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Per '''
Essa è caratterizzata da ogni tipo di ambiente: campagne, città, valli, vulcani, deserti, ghiacciai e persino campi di fragole compresse. In pratica ce n'è per tutti i gusti, tranne che per i [[Celiachia|celiaci]], in quanto è una [[provincia]] ricca di glutine.▼
== Storia ==
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[[File:Sicilia2.jpg|thumb|200px|I confini naturali della provincia di Catania ad est; ad ovest comprende invece tutto il resto del mondo.]]
[[File:Bear sull'Everest.jpg|150px|thumb|La fascia montana della Provincia di Catania, con la localizzazione dell'"Orso Etneo".]]
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L'aspetto del territorio della Provincia di Catania, dicevamo, è piuttosto vario e articolato. A nord si erge maestoso l'[[Etna]], vulcano attivo usato come pista da scii ad ostacoli (molto apprezzato lo slalom tra gli zampilli lavici); al di là di esso i monti [[Nebrodi]], celebri per il famoso ''suino nero'', un maiale che viene fatto abbronzare al [[sole]]; a est si estende il golfo del Mar ionio, caratterizzato da ogni tipo di costa, dalla spiaggia di sabbia alla scogliera di roccie vulcaniche, dai ciottoli di fiume ai fiordi, fino alla costa crociera e alla costa assai; a sud comprende la [[Piana di Catania|Piana]], i monti [[Iblei]], i monti [[Erei]] e i monti [[Pigmei]]; a ovest invece comprende tutto il resto del mondo.▼
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=== Orografia ===
Caratterizzato da un ambiente vario ed esteso, l'ambiente orografico<ref>Non mi dite che non sapete cos'è l'Orografia!!! Cercatelo su [[Wikipedia]], visto che non lo sapete!</ref> si può dividere in un'area prettamente collinare, un'area montagnosa ed infine un'area di tutto il resto. L'ambiente collinare è quello che ha subito maggiormente l'opera dell'uomo, in particolare per l'agricoltura, il pascolo, la costruzione di città o, più semplicemente, per le stragi di [[mafia]]. Il paesaggio montano invece - vuoi per la "sacralità della Montagna", vuoi per il carattere impervio del terreno, vuoi perché motivo non ce n'era - non ha subito modifiche di rilievo. Per tutto il resto c'è mastercard.
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[[File:Ciclope disegno blu.jpg|thumb|120px|Ipotesi ricostruttiva dei primi abitanti del luogo.]]
La presenza dell'Uomo si nota nelle coltivazioni, negli allevamenti, nelle discoteche all'aperto che caratterizzano il paesaggio, ma soprattutto negli ambienti urbani. La Provincia di Catania è caratterizzata infatti da numerosi ambienti urbanizzati, costituenti per lo più la periferia di [[Catania]]. Collegati tra loro con un fitto reticolo viario che, visto dal satellite, crea il disegno della Natura Morta di [[Caravaggio]]. Molti di questi ambienti hanno acquisito il titolo di comune - non è ancora chiaro in quale circostanza - nonostante abbiano ancora una vocazione fortemente rurale. In pratica ancora vi abitano i [[Ciclope|Ciclopi]], per come li descriveva il buon [[Omero]] nella sua [[Odissea]]:
{{quote|Sono superbi e senza legge, fidando negli dei immortali non piantano né arano mai, non conoscono assemblee né consigli, comandano alle mogli e ai figli, non si curano gli uni degli altri|Odissea, Canto IX, 105 – 115<ref>È vera, che vi credete?</ref>}}
<br=clear all />
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==== Jaci ====
{{vedianche|Acireale}}
Jaci
==== Aci Sant'Antonio ====
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=== I ''Comuni'' non proprio etnei ===
L'area a sud della [[Catania|città per eccellenza]] ruota intorno a ''Terra-Cotta'', o ''Giarruni''. In realtà non essendoci nulla di interessante da queste parti i villaggi sorsero a casaccio per i fatti loro, pertanto ci riserbiamo il diritto di ignorare eventuali paesini di cui
==== [[Caltagirone|Terra-Cotta]] ====
{{vedianche|Caltagirone}}
