Diamanda Galás: differenze tra le versioni

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[[Diamanda Galas]] (all'anagrafe Guglielmo Gastolopolous) è una virtuosa del cantato apocalittico (chiamato così per essere effettivamente in grado di causare l'[[apocalisse]]) nonchè arma di distuzione di massa.
 
Diamanda, o meglio Guglielmo, naque nelle praterie della Tessalonica {{citnec|durante gli anni 50|e=più o meno}} da uno '''spaccatore di pietre''' di lunga tradizione (altresì chiamato minatore) e una pingue contadinotta. Il padre volle il figlio da subito avviato al rinomato e difficile impiego familiare. Già durante il primo anno di scuola elementare il giovane Guglielmo fu in grado di smantellare '''con i denti''' una parte consistente delle mura della [[scuola]], ovvero quella che dava negli spoglatoi maschili.
 
Tuttavia l'entusiasmo di Guglielmo per lo sbattere le rocce l'una contro l'altra scemò già coll'arrivo dell'adolescenza. All'età di 15 anni le uniche pietre che ancora prendeva in mano erano quelle che usava per stordire i giocatori di [[calcio balilla]] più giovani dopo gli allenamenti, per rinchiuderli poi nello sgabuzzino e approfittare di loro a suo piacere, alimentando la sua nacente propensione per il [[sadismo]] più sfrenato e altre [[Sodomia|amenità imparate dalla mitologia greca]].
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Mise in pratica i preziosi insegnamenti dell’''Accademia del SM'' lavorando per alcuni anni nei '''peggiori manicomi di caracas''', dove fu utilizzato con successo come eutanasia alternativa, abbassando la percentuale di malati mentali nel paese del 66,6 %. Ma ciò non era abbastanza per il simpatico Guglielmo, che ambiva a risultati molto più ambiziosi che aiutare quattro pazzi a fare il passo finale.
 
Partì per l'[[America]] e, arruolatosi della marina militare per via dei bei ragazzi, cominciò a cantare nel coro dell'[[esercito]]. La sua voce fu subito molto aprezzata e utilizzata in più occasioni come [[arma]] diversiva per stordire i nemici prima dell'attacco, anche per via della drastica diminuzione del corpo dell’arma, ossia di tutti quei malcapitati che facevano parte del [[coro]] militare.
 
Durante la [[guerra fredda]] gli americani, sfiancati dall’attesa che succedesse qualcosa, decisero di dimostrare una volta per tutte a {{censura|quegli sporchi comunisti}} [[Stalin]] la loro supremazia utilizzando la brava e bella Diamanda come arma speciale segreta. Il piano consisteva nell’aprofittare della debolezza del leader russo per le creature dai tratti forti e dal sesso incerto, che amava procacciarsi nella steppa siberiana, cosicchè il bel giovine fu introdotto tra le concubine di Stalin. Al momento giusto avrebbe dovuto cercare di farlo schiattare con un acuto ben piazzato. Sebbene l'urlo disumano emesso dal ragazzo al momento decisivo fece saltare in aria ben due [[bunker]] vicini, non provocò nel cervello del leader russo, ben protetto dagli anni di abuso di [[vodka]] fatta in casa, nient'altro che una leggera emorragia, portando il mondo sull'orlo di una pericolosa [[guerra atomica]] atomica.
 
===La felice conclusione===
[[File:Rasputin.jpg|right|thumb|250px|Diamanda Galas prima di andare dal barbiere]]
Frustrato dell'insuccesso, Guglielmo si convinse che una voce maschile mai avrebbe potuto dargli i risultati a cui aspirava e si decise ad adottare misure estreme per diventare la più grande arma di [[sterminio di massa]] della storia. Non avendo ottenuto nessun risultato dalle flagellazioni testicolari a cui si sottoponeva regolarmente, decise di rivolgersi alla capace mano del chirurgo di [[Cicciolina]], che guarda caso durante quel periodo si stava disintossicando dalle [[droghe]] pesanti (a differenza di quando invece tagliuzzò la celebre [[pornodiva]], sotto l'effetto di svariate sostanze magiche). Sfortunatamente per lui, il virtuoso del bisturi confuse durante l'operazione la fialetta di [[metadone]] con quella del disinfettante, provocando nel malcapitato una fattanza cronica.
 
Portata finalmente a compimento, grazie ai nuovi attributi, la difficile missione contro [[Stalin]], la nascente stella della musica stava per accingersi alla [[Necrofilia|sua pratica preferita]] quando notò che, oltre al corpo di [[Stalin]], già freddo ma '''ancora buono''', nella stanza erano presenti alcuni diamanti, altresì polverizzati dall'acuto magistrale. Orgoglioso del suo fenomenale talento, Guglielmo decise di autobattezzarsi Diamanda, nonchè di celebrare l'urlo di morte del celebre russo, che tanto l'aveva colpito, riproducendolo nella maggior parte delle sue canzoni.
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