Cucina francese: differenze tra le versioni

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{{cit2|Je suggère: Soupe à l'oignon, escargot, foie gras et oeuf en cocotte.|Tipico menu francese proposto dal cameriere.}}
{{cit2|Le uniche mignotte che conosco so' tu' madre e tu' sorella! Brutta testa de cazzo!|Tipica reazione di un cliente poco avvezzo all'[[Lingua francese|idioma del luogo]].}}
Viene chiamata '''cucina francese''' (''cuisine française'') uno stile di cottura e preparazione dei cibi evolutosi in [[Francia]], e buon per loro che si è evoluto. È considerata una delle basi della cucina occidentale, almeno a nord-ovest delle [[Alpi]]. Viene molto apprezzata nei paesi anglosassoni, notoriamente abituati a {{s|<del>mangiar}}</del> nutrirsi di bacche e altro che la natura offre spontaneamente. È considerata la migliore cucina del mondo, dai [[francesi]], o comunque da buona parte di essi.<br /> Abitando per secoli in una zona umida e paludosa, i [[galli]] svilupparono un'alimentazione basata sulle uniche cose diffuse in abbondanza,: le [[Rana|rane]] e le [[Chiocciola|lumache]]. L'abitudine di sgranocchiare anche le [[Libellula|libellule]] sparì invece attorno al IV secolo.<br /> Anche [[Formaggio|formaggi]] e [[Vino|vini]] sono i migliori del mondo, dopo quelli italiani. Una cosa però va detta, sanno presentare bene i loro piatti e gli affibbiano nomi intriganti. Scorrendo il loro menu si è facilmente tentati dalla ''tartare de boeuf'', ma se ti dicessero che è "bue crudo" la ordineresti lo stesso?<br /> Comunque la cucina francese si può anche apprezzare molto, se sei nativo del [[Gabon]], sbarcato da poco a [[Lampedusa]], o comunque a [[Ramadan|digiuno]] da un paio di settimane.
 
== Storia ==
[[File:Dipinto medievale 2.jpg|right|thumb|250px|L'ignaro [[cane]] sta per essere cucinato ''"à la Bourguignonne"'', secondo l'antica ricetta in uso a Chaloche-sur-Piedône.]]
Uno dei primi manoscritti di ricette francesi, intitolato ''[[Quattro salti in padella Findus|Quatre sauts dans la poêle]]'' e risalente al [[medioevo]], fu opera di Guillaume Tirel (detto Marmittone), [[cuoco]] personale del sovrano [[Carlo VI di Francia|Carlo VI]] ed inventore della celebre ''carbonade Taillevent''. La pietanza (uno stufato di montone lardellato, bagnato con birra scura di abbazia, speziato con timo e chiodi di garofano, e servito con abbondanti cipolle in agrodolce e cavolo acido) era tipica della [[Pasquetta]] e, una volta ingerita, veniva smaltita dall'organismo appena in tempo per il pranzo di [[15 agosto|ferragosto]].<br /> Il tipico banchetto aristocratico di allora anticipava gli attuali canoni di eleganza e raffinatezza, le portate arrivavano tutte assieme, gli ospiti si avventavano sul cibo con le mani, ci scappava qualche gomitata nelle gengive e, non di rado, [[qualcuno]] ci [[Morte|rimetteva la pelle]] per una "forchettata" al costato, più o meno quello che accade oggi quando il servizio è "a buffet". I pasti si concludevano spesso con un ''issue de table'', che prevedeva un dessert di confetti di miele, formaggi affumicati, noci, vino speziato e conati di [[vomito]]. Ben diverso il pranzo dei poveri, costituito normalmente da brodo di [[ipnorospo]], patate lesse, erbe di campo, visioni e dolori addominali.<br /> Nel tardo Medioevo si diffuse la pasta brisée, con cui veniva preparato una sorta di contenitore (adatto ad essere infornato) in cui mettere tutti gli avanzi del giorno prima, dopo averli sminuzzati ed amalgamati con uova, strutto e [[colesterolo]] alto.
 