'''Giarruni''', '''Jarùn''', '''Neo-Zena 2''', Catta i giarruni''' o più semplicemente''' ''''''Terra-Cotta'''''''''<ref>[[Caltagirone]]</ref>''' '''è il luogo da cui provengono le ceramiche da tutte le dimensioni dell'essere, nonché terra natìa di [[Harry Potter]] e dei [[Democrazia Cristiana|democristiani]]. Il suo nome è dovuto al fatto che di estate fa talmente caldo che i suoi abitanti smettono di vivere e si trasformano in statue per presepe a grandezza naturale. Fondata da ceramisti anonimi (anche un po' alcolisti) del [[V secolo a.C.]] su un pre-esistente villaggio preistorico caratterizzato da una cospiqua produzione di maioliche, conobbe il suo massimo sviluppo nel [[Medioevo]], dopo un periodo di grossa crisi in epoca Romana, a causa della spietata concorrenza della ceramica d'importazione [[Francia|francese]]: a seguito della conquista della [[Gallia]], infatti, si intensificò una produzione ceramica senza pari per equilibrare l'economia del nord [[Europa]], a scapito di Terra-Cotta, la città della [[Ceramica]] per antonomasia, che dovette attendere la fine dell'Impero per tornare in''' '''''auge''. Da allora fino ad oggi ha prodotto più vasellami questa cittadina che sparato cazzate un qualsivoglia premier italiano. Il che è tutto dire. Nutre un profondo [[odio|amore]] per [[Enna]]. Il resto della provincia ne conosce l'esistenza, ma ne disconosce la prossimità. Cospira con [[Gela]] al fine di creare una provincia subalterna, seppur tra di loro non si possano proprio vedere, nonostante siano animati dalla grandissima stima verso Di Scemi''<ref>Niscemi</ref>.▼
▲'''Giarruni''', '''Jarùn''', '''Neo-Zena 2''', '''Catta i giarruni, Cottolandia''' o più semplicemente
Si consiglia un giro delle ceramiche in città, col monumento al vaso fondatore nella piazza centrale, la scala composta da centinaia di gradini caratterizzata dal fatto che il panificio, il sexy shop e la farmacia stanno sempre giù, il cimitero monumentale in cui sono sepolti i più famosi vasi spezzati della città. In centro vale la pena fare acquisti presso le ''boutique'' che vendono qualsiasi tipo di prodotto in ceramica: dalle penne ai vestiti, passando per dentifrici e liquori alla ceramica. Fuori città il bosco di San Pietro, chiamato così perché per preservarlo dal suo utilizzo per alimentare i forni delle officine ceramiche venne inventata la solita leggenda di un santo a caso che vi ci avesse operato un qualche miracolo e in questo caso il miracolo è stato appunto preservare almeno una decina di alberi, e le grotte preistoriche, preda ambita dai tombaroli di mezza Europa, da cui provengono buona parte delle ceramiche per collezionismo in giro per il mondo. Vale la pena pure andare a prendersi un bel panino (con provola in ceramica, salsa di fango e carne di suino infetto) presso i paninari della città, tipo ''i Catanise'', ''re Jacupu'' o ''a segnura Mascara''.▼
▲;Da vedere, comprare o rubare
▲Si consiglia un giro delle ceramiche in città, col monumento al vaso fondatore nella piazza centrale, la scala composta da centinaia di gradini caratterizzata dal fatto che il panificio, il sexy shop e la farmacia stanno sempre giù, il cimitero monumentale in cui sono sepolti i più famosi vasi spezzati della città. In centro vale la pena fare acquisti presso le ''boutique'' che vendono qualsiasi tipo di prodotto in ceramica: dalle penne ai vestiti, passando per dentifrici e liquori alla ceramica. Fuori città il bosco di San Pietro, chiamato così perché per preservarlo dal suo utilizzo per alimentare i forni delle officine ceramiche venne inventata la solita leggenda di un santo a caso che vi ci avesse operato un qualche miracolo e in questo caso il miracolo è stato appunto preservare almeno una decina di alberi, e le grotte preistoriche, preda ambita dai tombaroli di mezza Europa, da cui provengono buona parte delle ceramiche per collezionismo in giro per il mondo.
==== L'Altro Castello ====
'''Iudica'''<ref>Castel di Iudica</ref>, insieme a [[Modica]] e [[Pudore|Pudica]], è un villaggio nato per giustificare nomi
;Da cercare
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Il nome di questo villaggio deriva sempre dal famoso ''Grande Michele!'' di cui prima che, prima di fondare città o diventare Santo, fece il militare in Val di Catania. Essendo piuttosto piccino - di età, ma anche di statura - veniva deriso dai suoi commilitoni che lo chiamavano ''Piccolo Milite'' o ''Militello''<ref>Militello in Val di Catania</ref>, da cui appunto "''Militello in Val di Catania''". Questa località è divenuta in seguito famosa grazie al ritrovamento effettuato nel [[1943]] di un [[fossile]] vivente del [[Cambriano]], chiamato dagli [[scienza]]ti col termine latino ''[[Pippo Baudo|Pippus Gaudio]]'', dal latino ''Pippa Felice''. Tale fossile è presto diventato famoso, grazie all'eco che gli hanno fornito i ''media'', portandolo al successo [[Televisione|televisivo]]. Molto apprezzato in particolare dagli altri fossili che guardano i suoi programmi. Da questo paesino viene anche il primo presidente della Provincia di Catania, tal Nello Musumeci, un essere metà [[AN]] e metà [[no]].
