Auro Bulbarelli: differenze tra le versioni

Riga 55:
*Mondiali 98 a Valkenburg. Finita la corsa, Bulbarelli intravede Bartoli e parte al suo inseguimento. Non vede il piede di una transenna e ci inciampa franando rovinosamente a terra e spianando il Cauberg di qualche metro.
*A Parigi ha detto riferendosi al ritiro da vincente di Armstrong: "Mi viene in mente solo Jake La Motta". A parte che non c'entra niente, ma La Motta mica si è ritirato imbattuto (83 vinti, 19 persi, 4 pari) e l'ultimo incontro lo ha perso. Si era confuso con Rocky Marciano, ritiratosi campione del mondo senza aver mai perso un incontro.
*Il giorno della vittoria a Sanremo di Cipollini (in inverno Bulba gli aveva detto che era finito...), stoccata di Mario a Bulba “ questo“questo è per quelli come te che mi avevano dato del finito…” , il simpatico regista inquadra Bulba sembra un cane bastonato.
*All'ultimo Giro d'Italia al passaggio all'ultimo chilometro dell'ormai vincitore, il russo Menchov, Bulbarelli disse testuali parole: "Ormai il giro è suo". Dopo 30 metri il russo cadde e rischiò di perdere il giro come un ebete. Da questo episodio in poi è cambiato l'atteggiamento delle persone che non lo credevano un portarogna.
*Qualcuno afferma che ogni notte il fantasma di [[Marco Pantani]] appare in bici in piazza Navona e imita Bulbarelli autocommentandosi la corsa.
Utente anonimo