Attilio Fontana: differenze tra le versioni

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{{Politico
[[File:Attilio Fontana crop.jpg|miniatura|È bello, è sempre bello... Col pelo lungo e le corna belle. Perché il Fontana, eh, è il miglior presidente che c'è<ref>Dopo, Maroni</ref>]]
|nome= Attilio I<br>Attilio Fontana
'''Attilio Fontana''' (in lombardo ''Tilio Fontana'' o ''quell lì che 'l par 'me i balle cont el fregg''; [[Varese]], 28 marzo 1952) è un attore e politico italiano, interprete di una versione in [[dialetto milanese]] di [[Dracula]] di Bram Stoker e, nei ritagli di tempo, presidente della [[Lombardia]].
|nome immagine= Attilio Fontana crop.jpg
[[File:Attilio Fontana crop.jpg|miniatura|didascalia=È bello, è sempre bello... Col pelo lungo e le corna belle. Perché il Fontana, eh, è il miglior presidente che c'è<ref>Dopo, Maroni</ref>]]
|incarico= Gran Visir de Tucc i Lombard
|mandato= 4 marzo 2018
|preceduto= [[Roberto Maroni|Roberto II]]
|succeduto=
 
|incarico3=
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|preceduto3=
|succeduto3=
|partito politico= [[Lega Nord]] (tempo immemore-2020)<br>[[Matteo Salvini|Lega Fandom Salvini]] (2020-oggi)
|tendenza politica=Essere meglio dell'alternativa
|nascita=28 marzo 1952
|morte=
|coniuge= Si
|religione= Religione tribale padana
|firma=EtruscanX-01.svg
}}
L''''Attilio Fontana''' (in lombardo ''Tilio Fontana'' o ''quell lì che 'l par 'me i balle cont el fregg''<ref>"Colui che pare le gonadi maschili con le basse temperature", per chi non intendesse la gloriosa lingua di [[Carlo Porta]]</ref>; [[Varese]], 28 marzo 1952) è un attore e politico italiano, interprete di una versione in [[dialetto milanese]] di [[Dracula]] di Bram Stoker e, nei ritagli di tempo, presidente della [[Lombardia]], regnante col nome di ''Attilio I''.
{{wikipedia}}
 
== Biografia ==
Nato a Varese, completa le scuole elementari e medie per corrispondenza e si diploma all'[[IPSIA]] come "Tecnico dei Botti di Capodanno". Frequenterà poi l'università "[[Alexander Lukashenko]]" di [[Busto Arsizio]], laureandosi in giurisprudenza con 110 e lode. Nel mentre si mantiene facendo vari lavoretti: il panettiere, il cameriere, l'assistente negli studi legali e anche il cabarettista sulle navi da crociera: lì conoscerà [[Silvio Berlusconi]] ma, complice una scarsa vena comica, verrà inviato nelle sagre di paese, dove conoscerà [[Umberto Bossi]] che, dopo un quarto di vino in eccesso e complice una magistrale interpretazione canora di "Putost che toeu la dona", lo inviterà nel suo partito politico: <strike>il Fronte Popolare per la Liberazione della Porchetta</strike> la [[Lega Nord]].
 
=== Vita privata ===
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=== La scalata ===
[[File:Attiliofontanasindaco.jpg|miniatura|Fontana quand'era ancora vivo, nel ruolo di sindaco di Varese]]
Attilio diventa una sorta di jolly per la Lega prima e per il centrodestra dopo, che permette di vincere numerosi comuni disastrati dalle clientele della partitocrazia per dar loro luce nuova: tra essi [[Induno Olona]], [[Vergate sul Membro]], [[Usmate Velate]] e Sodomate Rettale.
 
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=== La campagna per le presidenziali ===
Nel 2018, complice un [[morte|leggero caso di raffreddore]] del ''Dux Lombardorum'' [[Roberto Maroni]] che dunque si ritira, viene scelto come Grande Successore a Palazzo Lombardia ad una sola condizione, posta da Berlusconi: il taglio della barba.<ref>Questa non è una battuta</ref>
 
Tuttavia già le sue prime dichiarazioni creano polemiche: dice ad esempio che bisogna difendere la razza bianca, facendo venire un coccolone ai lombardi di pura razza alpina che con i ''mediterronei'' vogliono avere a che fare il meno possibile. Al fine di soddisfare l'elettorato moderato, comunque, citerà l'uso della parola razza in un [[costituzione italiana|insignificante documento]].
 
