Casa Savoia: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Accampamento medievale.jpg|left|thumb|150px|La prima storica guerra sabauda (i Savoia sono quelli nelle tende bianco-rosse).]]
 
Un Berto, che aveva anche un certo orgoglio, dichiarò allora guerra alla [[Svizzera]] che essendo neutrale rifiutò di combattere e venne quindi invasa dall’intera cavalleria sabauda, formata da Un Berto, suo fratello L’Altro Berto, i cugini Al Berto, detto Berthold, GilleGilles Berto e Rob Berto, sua [[sorella]] e due rottweiler a cavallo. L’esito di questo primo conflitto fu la sparizione della Svizzera per circa ottocento anni, il confino di Adelaide (la moglie di Un Berto, detta anche ''Berta 357 magnum'') a [[Cogne]] e l’ampliamento del giardino fino al [[Reno]]. Un Berto uscì così dall’anonimato e di qui in avanti verrà chiamato Un Berto I, perché fino allora non sapeva di esserlo. Così ilIl nome dei Savoia esce dalle tenebre altomedievali e dà inizio a un [[imperialismo]] spietato che li porterà ad occupare l’[[Abissinia]], circa centodue umberti dopo. In ultima analisi, l’[[Italia]] ha invaso l’[[Etiopia]] perché mille anni fa uno [[stronzo]] di svizzero s’è fottuto la [[moglie]] di Un Berto, Calvino porco.
 
=== Espansione ===
I Savoia si espanseroespandono non solo a nord ma anche a est, sud-est, sud, sud-sud e nord-nord; a ovest no perché a ovest c’erano già e sembrava una cazzata. Così salgono e poi scendono le montagne, conquistando la [[Valle d’Aosta]] e arrivando a [[Torino]], più o meno fino a via Nizza: i Savoia arriveranno, nel corso dei millenni, fino a [[Mogadiscio]], ma non inoltre via Nizza. Grazie a matrimoni combinati con le figlie un po’ zoccole di re Arduino, l’allora marchese di [[Torino]], [[re]] d’[[Italia]] e imperatore di Ivrea, i Savoia si impadroniscono del [[Piemonte]] e non lo smolleranno più, a parte a [[Napoleone]], un tizio che nessuno aveva comunque invitato, fino a un [[referendum]] voluto dai radicali e truccato da [[Andreotti]] per conto di [[Alcide De Gasperi|De Gasperi]], della [[DC]], della [[P2]], degli americani, dei [[sionismo|sionisti]], dei [[gesuiti]], dell’[[Opus Dei]], della [[massoneria]], dei [[Rosacroce]], dei [[Templari]], degli [[ebrei]], degli egizi, degli alieni, di [[Dio]] e di [[Dario Fo]], referendum che fece dell’Italia una [[repubblica]] e condannò all’[[esilio]] l’ultimo Savoia regnante, [[Umberto II]], i suoi discendenti e le loro consorti – ma [[Vittorio Emanuele IV]], detto ''Il Pappa'', e suo figlio [[Emanuele Filiberto]] II, detto ''Il Figlio di Pappa'', contestando l’esito (manipolato) del referendum si sono rivolti al TAR del [[Lazio]] e in attesa di una sentenza definitiva hanno continuato normalmente la numerazione.
 
=== Numerazione dei nomi e Legge Salica ===
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Nonostante quanto si è detto, Un Berto Biancamano ogni tanto sua moglie la trombava. Dalla loro unione nacquero:
*''Amedeo I Coda'', un conte che si ricorda solo per la brevità del suo regno e per la lunghezza del suo scettro – si dice che raggiungesse i ventisette amedei <ref>Misura di lunghezza sabauda corrispondenteCorrispondenti all’incirca a ventisette centimetri.</ref>;
*''Oddone I'', il quale mise [[incinta]] una certa Adelaide, discendente del suddetto re Arduino, una notte che si era ubriacato di genepy (re Arduino). Si vide quindi costretto a sposarla e ad accettare come dote la marca di [[Torino]] contro la sua volontà, come sempre ripeteva, non sopportando di governare su un territorio posto così a sud. Così Oddone I, detto il ''Non Riconoscente'', divenne margravio, ma anche questo titolo gli stava un po’ sulle palle.
Circa nel 1060-1070 d.C., con ''Pietro I'' detto ''Il Marchese'' e con la pubblicazione sulla ''Gazzetta Ufficiale di Moriana'' (che già allora nessuno sapeva più dove si trovasse, ma le tradizioni andavano comunque salvaguardate) del ''Daecreta Marchionalis Sabaudiae'' (DMS) i Savoia divennero, senza volerlo, marchesi, oltre che conti, anche se solo a Torino. Più volte tentarono di disfarsi della città, nei mille anni di regno ma ci riuscirono solo col sopracitato referendum per abolire la monarchia, tanto che qualcuno ipotizzò che, dietro ai palesi mandanti del [[complotto]], surrettiziamente ci fossero i Savoia stessi, stanchi di regnare così a sud – un tipico caso di complotto per occultare un complotto.
 
Seguì poi un ''Un Berto II'' che, fattosi crociato, quando fu ora di partire davvero per la Prima Crociata disse che gli dispiaceva, ma aveva i muratori in casa e non poteva andare. Allora ci provò ''Amedeo III'', nella Seconda Crociata, ma purtroppo arrivò solo fino a Cipro, dove morì di nostalgia per le sue vacche. Sembrava che i Savoia non potessero in alcun modo andare a mangiare kasher a Gerusalemme.
Da qui possiamo tranquillamente saltare un paio di centinaia di anni e per assonanza passare a ''Pietro II'', tanto nel frattempo non è successo un cazzo, se si escludono i continui, fastidiosi passaggi di [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] con le sue armate puzzolenti, alcune occupazioni di giardini altrui e qualche sporadica ruberia di genepy.
 
Da qui possiamo tranquillamente saltare un paio di centinaiacentinaio di anni e per assonanza passare a ''Pietro II'', tanto nel frattempo non è successo un cazzo, se si escludono i continui, fastidiosi passaggi di [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] con le sue armate puzzolenti, alcune occupazioni di giardini altrui e qualche sporadica ruberia di genepy.
[[File:Papiro eggizzo.jpg|thumb|250px|''L'incoronazione di Pietro II detto Pietro II'', Simil[[Giotto]] in vetroresina e acciaio, [[1141]], ''Museo dei reperti sbagliati'', [[Asti]].]]
 
Le due sole menzioni di un certo rilievo del regno di Pietro II, chiamato affettuosamente ''Il Piccolo [[Carlomagno]]'' o ''Lo Spaccamarroni'' – poichée favorìnon laerano coltivazionele castagne, di castagnecui pure andava ghiotto – furono:
*un’invasione della Svizzera:
 
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