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[[File:Cavallo pazzo con testa di cavallo.jpg|thumb|right|280px|La foto della patente di Cavallo Pazzo. Ovviamente gliela ritirarono subito.]]
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'''Cavallo pazzo''', in [[inglese]] '''Crazy Horse''', in lingua lakota '''Uomo che per troppe pillole di vicodin crede di essere un cavallo''', in cieco {{censura|non riesco a vedere quel cazzo di cavallo!}} ([[Fattoria]] di Earl, [[1840]] - [[Rodeo]] del [[Kentucky]], [[11 settembre]] [[1877]] - rinato sulle [[Torri Gemelle]], [[New York]], [[11 Settembre]] [[2001]] - morto un secondo dopo) fu un importante e capace capo [[indiano]] che causò la sottomissione del suo popolo e la sua seguente distruzione, anche se a ripensarci forse non era poi così capace.
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La vita di Cavallo Pazzo si presta a due diverse interpretazioni. Una di esse è comprovata storicamente e ogni insegnante di storia potrà confermarla, a meno che non gli rubiate il [[libro]] di testo, annullando automaticamente qualunque nozione di storia affermi di conoscere; invece, la seconda è di natura mitica e viene riportata soprattutto a fini informativi. Secondo i resoconti storiografici, la nascita di cavallo pazzo venne predetta da uno [[sciamano]]. Questi, dopo una [[sbornia]], adocchiò quella che sarebbe stata la futura [[madre]] del grande condottiero, venne immediatamente colpito da un [[erezione|fremito mistico]] e i grandi spiriti del cielo, attraverso le sue [[mano|mani]], lo spogliarono dei suoi vestiti e gli spiriti <s>terroni</s> della terra pronunciarono attraverso la sua bocca tali sagge [[parola|parole]]:
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Ma probabilmente la donna non comprese la grande spiritualità del momento e al rifiuto delle proprie proposte lo sciamano pronunciò tali profetiche parole:
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[[Nessuno]], compreso lo sciamano, avrebbe mai immaginato che ciò si sarebbe avverato.
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[[File:Cavallo_Pazzo.gif|right|250px|thumb|Cavallo pazzo durante una normale conversazione.]]
Lei era una tipica [[ragazza]] indiana per bene, che si applicava con costanza ai suoi [[studio|studi]] di [[moglie|schiavitù domestica]] con specializzazione nella facoltà di ''Occultamento Applicato delle Violenze Domestiche'' ma che si sentiva stranamente attratta dai tipi ribelli, mentre lui era un vero e proprio [[animale]]: nel senso che era un cavallo. Certo era anche [[cinico]], innamorato di sé stesso e della [[musica]] rock e, soprattutto, sapeva strimpellare due accordi di [[chitarra]], quindi aveva tutto quello che basta per far bagnare una ragazza come se avesse appena fatto una doccia.
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Inutile dire che un [[amore]] del genere non venne ben visto dalle rispettive famiglie, dal momento che i primi non potevano accettare in dote per la figlia una manciata di [[sterco]] di cavallo, mentre i secondi erano [[razzismo|razzisti]] e non accettavano che il loro puledro si accoppiasse con una sporca pellerossa.<br/>
Per fortuna però riuscirono a sposarsi nella stalla della Chiesa del villaggio dopo una fuga d'amore, dopodiché passarono la [[luna di miele]] in un incantevole fienile, durante la quale concepirono il futuro condottiero. <br/>
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Il giorno della battaglia, Cavallo fece uno storico discorso ai suoi soldati e a dei [[turista|turisti]] che si trovavano lì per fare un picnic e le parole da lui pronunciate furono più o meno queste:
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Che tradotte dalla lingua natia:
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I soldati, emozionati da così sagge parole, si accanirono contro i nemici e conseguirono un epica vittoria.
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