[[File:Dipinto medievale 2.jpg|right|thumb|250px|L'ignaro [[cane]] sta per essere cucinato ''"à la Bourguignonne"'', secondo l'antica ricetta in uso a Chaloche-sur-Piedône.]]
[[File:formaggi francesi.jpg|left|thumb|320px|Assortimento di formaggi francesi. La patina in cartongesso che ricopre il Camembert e il Brie può essere mangiata (se minacciati).]]
Uno dei primi manoscritti di ricette francesi, intitolato ''[[Quattro salti in padella Findus|Quatre sauts dans la poêle]]'' e risalente al [[medioevoMedioevo]], fu opera di Guillaume Tirel (detto Marmittone), [[cuoco]] personale del sovrano [[Carlo VI di Francia|Carlo VI]] ed inventore della celebre ''carbonade Taillevent''. La pietanza (uno [[stufato]] di [[montone]] lardellato, bagnato con birra scura di abbazia, speziato con [[timo]] e [[chiodi di garofano]], e servito con abbondanti cipolle in agrodolce e [[cavolo]] acido) era tipica della [[Pasquetta]] e, una volta ingerita, veniva smaltita dall'organismo appena in tempo per il pranzo di [[15 agosto|ferragosto]].<br /> Il tipico banchetto aristocratico di allora anticipava gli attuali canoni di eleganza e raffinatezza, le portate arrivavano tutte assieme, gli ospiti si avventavano sul cibo con le mani, ci scappava qualche gomitata nelle [[gengive]] e, non di rado, [[qualcuno]] ci [[Morte|rimetteva la pelle]] per una "forchettata" al costato, più o meno quello che accade oggi quando il servizio è "a [[buffet]]". I pasti si concludevano spesso con un ''issue de table'', che prevedeva un [[dessert]] di confetti di miele, formaggi affumicati, [[noce|noci]], vino speziato e conati di [[vomito]]. Ben diverso il pranzo dei poveri, costituito normalmente da [[brodo]] di [[ipnorospo]], patate lesse, erbe di campo, visioni e dolori addominali.<br /> Nel tardo Medioevo si diffuse la pasta brisée, con cui veniva preparato una sorta di contenitore (adatto ad essere infornato) in cui mettere tutti gli avanzi del giorno prima, dopo averli sminuzzati ed amalgamati con [[uovo|uova]], [[strutto]] e [[colesterolo]] alto.
Nel XV e XVI secolo la cucina francese ebbe una grande svolta, che la portò a essere una delle più grandi del mondo. Questo cambiamento avvenne grazie a [[Caterina de' Medici]]<ref>e questo spiega tutto</ref>, andata in sposa ad [[Enrico II di Francia]] famoso perché, una volta terminato il piatto, era uso "fare la scarpetta" con la barba. La [[Queen|regina]] portò con sé tutta la scuola della [[cucina toscana]], all'epoca molto raffinata, che comprendeva pietanze di classe come i ''[[Fagiolo|fagioli alla scurreggiona]]'', la ''[[ribollita]]'' e il ''[[Lampredotto|lampredotto coi porri]]'' (manicaretti oggi vietati in quasi tutti i paesi industrializzati). Come tutti i grandi chef, Caterina andava personalmente a comprare al mercato i prodotti necessari, sceglieva i migliori e tirava sul prezzo (giacché notevolmente [[Spilorcio|spilorcia]]). Veniva chiamata ''"La dame de Cordon Bleu"'', perché indossava una fascia blu da Ambasciatrice del Granducato di Toscana. Detto questo, ora che sapete, ogni volta che addenterete quella specie di panino fatto con le cotolette, ripieno di formaggio e prosciutto, farete "mea culpa" per aver inneggiato in precedenza all'inventiva culinaria francese.<br /> Alla scuola di cucina ''"Cordon Bleu"''<ref>ancora oggi attiva, e sarebbe ora di darle fuoco</ref> si forgiarono i più grandi chef francesi della storia, che servirono le corti e le casate aristocratiche fino a quel [[Rivoluzione francese|simpatico evento che fece perdere la testa a molti nobili]]. Rimasti improvvisamente senza lavoro, i cuochi aprirono i primi ''restaurant'' (che corrispondono al livello italiano "trattoria"), i popolari ''bistrot'' (le nostre bettole) e i raffinati Cafes (i [[bar]]).
[[File:formaggi francesi.jpg|left|thumb|320px|Assortimento di formaggi francesi. La patina in [[cartongesso]] che ricopre il [[Camembert]] e il [[Brie]] può essere mangiata (se minacciati).]]
 
