Cobra: differenze tra le versioni

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{{cit2|È come un cobra, che gonfia la testa e tac! Scatta fuori e non si ferma più!|Loris Batacchi (capoufficio pacchi) in ''Fantozzi subisce ancora''.}}
 
'''Cobra''' è il nome comunemente utilizzato per identificare alcuni elapidi ([[Serpente|cosi striscianti]]) in grado di allargare il collo fino a formare una sorta di cappuccio, cosa che lo fa assomigliare ad un [[parchimetro]]. Questa reazione, scatenata a fronte di un disturbo o pericolo, gli fa assumere un aspetto decisamente minaccioso, grazie al quale scoraggia l'eventuale nemico. È infatti scientificamente provato che l'uomo non teme il cobra perché il suo morso gli farebbe seccare le [[palle]], piuttosto perché ricorda la paletta dei [[Carabinieri]].<br /> Il termine deriva dal portoghese ''cobra-de-capelo'' ("serpente col cappuccio"), derivante a sua volta dal latino ''colŭbra'' ("femmina del serpente"), e dal ben più antico termine assiro ʗɷɃʁȺʑ (che significa "serpente pene", ma avendolo inventato sul momento possiamo sempre cambiarlo in [[qualcos'altro]]).<br /> In [[India]] è venerato dagli indù in quanto considerato un attributo del dio [[Shiva]], solitamente rappresentato con un serpente eretto in mezzo alle gambe, immagine di cui si coglie il reale significato al raggiungimento del ''Turīya'', [[Supercazzola|stato di verità pura che allo stesso tempo è sottostante e trascende i tre stati comuni di coscienza]], e che permette anche di [[ManualiNonbooks:Capire le donne|capire le donne]] e per quale motivo [[Leggi di Murphy|la fetta imburrata insudicia sempre il pavimento]]. Il cobra rappresenta anche l'energia dormiente (chiamata ''kundalini'') e quella manifesta (chiamata ''[[erezione]]'').
 
{{cit2|Il cobra non è un serpente, ma un pensiero frequente, che diventa indecente, quando vedo te, quando vedo te...<br /> Il cobra non è un pitone, ma un gustoso boccone, che diventa ca{{s|zz}}nzone, dove passi tu, dove passi tu...<br /> Il cobra non è una biscia, ma un vapore che striscia, con la traccia che lascia, dove passi tu, dove passi tu...<br /> Il cobra non è un'anguilla, ma la topa titilla, con la punta che brilla, quando vieni tu, quando vieni tu...|[[Donatella Rettore]] (1980), testo di ''Kobra''<ref>a [[occhio]] e croce</ref>.}}