Nonostante questi primi intoppi vince agilmente, battendo [[Giorgio Gori]], sindaco di Bergamo candidato per il centro-sinistra, e il [[Pupazzo Uan]], rappresentante del [[Movimento 5 Stelle]].
 
=== Presidente della Lombardia ===
==== L'inizio di tutto ====
[[File:Matttarella 07.12.22 (9).jpg|miniatura|sinistra|Attilio Fontana con due amministratori locali e due vecchietti sconosciuti]]
Giunto a Palazzo Lombardia con la promessa della continuità sceglie, come in un paese sudamericano qualsiasi, di annullare quasi ogni riforma del predecessore: il [[bandiera italiana|tricolore]] viene spostato dal [[cesso|Gabinetto del Presidente]] al [[governo|Gabinetto del Presidente]], viene rinnegata la legge sulla tutela della [[lingua lombarda]], la festa della [[battaglia di Legnano]] viene sostituita con la ''Giornata Nazionale della Polenta del Giorno Prima'' e rimane l'unica cosa di cui si sarebbe potuto fare volentieri a meno: la riforma della [[sanità lombarda]].
 
Resta, nel mentre, il famoso nodo dell'autonomia, frase che Attilio diceva sempre ai vigili quando lo beccavano parcheggiato in doppia fila e avevano bisogno di una scusa per non multarlo prima di andare a bere il [[caffè]] insieme.
 
Nel 2019 scompare dalla scena pubblica per alcuni giorni insieme a [[Luca Zaia]] e a [[Beppe Sala]]: [[Alfonso Signorini]] ipotizzò un'[[orgia]] omosessuale col fine di costituire il ''Partito del Nord'' ma, in verità, i tre erano ad [[Atene]] a negoziare l'arrivo dei giochi olimpici invernali del 2026, risultato che effettivamente ottengono, con le "Olimpiadi di Milano-Cortina 2026", con anche un singolo evento a Bolzano, così da non dover rendere conto delle spese a nessuno grazie allo statuto speciale altoatesino. La Provincia Autonoma, in cambio, ha ottenuto un logo della competizione senza i colori della bandiera italiana.
 
==== Il Covid ====
Tutto cambia nel febbraio 2020, quando dalla Cina con furore arriva un [[COVID-19|pestifero virus]]: il Presidente decide di non fare assolutamente nulla, in un raro slancio di lombardità, preferendo favorire il mondo produttivo e cogliendo l'occasione per liberare un po' di peso dell'INPS dalle spalle del ''contribuente somaro''. Purtroppo il governo italiano di [[Giuseppe Conte]] decide di prender delle misure che, oltre ad essere interamente copiate dal manuale di Pechino e quindi completamente inefficaci, portano alla distruzione dell'economia della Lombardia, obbligando il politico pugliese<ref>Da leggersi con tono leggermente alterato</ref> ad umiliarsi a Bruxelles chiedendo all'Europa di coprire l'ammanco. Si decide dunque di lasciare la Lombardia libera di fare ciò che vuole a patto che le camicie verdi vengano schierate al confine per evitare la diffusione del virus al di fuori della Regione.
 
A livello nazionale viene criticato per aver imposto per primo l'obbligo di mascherina, il tutto mentre l'aveva imposta anche la Toscana senza che nessuno avesse detto nulla.<ref>Nessuna ironia anche qui</ref>
 
Il malcontento tuttavia corre nella Regione: i lombardi etnici ritengono insufficiente la scelta di Fontana di limitarsi a non far nulla, ritenendo doveroso mandare i positivi a sputare in testa ai vecchi per alleggerire la pressione fiscale, mentre una nutrita comunità di statali, comunisti, fuorisede e simili chiede invece il commissariamento della Regione per non aver seguito abbastanza fedelmente la linea della Cina.
 
Complice l'impossibilità di schierare le camicie verdi, impegnate al confine, al fine di mantenere l'ordine pubblico alla fine Fontana capitola e decide di seguire [[Vincenzo De Luca]], imponendo {{senza fonte|utilissime}} restrizioni come il coprifuoco e la mascherina all'aperto e andando a piangere a Roma chiedendone di più.
 
