Autovelox: differenze tra le versioni

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{{Gilda| dei vigili}}
 
{{primapagina|14 apr 2008}}
 
{{Cit|Come sarebbe a dire che non l'ha visto? È proprio qua, sepolto sotto il cespuglio dietro la casa davanti alla macelleria del paese vicino|[[Carabinieri|Carabiniere]] a un automobilista pizzicato a 51 km/h}}
 
 
<center>{{Center|<div style="width:90%; border: 1px solid gray; padding: 10px; "><font size=4>[[ImmagineFile:Carabinieri.gif|75px]] '''Numero di multe fatte con l'autovelox oggi: [[ImmagineFile:Counter.GIF|75px100px|]]'''</font size></div></center>}}
 
 
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== Origine ==
[[ImmagineFile:AsciugaCapelliAsciugacapelli.jpg|200px|right|thumb|Il primo prototipo di autovelox creato da Ricucci]]
L'invenzione dell'autovelox è attribuita a [[Stefano Ricucci]] nel [[1978]]. All'epoca infatti il [[furbetti del quartierino|pirlotto del quartierino]] necessitava di consistente [[soldi|liquidità]] in breve tempo per poter compiere la scalata al vertice della [[Biscotti cuor di merda|Biscotti cuor di merda S.p.A.]], ma in pieni anni di piombo riteneva troppo rischioso esporsi personalmente con le classiche rapine nelle gioiellerie. Tale convinzione maturò soprattutto dopo che durante una spaccata per stroncare la resistenza del gestore si era visto costretto a usare la [[pistola]]. Dovette infatti scagliargli addosso l’arma e scappare prima dell’arrivo delle [[polizia|forze dell’ordine]], il che tuttavia non gli impedì di dileguarsi col ricco bottino di un portaombrelli e una maniglia di ottone.
 
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== Diffusione ==
[[ImmagineFile:Batiscafo_Trieste.jpg|right|thumb|150px|Una [[Renault|Renault 4]] sequestrata dopo essere stata fotografata ai 180 in centro città]]
 
La prima applicazione del nuovo dispositivo ebbe luogo quando il [[stronzo|brillante inventore]] di questo dispositivo per testarne il funzionamento ne posizionò due in un rettilineo di 12 km lungo la [[Strada Statale]] 268,4 bis del [[Piave]] e del [[Vesuvio]], nel tratto tra [[Savona]] e [[Cosenza]]. L’esito della sperimentazione inizialmente si rivelò inferiore alle aspettative, dal momento che ebbe l’idea di collocarli su un ponte in costruzione e su un [[camion]] messo di traverso sulla carreggiata. Si spostò quindi sulla [[Salerno-Reggio Calabria]], ma non ebbe miglior fortuna.
[[ImmagineFile:DaciaLimousineCavallo.jpg|left|thumb|150px|Un altro veicolo pizzicato]]
 
Con l’applicazione e l’esperienza, e dopo un attento studio del [[Codice della strada]], riuscì tuttavia a ottenere in breve tempo i soldi che gli servivano grazie soprattutto all’autovelox installato dietro un segnale indicante il limite di 20 all’ora sull’[[autostrada]] [[Milano]]-[[Cagliari]].
 
Dopo aver ottenuto grazie a quell’unico dispositivo i [[666 (numero)|666]] [[centiliardo|centiliardi]] necessari all’acquisizione di cui sopra in [[diciassei]] ore, il furbetto Stefano tenne fede alla sua reputazione vendendo il brevetto sulla sua invenzione alla [[Polizia Stradale]] in cambio di un rimorchio di [[M&M's]] scaduti, dieci figurine di [[Andrea Caracciolo]] e la concessione edilizia in esclusiva per la costruzione di una metropolitana sottomarina ad [[Ascoli Piceno]].
 
== La guerra tra i conducenti e l'infame strumento ==
[[ImmagineFile:Sbirro autovelox.jpg|right|thumb|300px|La sporca guerra condotta dalle forze dell'ordine...]]
Dopo che la malefica arma entrò in possesso della sbirraglia, la vita dell'automobilista non fu più la stessa. Acquisita la sciagurata invenzione di Ricucci, la tacita alleanza tra [[comune|comuni]] e Polstrada portò conseguenze nefaste per i conducenti dei veicoli a motore, specialmente a seguito dei tagli ai trasferimenti agli enti locali deliberati dal [[governo precedente]]. In breve tempo si arrivò infatti a episodi come i seguenti:
 
