cominciarono i guai per i suoi soldati, che lo soprannominarono "auch", perché quando sparava con la sua semi automatica finiva sempre per tagliarsi una mano e colpire uno dei suoi uomini.
 
La prima grande battaglia che Eisy ebbe modo di affrontare fu la guerra di Nord Africa dove riuscì a sconfiggere [[Rommel]] a una partita a dadi. A quel punto lo stato maggiore americano gli ordinò di attaccare anche l'[[Italia]]. Ike era entusiasta di quell'ordine per due motivi: primo conquistare l'Italia sarebbe stato una bazzeccola e secondo avrebbe finalmente assaggiato i famosi [[arancini]] di [[Montalbano]]. Quando però scoprì che nello stivale c'erano anche parecchi tedeschi, si mise l'anima in pace e sbarcò lo stesso; tanto a combattere ci vannosarebbero andati i soldati mica lui.
 
Ridendo e bombardando, Ike alla fine conquistò anche l'[[Italia]], e a quel punto venne incaricato di preparare il [[D-Day]], cioè uno sbarco di clandestini in grande stile sulle coste della [[Normandia]]. Naturalmente Dwight dimostrò a tutti le sue {{s|<del>in}}</del>capacità gestionali attaccando il [[6 giugno]] [[1944]] durante una tempesta. Durante le varie fasi dell'invasione mantenne sempre una calma e una lucidità apatica degna di uno [[Snorlax]]; vi basti pensare che quando gli riferirono del disastro durante l'[[Offensiva delle Ardenne|offensiva tedesca delle Ardenne]], lui rimase a fissare i suoi sottoposti senza dire niente nella vana speranza che i tedeschi scomparissero nel nulla da lì a poco. Una volta che l'esercito alleato penetrò in [[Europa]] Ike si ritrovò a dover affrontare nuovamente Rommel a una partita di [[dadi]] (eh sì, il tedesco aveva il vizio del gioco); riuscì a vincere una prima battaglia facendo ben tre sei e spostando dieci carriarmatini nel territorio di Europa Occidentale, alla fine pescò una carta e toccò a Rommel. Il generale tedesco tentò di farlo rapire, ma non ci riuscì, perché tirò un triplo uno, a quel punto Eisy rilanciò e con un'altra botta di culo {{censura|e l'aiuto dei [[comunisti]]}} riuscì ad arrivare a [[Berlino]].
 
La guerra era finita.
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== Note ==
<references />
 
 
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{{politicaamericana}}
 
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[[Categoria:Militari]]
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