Claudio Baglioni: differenze tra le versioni

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Paroliere eccelso, ispirò gli esseri umani a fare figli tramite l’atto sessuale, così che la smettessero di adottare capre e cani randagi che mandavano in collegio perché defecavano sul tappeto, facendo esplodere il disagio giovanile e le conseguenti contestazioni del ’68.
 
Nel 1741, accadde una cosa che segnò la sua vita e modificò la sua cristallina, fino a quel momento appunto, psiche: specchiandosi nel suo autocompiacimento (autocompiacimento che gli valse la fascia di “Divo Divino” 1712, anno in cui il Supremo non partecipò perché in quel periodo volle testare la sua ultima invenzione, l’Umiltà, che lo deluse parecchio e regalò in seguito magnanimamente all’umanità tutta rispetto a Lui) si accorse di avere una ruga. Si dice che urlò così forte da crepare la luna, fino a quel momento una sfera perfetta così come la volevano i perfezionisti. Allora in preda a depressione cominciò a sniffare la Valderramia, la Bebetia e la Romària, tre paesi Sudamericani scomparsi per sempre, e prima di sniffare la forfora di [[Maradona]] (il più grande spacciatore sudamericano di tutti i tempi) gli apparve [[Jim Morrison]] che lo molestò con un teepee cementato. Allora capì la soluzione: plastificarsi come [[Ken]] di Barbie. Neanche i capelli grigi lo spaventarono più, tanto da placcarli in argento.
 
Da allora continua ad urlare a squarciagola (è un vampiro no?) le sue esperienze intestinali, e si dice continuerà a farlo finché l’evoluzione umana non muterà gli organi sensori dell’udito, le orecchie, in arti tubeformi atti all’auto-cavamento degli occhi, dopo di che potrà ritirarsi nella piramide che già si è preparato: il suo naso.
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