Nel XV e XVI secolo la cucina francese ebbe una grande svolta, che la portò a essere una delle più grandi del mondo. Questo cambiamento avvenne grazie a [[Caterina de' Medici]]<ref>e questo spiega tutto</ref>, andata in sposa ad [[Enrico II di Francia]], famoso perché, una volta terminato il piatto, era uso "fare la [[scarpetta]]" con la barba. La [[Queen|regina]] portò con sé tutta la scuola della [[cucina toscana]], all'epoca molto raffinata, che comprendeva pietanze di classe come i ''[[Fagiolo|fagioli alla scurreggiona]]'', la ''[[ribollita]]'' e il ''[[Lampredotto|lampredotto coi porri]]'' (manicaretti oggi vietati in quasi tutti i paesi industrializzati). Come tutti i grandi [[chef]], Caterina andava personalmente a comprare al mercato i prodotti necessari, sceglieva i migliori e tirava sul prezzo (giacché notevolmente [[Spilorcio|spilorcia]]). Veniva chiamata ''"La dame de Cordon Bleu"'', perché indossava una fascia blu da Ambasciatrice del Granducato di Toscana. Detto questo, ora che sapete, ogni volta che addenterete quella specie di panino fatto con le [[cotoletta|cotolette]], ripieno di [[formaggio]] e [[prosciutto]], farete "mea culpa" per aver inneggiato in precedenza all'inventiva culinaria francese.<br /> Alla scuola di cucina ''"Cordon Bleu"''<ref>ancora oggi attiva, e sarebbe ora di darle fuoco</ref> si forgiarono i più grandi chef francesi della storia, che servirono le corti e le casate aristocratiche fino a quel [[Rivoluzione francese|simpatico evento che fece perdere la testa a molti nobili]]. Rimasti improvvisamente senza lavoro, i cuochi aprirono i primi ''restaurant'' (che corrispondono al livello italiano "trattoria"), i popolari ''bistrot'' (le nostre bettole) e i raffinati Cafes (i [[bar]]).
[[File:bistrot francese Chez Guevara in rue de merde.jpg|right|thumb|380px430px|Un antico bistrot francese in ''Rue de Merde'', famoso per il suo piatto ''Liberté égalité omeletté''.]]
L'Ottocento vide {{citnec|l'apogeo della cucina francese|e=mica cazzi}} imperniata sulle tradizioni regionali e in seguito definita "cuisine de ménage" (che se fosse "à trois" garberebbe anche a noi). Nel [[1950]] Antoine Guêvar, titolare del bistrot "[[Che Guevara|Chez Guevara]]", diede un contributo decisivo a codificarla. Il frutto del suo prezioso lavoro, che durò ben tre ore, resta il manuale di riferimento dell'odierna cucina transalpina. In quelle nove pagine, scritte a caratteri belli grossi, vengono custoditi tutti i segreti che la rendono una delle migliori del nord-ovest europeo, ma non troppo a [[ovest]] e nemmeno troppo a [[nord]].
{{cit2|L'omelette non va assolutamente girata e si serve sempre piegata in due.|Antoine Guêvar mentre svela il segreto della "parfait omelette" durante il corso di cucina ''"Vulevant da le pal"'' (da lui organizzato).}}
{{cit2|Mi scusi, ma questa è una frittata!|unUn giovanissimo ed imprudente [[Gualtiero Marchesi]], poco prima di essere cacciato a pedate dal corso.}}
 