* ilIl [[30 febbraio]] [[1981]] alle 25.31 '''Italo Fraton''', carpentiere residente a Camponogara ([[Venezia|VE]]), venne fermato con la sua [[Citroën|Citroën CX]] mentre percorreva la stradina sterrata che conduce a casa sua alla velocità di 26 km/h, e fu quindi multato per eccesso di velocità: a seguito del D. Lgs. 24-7.11i del 30 febbraio 1981 alle 25.42 (aggiornato il medesimo giorno alle 25.14) infatti la velocità rilevata andava moltiplicata per l'esponenziale della marcia innestata in quel momento, quindi poiché il povero Italo viaggiava in seconda, il diabolico rilevatore aveva indicato la velocità di 192 all'ora. Tale decreto fu poi abrogato inil 34 febbraio dello stesso anno, a causa dello sciopero dei barbieri del [[Senato]];
 
* ilIl <math>log(54.71)</math> [[ottembre]] [[1982]] alle 8.77 '''Pietra Sulleballe''', mototrasportatrice di [[Barletta]], venne bloccata da una pattuglia sulla provinciale -27 in direzione [[Gorizia]], mentre procedeva a bordo del suo Califfone Deluxe in retromarcia col suo carico di [[maiale|maiali]] in braccio a 57 all'ora e quindi multata in quanto la velocità rilevata superava quella indicata dal cartello. Naturalmente il segnale cui i militi facevano riferimento era quello che indicava il numero della strada;
 
*ilIl 3,01 brumaio [[1984]] il marinaio [[Bergamo|bergamasco]] '''Gavino Pusceddu''' venne fermato mentre approdava con la sua barca a remi al porto della sua città, spingendosi a 59 km/h contro la corrente dell’Arno, particolarmente vigorosa in quel periodo;
[[ImmagineFile:Autovelox pallettoni.jpg|left|thumb|175px|...e le pronte rappresaglie dell'ALIAS]]
 
*ilIl [[7 agosto]] 2027 gli [[ingegnere|ingegneri]] '''Giovanbattistafrancescomatusalemmemaria Li''' e '''Mohamed Akbar Nzogbo''', gemelli di Novi Ligure ([[Verona|VR]]), furono multati e privati della patente per sei mesi e [[trettro]] minuti per aver raggiunto la velocità di picco di 73 km/h durante una gara clandestina fra le loro vetture, una [[Alfa Romeo Arna]] Arna e una [[NSU Prinz]] che i due avevano preventivamente assettato con pneumatici da fango, carburazione a nafta agricola e cambio automatico a una marcia. La competizione si era svolta all’interno del monolocale di Nzogbo, il quale non si era avveduto dell’autovelox installato sul lampadario;<ref>Del commissariato</ref>
 
* Il [[ieri]] '''{{USERNAME#time:j F|quell'ebete-1 che sta leggendodays}}''']] èsei stato visto dall'autovelox posizionato sul tetto del pollaio della vicina di casa di [[Al Bano]] finchémentre marciavamarciavi con la suatua graziellaGraziella elaborata Malossi, spingendola lungo la strada a 7 all'ora, e quindi multato a causa di un [[bug]] che aggiungeva alla velocità rilevata la misura delle scarpe del conducente;
[[ImmagineFile:Drunk76Faccia nell'orinatoio.jpg|200px|right|thumb|Un malcapitato si accanisce a testate contro un autovelox dopo l'ennesima multa]]
tutto questo senza ovviamente trascurare che a un certo punto gli autovelox non riuscivano più ad arrivare ai comuni che li richiedevano in quanto le multe subite durante il percorso imponevano ai trasportatori di lasciare in pegno mezzo e carico per pagare le contravvenzioni.
 
L’onnipresenza dei subdoli dispositivi aveva però già da tempo indispettito i cittadini, che anche a causa della forma a rivoltella dei primi esemplari avevano maturato il sospetto di una rapina legalizzata ai loro danni.
Vessati da una media di 29 multe al giorno pro capite, un consistente numero di automobilisti aveva quindi deciso di aderire all’'''ALIAS''' ([[Esercito Italiano|Armata]] per la Liberazione dell’[[Italia]] dagli Autovelox e da [[Solange]]), un’associazione eversiva che raccoglieva fuorusciti di [[Lotta Continua]] e dei [[NAR]], elementi di spicco dell’[[Anonima Sequestri]], camionisti e pasticceri e propugnava una lotta all’ultimo [[sangue]] contro i vili rilevatori, consistente soprattutto in [[ManualiNonbooks:Vandalizzare una wiki|vandalismi]] a tappeto, sassate ai comandi di [[polizia]], tornei di [[tressette]] e braciolate di autofinanziamento.
 
