Bestemmia: differenze tra le versioni

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*''666'' Trovarsi sotto un cavalcavia dove tirano sassi
 
== I 999 posti in cui Pregare ==
E irragionevole. Se il bestemmiatore crede nell’esistenza di Dio e quindi sa che Egli è infinitamente potente e può colpirlo sull’istante, perché lo offende invece di invocarlo per le proprie necessità?
 
Se il bestemmiatore non crede nell’esistenza di Dio, perché bestemmia il nulla?
 
“Chi ragiona non bestemmia, chi bestemmia non ragiona” (Bettazzi).
 
La bestemmia è inutile. Lo è nei riguardi di Dio e nei riguardi del bestemmiatore.
 
A Dio non fa perdere assolutamente nulla, lo lascia tale quale è da tutta l’eternità, non gli dà nessun male di nessun genere.
 
"È il simbolo del peccato idiota, dell’imbecillità puzzolente"
 
(G. Papini,+ 1956, scrittore).
 
Ricorda l’ordine di tirare le frecce contro il cielo dato da Caligola per colpire Giove, che faceva piovere impedendo il grande spettacolo pubblico; ma la pioggia continuò a cadere. Inutile per il bestemmiatore, perché non gli reca nessun vantaggio di nessun genere, mentre gli altri peccati danno al peccatore una qualche utilità, almeno apparente.
 
È controproducente. Proprio con l’ostinazione e con la protervia, la bestemmia finisce con l’attestare l’esistenza di Dio e la necessità di ricordarlo, come fanno i credenti non bestemmiando.
 
 
PREGHIERA
"Benedetto sia il Padre,
 
il Figlio e lo Spirito Santo,
 
Cari figli, oggi vi chiedo di aggiungere
 
un impegno ai vostri impegni;
 
diffondete questo richiamo a tutti:
 
FATE CHE NON SI BESTEMMI PIU'!
Sappiate che molte volte al giorno
 
il coro delle preghiere, di voi fedeli,
 
viene soffocato da una infinità
 
di bestemmie contro Dio.
 
A Dio si deve soltanto lode.
 
Lui l'Autore della vita, Lui il Creatore.
 
Onoratelo Sempre.
 
Fate che non si bestemmi più.
 
Ascoltatemi. Vi benedico"
 
 
Messaggio della Madonna Regina dell' Amore
 
San Martino di Schio
 
Un vero ateo non bestemmia. Perché dovrebbe nominare ad ogni momento un Essere che secondo lui non esiste, sia pure per insultarlo? La bestemmia, a ben pensare, implica una sua ‘fede’ nell’esistenza di Dio: ma una fede tutta negativa, tutta diabolica.
 
Anche il diavolo crede in Dio (non potrebbe farne a meno); eppure lo bestemmia!
 
Paradossalmente, il coro infernale delle bestemmie è una testimonianza indiretta che Dio esiste e che non può essere dimenticato dalle coscienze: o per rendergli lode, o per coprirlo di insulti.
 
È incivile. Infatti contravviene al galateo. al senso democratico che vuole il rispetto per ogni convinzione, alla decenza, alla tradizione della maggioranza, così che anche il non cristiano non dovrebbe dirla, pure l’ateo non potrebbe dirla senza sentirsene offeso.
 
Doveri del cristiano che sente bestemmiare
"Tacerà un giorno il Signore, il grande offeso, infinitamente buono ma anche giusto, quando poi giudicherà il nostro atteggiamento vile che non ha difeso Lui dagli oltraggi blasfemi, mentre non e stata spesa una parola buona di correzione per chi ha sbagliato?".
 
Proprio così: un mutismo paralizzante sembra colpire tutti i cattolici di fronte alla bestemmia; mutismo motivato da vigliaccheria, da rispetto umano, dal desiderio di non esporsi e principalmente da scarsa fede.
 
Il cristiano non può rimanere indifferente dinanzi a chi bestemmia, ma ha il dovere di intervenire in difesa dell’onore dovuto a Dio.
 
“I cani abbaiano per difendere il padrone, e io dovrei essere muto quando si maltratta il nome di Dio? Morire piuttosto, ma non tacere!”
 
(San Girolamo).
 
“Dobbiamo sopportare con pazienza le ingiurie che ci si fanno, ma quando, dinanzi a noi, una bocca sacrilega vomita bestemmie contro Dio, noi, lungi dall’essere pazienti, dobbiamo resistere all’empio e condannare la bestemmia, senza nascondere la nostra indignazione
 
(S. Agostino).
 
Il tono della reazione del cristiano alle bestemmie non può essere che calmo, perché ispirato dalla carità e perché più convincente. Ma dev’essere forte, quando si rivolge a un bestemmiatore che non vuole ammettere di aver peccato e di doversi correggere. E stato il tono anche di santi. (...)
 
Gemma Galgani (+ 1903), nel sentire le bestemmie, sveniva o piangeva lacrime di sangue o sudava sangue dal viso e dal collo. Un giorno rispose alla zia: "Nell’udire le bestemmie vedo Gesù che soffre tanto e io soffro con lui: soffro al cuore e mi esce quel sangue".
 
 
PREGHIERA
"Dio é la più oppressa
 
di tutte le parole umane.
 
Nessuna parola é stata
 
tanto insudiciata,
 
tanto lacerata"
 
Martin Buber
 
filosofo e scrittore tedesco
 
di origine ebraica
 
 
 
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