== Gli spuntini ==
 
{{Quote|Cosa mangia un francese quando ha fame tra un pasto e l'altro?}}
{{s|<del>Ma che minchia ce ne fre}}</del> Siamo lieti di questa domanda, perché ci offre l'occasione di parlare di un elemento della cucina francese {{citnec|ingiustamente sottovalutato|e=da verificare}}, il famigerato [[toast]] bisunto.
[[File:toast francesi.jpg|center|thumb|320px530px|I famosissimi toast francesi.]]
Ovviamente chiamarli toast sarebbe stato troppo semplice, anche un [[contadino]] di [[Timor Est]] avrebbe potuto ordinarli senza alcuna difficoltà, meglio invece chiamarli '''croque''', che non vuol dire [[Nulla|una ceppa]] e, anche anagrammando la parola non si riesce a dargli un senso compiuto, in nessuna lingua del mondo, nemmeno in quelle antiche. Quelli riconosciuti nel ''Prontuario Guêvar'' sono tre:
* Il ''croque monsieur'', due fette di pane tostato farcite di [[prosciutto]], il tutto affogato in una quantità tale di [[formaggio]] che farebbe vomitare anche [[Topo Gigio]].
* Il ''croque madame'', identico a quello di prima ma con un [[uovo]] sopra (una geniale invenzione che deve aver portato via il sonno a quel {{s|<del>[[Coglione|coglio]]}}</del> genio per almeno tre mesi).
* Il ''croque frocion'', illegale durante tutto il [[Benedetto XVI|papato Ratzinger]] e tornato nei migliori Cafes dopo l'elezione di [[Papa Francesco]].
 
== Il pranzo ==
 
[[File:ricette francesi 1.jpg|right|thumb|320px]]
I [[francesi]] considerano il pranzo uno dei pasti fondamentali della giornata, come il resto del mondo, ma loro lo considerano di più, o almeno così dicono. Dopo averne parlato in una riunione speciale al [[palazzo di vetro]], l'[[ONU]] ha deciso di riconoscergli questo primato, altrimenti andavanosarebbero andati in [[depressione]] e minacciavanoavrebbero minacciato di [[Bomba atomica|spianare a colpi di atomica]] un paio di [[atollo|atolli]] della [[Polinesia]].<br /> Il pranzo viene consumato prestando attenzione a non caricare troppo l'organismo di [[proteine]], questo favorirebbe l'insorgere del fenomeno chiamato "[[Narcolessia|abbioccone]]"<ref>si pronuncia: abiocòn</ref> e renderebbe necessaria una "[[pennichella]]" (pratica ritenuta tipicamente italiana e quindi vietata in Francia). Per scongiurare le inevitabili sanzioni UE, sono ammesse un ristretto numero di pietanze.
[[File:ricette francesi 1.jpg|right|thumb|320px480px]]
* '''Tegam de verdiur mischiat''', conosciuto anche come [[ratatouille]], fatta passare per invenzione provenzale quando, in uno scavo archeologico nei pressi di [[Matera]], sono stati trovati resti fossili di [[peperonata]].
* '''Quiche co' a rob de prim''', chiamata anche ''torta salata da riciclo'', che prevede l'utilizzo delle [[verdure]] avanzate dalla ratatouille con l'aggiunta di un impasto da coesione "a piacere".
* '''Potage de quiche frullat''', uno [[zuppa|zuppone]] di verdure a cui si può giungere passando da uno dei due punti precedenti, o da entrambi in terza battuta.
* '''Buzzicotte au vinaville''', unoun cilindro di cose ritenute in parte commestibili, amalgamate con brodo rappreso e [[colla di pesce]] (ma va bene anche la [[colla vinilica]]).
* '''Oeufs en bateau''', un uovo alla deriva su un [[mare]] di formaggio che annega [[asparagi]] innocenti. Il piatto, per ignote ragioni, è fortemente consigliato dagli [[Oncologo|oncologi]].
* '''Frittel de qualcos''', per chi ama il rischio e le novità. In [[barba]] alle più elementari cautele, vengono pastellati materiali di ogni genere, non necessariamente di origine vegetale. Per un periodo furono fritte anche rotelle di scorie nucleari, ma smisero quando un novantaduenne trionfò alla Parigi-Dakar, a piedi.
 