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Fondata dal capo di una tribù indigena, conserva il suo aspetto primitivo e trogloditico nelle architetture, nell'impianto urbano, nella presenza degli orsi delle caverne. Da questo villaggio<ref>Mineo</ref> partivano spesso le incursioni indigene a scapito delle [[Polis|poleis]] greche, spesso scemate poi nelle campagne, giacché le poleis più vicine si trovavano a centinaia di kilometri i distanza.
==== Mirabella Imbaccari ====
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==== [[Ragusa]]<ref>Raddusa</ref> ====
Comune di emergenza, sconosciuto dai suoi stessi residenti.
==== Ramacca ====
{{quote|Prima ti sfianca e poi t'ammacca|}}Paesino molto apprezzato soprattutto per la produzione di [[Carciofo|carciofi]]. Si pensa che i [[Dragon Ball|Supersayan]] siano originari di questi luoghi, perché anziché [[Sesso|nati da sotto i cavoli]] sarebbero nati sotto i carciofi. Da qui avrebbero preso la loro ridicola capigliatura. Nel paese si celebra anche la relativa festa, la ''[http://www.paradisodellazagara.it/index.php?option=com_content&view=article&id=14&Itemid=16 Sagra del Carciofo]'', con produzioni tipiche a base di tale elemento:▼
▲Paesino molto apprezzato soprattutto per la produzione di [[Carciofo|carciofi]]. Si pensa che i [[Dragon Ball|Supersayan]] siano originari di questi luoghi, perché anziché [[Sesso|nati da sotto i cavoli]] sarebbero nati sotto i carciofi. Da qui avrebbero preso la loro ridicola capigliatura. Nel paese si celebra anche la relativa festa, la ''[http://www.paradisodellazagara.it/index.php?option=com_content&view=article&id=14&Itemid=16 Sagra del Carciofo]'', con produzioni tipiche a base di tale elemento:
* Carciofini sottolio
* Ravioli di carciofo in salsa di carciofo
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{{Cit|Sudd'è Bona è Palaunisi|Se è Bona è di Palagonia}}
{{Cit|Febbruzzu, pecché ogne vota che vegnu re tìa e trovu a tò soru u vachinu me deventa àutu quantu u ponte pe Ramacca?| Caltagironese che esprime perplessità al suo amico palagonese in merito a [[tua sorella]]}}
Palagonia è anche famosa per la sua vita notturna: i giovani escono il mercoledì, sabato e domenica, rigorosamente per farsi giri in auto a ritmo di musica [[House]] finché, quando la benzina è del tutto esaurita, parcheggiano all'ERG e fanno un giro alla "Bambinopoli".
==== Gelato Sacro<ref>San Cono</ref> ====
Niente di importante, se non che vi giace un enorme cono gelato come chiesa madre.
==== San Michele di Ganzaria ====
Il famoso fondatore di ''Grande Michele!'', in cerca di fama e gloria al di fuori della sua cittadina, vagò in pellegrinaggio fino a Ganzaria - un'amena località il cui nome probabilmente non significa [[nulla]], ma ci piace pensare abbia un'origine straniera, come etrusca, araba o australiana - dove si fermò ad operare diversi miracoli. Una volta santificato anche il paesino mutò nome in onore al Santo.
Tra i prodotti tipici di questo paesino ricordiamo la ''Cuccìa'', che ancora nessuno è riuscito a capire cosa diamine sia, ma pare che sia particolarmente saporita. I suoi abitanti odiano tutto ciò che riguarda evidentemente l'archeologia e la storia, cogliendo varie occasioni per buttare giù le ultime inutili pietre che sono rimaste. La gente si fa chiamare "Sammecelisi" e si imbattono in numerose battaglie inutili e controproducenti per cambiare la scuola, secondo loro inutile.
==== Scordati<ref>Scordia</ref> ====
Noto paese dimenticato, produce delle celebre e dimenticate arance, trasformate industrialmente in buoni, apprezzati e dimenticati succhi d'arancia. A volte viene allagata da acquazzoni, come la vicina Lenticchie<ref>Lentini</ref>.
==== Vizzini ====
Paese natìo di [[Giovanni Verga]] che qui vi ambientò la [[Cavalleria Rusticana]], storia di onore in mezzo alle campagne. In pratica un altro racconto di mafia. Celebre la conceria, ancora oggi in funzione, in cui le pelli di tanti [[Emo|giovani generosi]] vengono lavorate per ricavarne borse, astucci, scarpe e televisori. Sempre in pelle.
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{{references|2}}
[[Categoria:Città metropolitana di Catania| ]]▼
▲[[Categoria:Catania]]
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