Blue Öyster Cult: differenze tra le versioni

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== I singöli ==
 
In mezzo alla sterminata, anzi, visto il contesto, siderale produzione blueöystercultiana vanno senza ombra di dubbio citati alcuni dei loro più grandi successi: i celeberrimi e sicuramente conosciuti da tutti, soprattutto dagli adolescenti, ''Ferrovie andate all'inferno'', ''Dalla scala alla stalla'', ''Non aver paura della morte, tanto devi morire'', ''Godzilla vs Gerald Ford'', ''Il vigile'', ''Le mie mutande stanno prendendo fuoco per te'', ''A stronzo,! miiiMiii'', ''Untermenschen'' (poi diventato ''Subumano'' per ragioni razziali) e la rarefatta, ovvero quasi fatta ''Veterano delle guerre psichiche'', scritta da Blu nel suo periodo arancione, vale a dire quando Ericchio si svegliava la mattina dopo un'intera notte passata a fare a botte con uno strano alieno che cercava di insegnargli a cantare senza usare quel fastidioso tono da bambino.
 
=== Inculösaurus erectus ===
 
Un cenno, o un ceffone, a parte merita indubbiamente questo album del 1980, forse davvero il peggiore di questa band vittima incompresa e perseguitata dei veri musicofili. Si tratta semplicemente di un viaggio allucinato dal ritmo sincopato e dalle struggenti atmosfere iperrealistiche sconfinanti verso sfere di puro godimento sessuale debordanti nell'estasi più profonda: una sega. E in effetti l'ascoltare questo album può portare all'eiaculazione metaforica orale (vomito) grazie a quei veri e propri obelischi dell'hard-rock che sono ''Mostri'' (autobiografico di Albert Bugiard e sua sorella), ''Ragazzi arrapati'' (sempre loro), ''Lama nero'' (Ericchio Blu e un paio di amici tibetani) e soprattutto la disturbante, per la sua ipnoticità paranoica e un anche po' fastidiosanauseante, ''Vento divino'', partorita dal Buco di Dharma.
 
== Critica ==
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