== La cena ==
 
[[File:ricette francesi 2.jpg|right|thumb|320px]]
La cena rappresenta per i francesi un vero e proprio rito. La tavola viene adornata con fiori, compaiono candele profumate, un [[decanter]] che fa respirare il [[vino]]; lo scopo è chiaro, usano qualsiasi mezzo possa distrarre l'attenzione dalle merdate che cucinano. Le portate vengono scelte con cura, strizzando l'[[occhio]] all'auspicato "[[Sesso|dopo cena]]".
[[File:ricette francesi 2.jpg|right|thumb|320px430px]]
* '''Soupe a le fiat de merde''', che pur chiamandola ''soupe à l'oignon'' resta una zuppa di cipolle, piatto ideale per gli amanti dei lunghi [[preliminari]], attività che deve essere svolta entro venti minuti, ossia prima che inizi la digestione. In seguito, baciare in [[bocca]] il partner sarà come leccare i piedi ad un [[Barbone|clochard]].
* '''Omelette égal au frittaton''', uno dei piatti simbolo dell'alta cucina francese. Il trittico ''uova-formaggio-prosciutto'' tende inevitabilmente a "riproporsi" (soprattutto per colpa del primo elemento) ciò conferirà al [[bacio]] un vago sentore di pollaio.
* '''Tartare au sang e Chitèmmuorte''', il nome del piatto tradisce le chiare origini [[napoli|partenopee]]. La pietanza, inventata dal cuoco personale di [[Francesco II di Borbone]] per il [[mastino]] reale ''Gennarino'', fu a lungo schifata dallo stesso [[cane]] finché, ridotto oramai al peso di un [[volpino]], cedette alla fame. I sani di mente di solito mangiano solo il [[limone]].
* '''Pastiche a le pall rouge''', che presenta un normale ''foie gras'' arricchito con [[pepe]] rosa. Il procedimento necessario per ottenere l'ingrediente principale è noto a [[tutti]],: bisogna [[ManualiNonbooks:Fare incazzare un attivista di 100% animalisti|creare una steatosi epatica all'oca]] ingozzandola a forza. Quindi, prima di assaggiare la leccornia, siate consapevoli che state per mangiare una [[Malattia|patologia]].
* '''Lumacon au citron''', le celebri ''[[Chiocciola|escargot]]'', vanto della tradizione culinaria guascona. L'utilizzo massivo di [[aglio]], indispensabile per anestetizzare le papille gustative e permettere il passaggio dell'invertebrato alimento, rende il piatto poco digeribile e causa lo spiacevole ''[[Alitosi|sospir de cadavre]]''.
ingozzandola a forza. Quindi, prima di assaggiare la leccornia, siate consapevoli che state per mangiare una [[Malattia|patologia]].
* '''Lumacon au citron''', le celebri ''[[Chiocciola|escargot]]'', vanto della tradizione culinaria guascona. L'utilizzo massivo di [[aglio]], indispensabile per anestetizzare le papille gustative e permettere il passaggio dell'invertebrato alimento, rende il piatto poco digeribile e causa lo spiacevole ''[[Alitosi|sospir de cadavre]]''.
 
== I dolci ==
 
[[File:macaron francesi vs cannoli siciliani.jpg|left|thumb|320px430px|In questo caso vincono il confronto i ''Macaron'' francesi,: la tovaglietta a fiori sotto i cannoli siciliani è davvero squallida.]]
{{Quote|Dulcis in fundo!|{{s|<del>Come diceva quello che aveva mezzo metro di lingua dentr}}</del>}}
Non possiamo non parlare della grande tradizione dolciaria francese, anche se ne saremmo fortemente tentati. Ne parleremo dunque, ma con malcelata ritrosia.<br /> Occorre una premessa. Da uno studio effettuato nel [[1969]], su cento soggetti che entrano in una [[pasticceria]] e possono scegliere qualsiasi cosa, un paio prendono la [[meringa]]. Il curioso fenomeno è conosciuto come ''"sei tutto scemo, con quello che potevi scegliere vai a prendere un pezzo di zucchero"'' (o anche col suo acronimo STSCQCPSVAPUPDZ). Per un decennio gli [[Scienziato|scienziati]] tentarono di interpretare logicamente l'evento, poi capirono che era più facile spiegare l'[[entanglement quantistico]] e si rassegnarono.<br /> Si deve quindi ad uno di questi strani soggetti, e precisamente al [[capostazione]] Alphonse Macarongé, l'invenzione dei ''Macaron''. Questi {{s|<del>dolc}}</del> cosi sono composti da due meringhette con in mezzo la [[crema]], e assomigliano molto ai biscotti [[Ringo]], con i quali condividono il termine [[Kaká]] (anche se per motivi diversi). Ad ogni modo si tratta di stabilire se la millefeuille, il [[profiterole]], la Tatin e la Saint Honoré, possono competere con la nostra produzione, che vanta interpreti come la [[cassata siciliana]], la [[zuppa inglese]] ({{<u|>che è italiana}}</u>), la [[pastiera]] e il [[tiramisù]]. Se proprio dobbiamo, siamo pronti a riconoscere che hanno un dolce molto buono, il montblanc (che comunque è di origine piemontese).
 
