Bicicletta a scatto fisso: differenze tra le versioni

{{Cit2citazione|Metti la catena in bolla e tira la sella.|Un [[Dislessia|dislecchiso]] commentando tua bici fissa.}}

{{Cit2citazione|Macheoooooohhh.....|Il tuo [[Ciclismo|ciclista]] sul tuo progetto di bici fissa.}}

{{Cit2citazione|Ma quindi si frena pedalando all'indietro?|Uno a cui hai appena spiegato come funziona una bici fissa.}}

{{Cit2citazione|Yeah bitch, I'm on my mothafucking fixie!|Henry Desgrange [http://it.wikipedia.org/wiki/Henri_Desgrange]}}

Non chiedetemi chi, dove e quando ma ad un certo punto fu introdotto il cambio di velocità. Anche questa invenzione non ebbe successo perché fu vista come una soluzione per ciclisti dalla scarsa virilità, ma poco a poco prese piede fino a conquistare la quasi totalità del mercato fra il disappunto dei Fixed-Nazi. Lo scatto fisso rimase utilizzato solo da una ristretta cerchia di utenti incapaci a scalare le montagne, ovvero i bambini e i pistard. Il cambio si è innovato molto nei decenni ma comunque questa è la pagina della bici a scatto fisso e non ce ne fotte.

Fino agli anni 2000 la bici era dunque a scatto libero e con le marce. I componenti ed i telai venivano migliorati ed alleggeriti nel corso di decenni da provetti ingegneri e meccanici. La bici diventò un oggetto che esprimeva il massimo della tecnologia e forse la più grande invenzione dell'umanità. Ma un giorno uno sconosciuto studente di design disse:

Ma{{quote|Che unpalle giornosì è rotto il cambio.|Diario di uno sconosciuto studente di design disse:}}

{{quote|Stocazzo!|Padre di uno uno sconosciuto designerstudente di design}}

Così il giovane designer si rassegnò a togliere il cambio. Già che c'era tolse tutti i componenti con lo scopo di revisionare interamente la bici ma poi non seppe rimontarla. A nulla valsero le conoscenze ottenute da corsi di studio in cui costruiva interi edifici in scala con gli spaghetti. Portò dunque la bici in riparazione da un ciclista clandestino, abbastanza economico. PurtroppoCostui erasi capitato darivelò un mascalzone patentato che gli rimontò il giusto indispensabile occultando il resto dei componenti, tra cui i freni. Come sistema frenante mise invece una ruota a scatto fisso diidi inizio secolo di nullo valore commerciale. Alle proteste del giovane sentenziò:

{{quote|SonoEra tutto rotto. Così va molto meglio e comunque pure Coppi usa una bici così in città. Fanno 100 mila perché ho dovuto cambiare anche il carburatore.|Il ciclista}}

In base al colore delle manopole comprare nell'ordine: nastro, catena di trasmissione, sella, guarnitura (consigliate le Lasco Original), pedali e bullhorn. Ovviamente dev'essere tutto in tinta.

Una bici fissa costruita partendo da telaio da passeggio ha la sola regola di dover avere una sella che costi più di tutti gli altri componenti messi insieme. Consigliate le Brooks. Per la verniciatura scegliete il metodo più professionale possibile. Insomma, niente che costi meno di 200 euro. Avrete in breve una bici strafica e se poi non vi dovesse piacere più potrete venderla agevolmente su internet a quei 1000-2000 euro ( nell'annuncio specificate che ha la sella Brooks e mettete parole chiave molto utili come "vintage", "design" e "fica").

Una cosa invece da comprare assolutamente è buon lucchetto. In questo caso non c'è da scegliere: comprate una cavetto d'acciaio sottile che pesi il meno possibile. Ottimi quelli venduti nei negozietti cinesi a prova di tagliaunghie. Sconsigliato fortemente l'uso del Kryptonite perché pesante e costoso. Se proprio volete comprare un Kryptonite fatevi furbi quando legate la bici: non legate '''[[mai]]''' il telaio. Legate la bici in modo che si possa semplicemente sfilare dal lucchetto (ad esempio legate il reggisella). In questo modo se ve la rubano almeno vi sarà rimasto il Kryptonite, che altrimenti verrebbe tagliato.

Un''''alleycat''' è una gara <del>cittadina</del> urbana a cui partecipano ciclisti per lo più ciclisti in bici fissa. Le alleycat vengono svolte periodicamente in numerose grandi città di tutto il mondo e sono improntate sul lavoro dei postini di [[Poste Italiane]]. La gara prevede dunque un percorso cittadino da effettuare con tutta calma e tranquillità e nel pieno rispetto della segnaletica stradale. Sul percorso sono disseminati numerosi check-point in cui bisogna fermarsi per bere un caffé, leggere il giornale sportivo e chiacchierare del più e del meno con gli altri ciclisti. All'inizio della gara viene consegnato ad ogni partecipante un manifest che bisogna far timbrare ad ogni check-point. Il fine della gara è passare da più check-point possibili e perdere il manifest.

*[[ManualiNonbooks:Viaggiare in bicicletta in città]]

*[[HypsterHipster]]