De bello gallico: differenze tra le versioni

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==I germani==
[[File:Teleferico.gif|thumb|left|220px|Un germano, mentre vaneggia su un presunto I reich.]]I germani erano una popolazione dell'antica [[Germania]], divisi in varie tribù, di cui una delle più importanti era quella dei [[Goti]]. Al contrario dei [[Francesi|Galli]] che erano popoli da cortile e allevamento i germani vivevano allo stato brado svolazzando in lungo e in largo per i loro territori e le loro [[foresta|foreste]]. Vengono citati nel de bello gallico per le loro scorrerie contro sia i popoli della [[Francia]] che contro Cesare, che attuerà contro alcuni di loro una vera e propria persecuzione uccidendone intere tribù, metodo che rimarrà così impresso in quelle popolazioni da venir ripreso, anni più tardi, nella [[seconda guerra mondiale]]. Nel de bello gallico sono utili quanto dei soprammobili: sono belli, ma anche se li levi è uguale.
 
==L'esercito romano==
L'esercito romano era l'esercito romano, chettelodicoaffare? Divisa in legioni, schierava nella sua tipica [[formazione a testuggine]] un attacco penetrante di fanteria con [[Totti]] e [[Cassano]], forte del centrocampo con [[Antonio De Rossi]] (sempre pronto a menar le mani), [[Emerson]] [[Lima]] e [[Mancini]] (sulla fascia sinistra). La difesa degli accampamenti era sempre delegata ai legionari, gli uomini tuttofare, sempre a braghe corte, persino d'inverno, con -15°C, che erigevano palizzate e torri in legno per il controllo dei dintorni. Alcuni avamposti controllavano costantemente i confini, sempre in continua espansione, ma per lo più erano adibiti alla caccia d'altura.
 
Ma la [[legione]] era nulla senza i suoi singoli membri, i legionari appunto, formati fin dall'infanzia nell'arte della guerra. I più ciccioni del gruppo erano affidati ai posti di comando, ma ogni [[soldato]] era indipendente e capace di badare a sé stesso e ai propri compagni in qualsiasi momento: ognuno sapeva combattere, difendersi, organizzare un accampamento, scavare una trincea, [[violenza sulle donne|violentare donne]] indifese, uccidere bambini innocenti, cucinare una carbonara per 12 e persino allacciarsi le scarpe da solo. I migliori erano persino in grado di leccarsi il [[gomito]], segreto che è morto assieme alla caduta dell'impero, che avvenne alcuni secoli più avanti per mano dei [[barbari]].
 
Altro punto di forza dell'esercito italico erano gli armamenti. Ad ogni legionario veniva fornito per soli 99€
* Vestiti rinforzati in stecche di cuoio disegnati per l'occasione da stilisti italiani e direttamente cuciti su misura.
* Sandali di [[Prada]], resistenti a [[millemila]] miglia di marcia. Ogni 400 miglia il legionario invertiva il sandalo destro col sinistro in modo da consumarli uniformemente sui bordi, più suscettibili ad usura durante le curve.
* Un '''pilum''' da lancio, utile anche per grattarsi la schiena, laddove non si arrivava con il semplice utilizzo delle mani. Ogni soldato personalizzava il proprio con frasi incise sul manico indirizzate al nemico del tipo: "''Spero ti entri in un occhio"'', "''Là dove non batte il sol''" e "''Spese a carico del destinatario"''
* Una ''daga'', una spada poco ingombrante, ma ben affilata e bilanciata. Secondo gli scritti di Cesare, questa spada veniva spesso riposta ''"in vagina"'', anche se non posso garantire per le traduzioni dei miei studenti di seconda liceo, che di media hanno 4 in latino. Ai posteri le interpretazioni di talune frasi con cui i centurioni romani apostrofavano il loro "arnese di battaglia":
{{quote|Non importa quanto è lunga la [[pene|spada]], ma il [[sesso|modo in cui la si brandisce]]}}
* Una scatola di [[preservativi]] ultraresistenti da 6 per evitare di contrarre [[patologia sessualmente trasmissibile|malattie sessualmente trasmissibili]] come l'[[aviaria]].
* La foto della [[moglie]] formato tascabile; riportava una didascalia sul retro "[[Giove]] sa sempre quello che fai (e poi me lo viene a dire)."
 
==Curiosità==
{{Curiosità}}
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