== Altre pietanze ==
 
[[File:Gnocche in pentola.jpg|right|thumb|320px280px|Alcune ricette francesi sono comunque apprezzabili.]]
* '''Boeuf à la mode''': per il suo aspetto poco rassicurante è l'unico piatto al mondo che viene servito dopo aver bendato il [[cliente]]<ref>avete ragione, avrei potuto mettere una foto, ma l'articolo non sarebbe stato pubblicabile</ref>.
* '''Coq au vin''': un galletto cucinato dopo averlo lasciato marinare nel vino rosso per tre giorni, al terzo boccone il [[fegato]] accetta la resa senza condizioni.
* '''Kouign-amann''': una pasta sfoglia talmente ricca di [[burro]] che il [[colesterolo]] vi manderà i cesti regalo a [[Natale]].
* '''Gougère''': da una pasta dolce, arricchita con [[gruviera]] e [[smegma]], vengono ricavate morbide [[palle]] maleodoranti. È un ottimo [[ratticida]], ma è illegale.
* '''Moules-frites''': si tratta di [[Cozza|cozze]] bollite servite con [[Rocco Siffredi|patatine fritte]]. L'abbinamento ha vinto il premio ''"come cazzo ti è venuto in mente"'' nelle edizioni dal [[2003]] al [[2009]].
* '''Pot-au-feu''': è un pezzo di [[manzo]] bollito con verdure varie. Un piatto di una tristezza tale che, è la prima cosa che controlla la ''Gendarmerie'' in caso di [[suicido]] sospetto.
* '''Quenelle''': una [[polpetta]] di forma ellittica, ottenuta impastando crema di pesce, pollo, [[mollica]] di pane e uovo. Il termine deriva dal tedesco ''knödel'', che significa [[supposta]] (che è anche l'unico modo per nutrirsene).
* '''Rillettes''': prodotto di [[salumeria]] spalmabile, ottenuto da un trito di pollame e pesce cotto nel grasso. Per oscure ragioni (ancora in corso di studio,) i francesi lo mangiano., gli altri popoli della terra usano il composto per ingrassare i semiassi dei [[camion]], o per rendere impermeabili i [[Canoa|kayak]].
* '''Soufflé''': uno dei piatti più difficili da preparare, anche per un [[cuoco]] esperto. Considerando il risultato "da zero a zero"<ref>del tutto inutile, [[superfluo]]</ref>, solo ad un francese poteva venire in mente di perderci tempo.
* '''Tapenade''': una purea di [[oliva|olive]], [[cappero|capperi]], [[acciuga|acciughe]] sotto [[sale]] ed [[olio d'oliva]]. È l'unica cosa esistente in [[natura]] che fa venire più sete che perdersi una settimana nel [[Sahara]].
* '''Choucroute''': un nome che evoca [[grazia]] e leggerezza tipicamente francesi per un piatto che è la copia sbagliata della [[cassoeula]].
* '''Cassoulet''': pietanza a base di [[salsiccia|salsicce]] e fagioli in umido che trae il nome dal diminutivo di ''cassoul'', ossia [[cazzuola]], a causa di consistenza, digeribilità e aroma simili alla [[malta]].
 
{{cit2|La cuisine française est magnifique!|[[Cameriere]] francese che torna a prendersi un [[Fanculo|vaffanculo]] di mancia.}}
 
== Note ==
 
{{Legginote}}
{{Note|2}}
{{mondocucina}}
{{Francia}}
 
== Voci correlate ==
*[[Nouvelle cuisine]]
*[[Cucine da incubo]]
*[[Cucina con Buddy]]
*[[Gastronomia molecolare]]
 
{{Portali|Cucina}}
{{Latrina|giorno=10|mese=04|anno=2016|votifavorevoli=8|votitotali=8|argomento=gastronomia}}
 
[[Categoria:Cucina]]
[[Categoria:Francia]]
[[Categoria:Cose viscide]]