Certificatore energetico: differenze tra le versioni

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*'''Fase 1: Trovare il cliente'''. Questa fase è assai semplice e immediata, almeno per quei certificatori che hanno come amico/parente/compagno di partito/[[massoneria|fratello massone]]/[[affiliato|affiliato]] un agente immobiliare, un notaio o un commercialista. La trappola scatta nel momento in cui l'[[niubbo|ignara vittima]] cercherà di vendere o affittare il proprio immobile, rivolgendosi al suo [[squalo|immobiliarista di fiducia]], sentendosi subito dire ''"Eh no! Per eseguire compravendite deve munirsi di certificazione energetica; boh; non so che sia ma ce la chiede l'Europa, tocca farla anche se l'ambiente non è mai importato a nessuno; ma non si preoccupi, non ci sarà nessun contrattempo, contattiamo subito un tecnico amico mio e facimme certificato aumm aumm"'' con tanto di ammiccata incorporata. Rassicurato da queste parole, l’[[Ebete|ignaro cliente]] se ne va tutto contento, felice di aver risolto alla svelta questa grana, convincendosi di aver sventato il tentativo dei perfidi e lontani burocrati europei di derubarlo, senza sospettare che l'Europa non c'entra una [[sega]] e che presto [[Sodomia|riceverà le attenzioni]] di un certificatore energetico suo [[vicino di casa|vicinissimo compaesano]], probabilmente lo stesso tizio che gli piscia il cane sul portone.
*'''Fase 2: Rilievo e diagnosi energetica.''' Assunto l'incarico il certificatore può sfoderare tutta la sua competenza professionale, ispezionando l'abitazione del cliente, misurando tutte le tamponature disperdenti, determinando le trasmittanze di infissi e finestre, gli spessori degli isolanti, passando palmo a palmo ogni centimetro dei ponti termici ed eseguendo test di efficienza degli impianti termo-idraulici. Tutto questo accadrebbe, si capisce, se alzare il culo dalla scrivania non costasse così tanta energia al certificatore energetico, che quindi invierà un [[geometra]] imberbe a fare il rilievo (altri 400 euro in fattura... tanto paga [[tu|Pantalone]]).
*'''Fase 3: Elaborazione dei dati raccolti al computer.''' Questa fase, l'unica che il certificatore svolge di persona (ma non è certo, perché potrebbe delegarla a una scimmia ammaestrata) richiede dai 5 ai 10 sbattiti di palpebre per essere svolta, non sufficienti per scaldare la sedia dell'ufficio, ma abbastanza per accendere il PC, caricare i dati precompilati, lanciare il programma e attendere la stampa automatica del [[certificatocertificazione energeticoenergetica]] sorseggiando un [[mojito]] .
*'''Fase 4: Suggerimenti per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni.''' A corredo del certificato vengono consigliati al [[cliente]] degli interventi per migliorare la prestazione energetica della sua unità immobiliare, con indicazione del risparmio conseguito sulle bollette, tra cui l'ammodernamento degli infissi, l'installazione di [[pannello solare|pannelli solari]], la realizzazione di cappotti per eliminare ponti termici. Naturalmente questo avviene quando il certificatore energetico non è corrotto e vuole fare l'interesse del cliente, e non il proprio. Ma questo non sembra possibile, infatti in base a un'indagine statistica condotta dall'[[ecomafia]], l'ultimo certificatore onesto è recentemente deceduto in circostanze misteriose saltato in aria con la sua auto a basso consumo. Pertanto ogni bravo certificatore di famiglia consiglierà al cliente solo gli interventi eseguibili dalle ditte affiliate, finanche la sostituzione del nuovissimo (ma infame) generatore a condensazione con una integerrima caldaia di [[amianto]] alimentata a [[ecoballe]].
 
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