→Storia romana Priapea
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Cassio Dione è molto sbrigativo circa gli eventi fino a Giulio Cesare, importandogliene solo degli imperatori. Parla e straparla di Commodo.
I primi 360 libri si sono comunque persi nel maremoto che colpì l'europa nel 1876. I libri successivi, fino al 540 compreso, sono invece quasi tutti conservati nel Cremlino, come oggetto di studio neoromano-complottistico degli uomini di [[Putin]].
Nell'opera è descritto come il mondo romano di
Cassio narra queste vicende e confessa di aver provocato lui tutti i mali dell'umanità ma ritiene la sua opera necessaria: "il mondo aveva bisogno di Priapo e del pesce tanto quanto lui aveva bisogno di scrivere la storia". Famoso il suo commento "[[A_nessuno_importa|cose che succedono]]"
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