Campionato mondiale di calcio 1930: differenze tra le versioni

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[[File:Negri con ernia scrotale.jpg|left|thumb|300px|La Nazionale di Ngorongoro aveva una divisa approssimativa, ma non difettava di palloni.]]
 
Non è una domanda oziosa: nel 1930 non esistevano le [[multinazionali]] dello sport che [[lavoro minorile|sfruttano la manodopera minorenne]] nei Paesi del [[Terzoterzo Mondomondo]] e possono sfornare palloni a ciclo continuo. All'epoca la realizzazione di un pallone richiedeva settimane, costava come un [[divorzio]] ed era compito esclusivo di pellai e calzolai, che aggiungevano sempre un tocco personale ai loro lavori, cosicché ciascun pallone presentava caratteristiche diverse. Ad esempio, in [[Australia]] si giocava col pallone-[[boomerang]]: per tirare verso la porta avversaria occorreva dare le spalle a quest'ultima e calciare verso la propria. A pochi centimetri dalla linea di porta il pallone virava bruscamente e tornava indietro, nella direzione voluta.
 
I palloni fabbricati in Europa erano malvisti in America e viceversa. I primi erano gonfiati con [[Zyklon B]], i secondi con [[peti]] di [[vacca]], in entrambi i casi ci si accorgeva subito di eventuali perdite. Il cuoio usato per i palloni argentini era di migliore qualità, ma presentava un coefficente di rimbalzo inferiore ai palloni uruguayani, più rozzi ma più coriacei e quindi più dolorosi in caso di incontri ravvicinati con [[naso]], [[stomaco]] e [[palle|gioielli di famiglia]].