[[ImmagineFile:Cesso doppio.jpg|150px|left|thumb|Un autovelox per strade a doppia carreggiata]]
 
La lotta tra le forze dell’ordine e gli insorti durò per diciotto lunghi minuti, al termine dei quali i due schieramenti stipularono una tregua: la polizia si sarebbe impegnata a ridurre il numero di autovelox in dotazione da <math>8.57*10^9</math> a [[sessantadieci]], in cambio di un impegno da parte dei ribelli a devastare il fondo stradale di autostrade e statali. L’ALIAS mantenne appieno i propri impegni, riuscendo anzi a ottenere risultati mirabili su numerose arterie, tra cui la [[A20]], la [[Torino]]-[[Milano]] e la superstrada [[Grosseto]]-[[San Michele di Ganzeria]], strada di recentissima costruzione a una corsia sterrata in direzione Grosseto e cinque in ghiaia nell’altro senso.
 
 
Non così invece fece la forza pubblica che, a dispetto delle [[statistica|statistiche]] ufficiali, continua a posizionare autovelox a tradimento nei posti più impensati, come attestato anche dall’immagine a lato: le ultime rilevazioni sugli apparecchi operanti sulla rete stradale raccontano infatti di 5 autovelox per la polizia e un [[millemilacentiliardo]] secondo [[KGB|fonti vicine all’ALIAS]]. Stante tale disparità, si vocifera di una possibile interruzione unilaterale della tregua da parte dei ribelli, come sembra confermare il video diffuso domani su [[Tele Radio Padre Pio]] dove un commando di ribelli mostra un’[[emorroide]] mozzata dello zio del cognato del padrino di battesimo di quello che abita sopra la [[farmacia]] del paese dove tre giorni fa si era fermato a far [[benzina]] Solange.
 
== Dove si trovano gli autovelox ==
[[ImmagineFile:mitravelox.jpg|250px|right|thumb|Il mitravelox, nuova temibile arma: niente multe né tagli di punti sulla patente, eppure state sicuri che così non sgarrate più]]
Secondo una stima dell'Istituto Geografico De Agostini, l'installazione degli autovelox risulta particolarmente diffusa presso:
 
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== Come nascondere un autovelox ==
Fin dai giorni immediatamente successivi all’adozione dei dispositivi incriminati, ogni comando di Polstrada e [[Vigile urbano|vigili]] venne dotato di questa guida, redatta dal [[mago Casanova]] e da [[Neil Buchanan]], in cui vengono illustrati numerosi trucchi (per l’esattezza quattro) per rendere quanto meno visibile possibile la presenza degli autovelox. I consigli dei due vati di quest’arte sono stati facilmente assimilati dagli [[stronzo|addetti al posizionamento]], che dopo un duro addestramento tra [[CIA|servizi segreti]] e [[Centro Culturale San Giorgio]] e anni di esperienza hanno superato di gran lunga l’abilità degli autori del vademecum. Ecco infatti alcuni dei camuffamenti messi in atto da questi figuri, la cui testimonianza ci arriva per gentile concessione del [[Fiat Duna]] [[fun]] club di [[Campobasso]]:
[[ImmagineFile:MichelangelopenePene del David di Michelangelo.gif|160px|right|thumb|Per nascondere l'obiettivo di un autovelox questo e altro...]]
*Dietro ai [[pannelli a messaggio variabile]]
*Nel cartello dei prezzi del [[Lugaresi da Cesenatico|benzinaio]]
*Dentro auto anonime rigorosamente parcheggiate.
*Nei cartelli con l’orario degli [[ManualiNonbooks:Viaggiare in autobus|autobus]]
*Nelle acquasantiere
*Nei [[bancomat]]
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*Nei capelli di [[Pino Scotto]]
*Nei calzoni di [[Rocco Siffredi]], idea poi abbandonata per scarsa proficuità.
 
 
== Voci correlate ==
 
*[[Polizia]]
*[[Autostrada]]
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*[[Vigile urbano]]
*[[Photored]]
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://emax.poigps.com/index.php?option=com_content&task=view&id=17&Itemid=43 Funny velox]
 
== Note ==
 
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{{Latrina|giorno=02|mese=11|anno=2008|votifavorevoli=9|votitotali=9|argomento=società}}
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[[Categoria:Armi da fuoco]]
[[Categoria:Associazioni a delinquere]]
[[Categoria:Merdaviglie]]