Auro Bulbarelli: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Riga 38:
Inizia come giornalista di corsa sulla moto, ma dopo l'ennesima caduta su rettilineo lo fanno lavorare nella postazione all'arrivo. Diventa subito famoso perché riesce a dire ''[[Miguel Indurain]]'' ruttando, ma la sua fama esplode quando gli viene affiancato (seguendo la legge de ''"i [[coglione|coglioni]] vanno sempre in coppia"'') [[Davide Cassani]], suo compagno anche nella vita reale, il quale sopporta ancora le sue nozioni storiche sui paesini e le sue scoregge mefitiche che ahimè gli ascoltatori si perdono.
 
Profondo e incalcolabile il suo odio verso il Meridione e i meridionali, che si manifesta durante tutte le tappe sotto forma di un sottile disprezzo accompagnato da un ghigno imbarazzato nei confronti dei corridori che non hanno avuto la fortuna di nascere al di sopra del Rubicone e quindi nella sacra Padania, terra di guerrieri valorosi, come lui. Durante le dirette cita ripetutamente l'origine dei vari ciclisti, soprattutto di quelli settentrionali, inducendo il [[telespettatore]] (al 1700esimo "bergamasco" in una tranquilla tappa di trasferimento) a comprare tutti i libri di Vittorio Feltri, a fare l'abbonamento all'Eco di Bergamo, a cambiare squadra sposando appieno l'orgoglio e il prestigio dell'Atalanta Bergamasca Calcio. Dal giorno in cui Danilo Di Luca, abruzzese e pertanto meridionale, ha vinto l'ultimoil Giro d'Italia 2007, sta ininterrottamente rosicando.
Bulbarelli è dotato inoltre di visioni uditive che gli permettono di capire cosa si stanno dicendo due corridori che parlottano tra loro.
In conclusione è ormai certificata la parentela di Auro con Platinette tanto che al giro di qualche anno fa, c'era persino scritto sull'asfalto lungo l'ascesa verso il passo dello Stelvio assieme alle scritte di incitamento per i corridori: "La mamma di Bulbarelli è Platinette". Il buon Auro ha avuto perfino il coraggio di leggerla in diretta e commentare: "Mia madre si chiama Giovanna e le voglio molto bene".Inoltre nella tappa a cronometro vinta da Menchov si legge sull'asfalto anche:"Auro uomo di merda", che lui intelligentemente non legge.
Utente anonimo