Cacata: differenze tra le versioni

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[[File:GrossaCacata.jpg|right|thumb|250px|Uno dei monaci del Convento di San Purgazio che si libera dopo sette giorni di ritenzione della cacata.]]
{{cit2|Ci si sente meglio dopo una bella cacata. Voi credete in Dio? Non bisogna domandarsi se si crede in Dio, ma se Dio crede in noi. Avevo un amico che si chiamava Grumvalski; siamo stati deportati insieme in Siberia. Quando ti portano in Siberia, nei campi di lavoro, si viaggia nei carri bestiame e si traversano steppe ghiacciate per giorni e giorni, senza vedere anima viva, ci si scalda l'uno con l'altro. Ma il problema è che per liberarsi, per cacare, nel vagone non si può e le sole fermate sono quando bisogna mettere l'acqua nella locomotiva. Ma Grumvalski era parecchio timido e già quando dovevamo lavarci in gruppo si sentiva molto a disagio; io lo prendevo un po' in giro per via di questa storia. Insomma il treno si ferma e tutti noi ne approfittiamo per andare a cacare dietro al vagone; ma io gli avevo talmente rotto le scatole al povero Grumvalski che lui decide di andarsene un po' lontano. Insomma il treno riparte, tutti saltano su al volo perché il treno non aspetta. Il problema è che Grumvalski che se n'era andato via dietro a un cespuglio, stava ancora cacando, allora lo vedo correre fuori da dietro il cespuglio, reggendosi con le mani i pantaloni per non farli cadere e tentando di raggiungere il treno. Io gli tendo la mano, ma come lui mi tende le sue deve mollare i pantaloni che gli cadono alle caviglie, ritira su i pantaloni e si rimette a correre e i pantaloni gli cascano tutte le volte che Grumvalski prova a tendermi le mani… Grumvalski è morto di freddo… Arrivederci, arrivederci, arrivederci.|[[L'odio (La Haine)|Anziano mentre racconta la tragica storia del povero Grumvalski, il quale cercava di cagare in pace]]}}
{{cit2|Ed affinché il [[latino|latin]] nulla ci perda,
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