==== La campagna vaccinale ====
Ma poi, a dicembre arriva la svolta: grazie <strike>alle temibili case farmaceutiche</strike> al governo arrivano i vaccini, capaci di salvare l'economia e le vite. Tuttavia il buon Attilio, privo di qualsiasi conoscenza in campo logistico, decide di rivolgersi all'Umberto Bossi che, sibillinamente<ref>O forse per colpa dell'ictus</ref>, gli dice "segui la via maestra".
 
Come al solito non capisce un cazzo e decide di delegare la campagna vaccinale a [[Letizia Moratti]], da lui ritenuta maestra per i suoi ruoli nei governi Berlusconi, che fa anche un buon lavoro. Nel mentre, comunque, il movimento per il commissariamento diventa un bambino grande che, come quei parassiti strani che si vedono nei documentari dei [[National Geographic]], invade il cervello del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] convincendolo a nominare un proprio esponente come candidato alle regionali: Pierfrancesco Majorino.
 
==== Dopo il Covid ====
[[File:Rosa Camuna Swastika.svg|miniatura|Ai sensi dello statuto regionale la Megapresidenza porta ad un ''caratteristico adattamento'' della Rosa Camuna]]
I lombardi perdonano velocemente il loro Attilio per aver fatto l'italiano e non lo ritengono nemmeno responsabile per averli chiusi in casa per settimane a caso, tanto sono abituati a [[sodomia|ciapàlla in del cul]] e tornano alla normalità già a metà 2021 anche a dispetto delle normative romane, utilizzando le mascherine solo per occultare il volto durante atti di bullismo compiuti fuori dalle facoltà di lettere nei confronti di chi ha accenti sospetti.
 
La corsa verso la rielezione, particolarmente cara a Fontana poiché se ottenuta con più del 45% dei voti permette di ottenere la [[dittatura|Megapresidenza a Vita]], viene però ostacolata non tanto da Majorino, più semplice da superare alle urne che in strada girandoci attorno, quanto dalla sua ex vicepresidente e confidente, Letizia Moratti, che sceglie di abbandonare il centrodestra, si dice perché non ha ricevuto, come promesso, la candidatura per la coalizione e una bici con cambio Shimano.
 
La candidatura dell'ex sindaca di Milano, sostenuta dalla {{senza fonte|naturalissima}} coalizione tra Italia Viva (municipalismo sciaratico), Azione (centralismo nazionalista), Grande Nord (autonomismo ridicolo), Comitato Nord (Bossismo esoterico), ex Leghisti (indipendentismo liberale) e Civici (deretano attaccato alla ''cadrega''), si dimostra abbastanza popolare, tanto da superare in alcuni sondaggi il centro-sinistra, tutto ciò nonostante la popolarità delle liste pari a quella di una visita prostatica fatta da [[Edward mani di forbice]]: si dice che i lombardi apprezzino l'alternativa tra uno che rinnova il contratto senza gara all'{{senza fonte|efficientissima}} [[Trenord]] e uno che annetterebbe la Lombardia a [[Cuba]].
 
Ad ogni buon conto i sondaggi mostrano una chiara vittoria per Fontana, tanto che il governo [[Giorgia Meloni|Meloni]] ha valutato di annullare le elezioni o di svolgerle in forma plebiscitaria come misura di [[spending review]], decidendo infine di non farlo, al fine di poter far credere agli italiani di non essere in dittatura. Per ora...
 
=== Il secondo mandato ===
Viene rieletto da una maggioranza bulgara, nell'ultima elezione italiana prima del ritorno del regime fascista. Lo stesso giorno il centrodestra conquista anche il Lazio, portando il totale delle regioni blu a [[ventordici]].
 
== Procedimenti giudiziari ==
Fontana è caduto spesso tra le maglie delle [[toghe rosse]] uscendone sempre indenne, escludendo una sanzione di 1000€ da parte dell'anticorruzione per essersi dimenticato di dichiarare un investimento in ''futures'' del [[Gorgonzola]].
 
Nel 2019 viene accusato di abuso d'ufficio per un contratto da più di diecimila euro l'anno fatto dalla Regione con un suo amico per una fornitura di [[dildi]] come cura per l'isteria, ma la sua posizione viene archiviata.
 
Viene sentito nel 2020 dalla magistratura italiana per l'emergenza Covid, ma non viene indagato, poiché l'Italia è uno stato unitario e i presidenti regionali contano come il 4 a sette e mezzo. La magistratura padana invece lo condannerà ad una Censura con Disonore per non aver dichiarato la secessione schierando le [[ronde padane]] sul [[Po]] in risposta alle restrizioni annunciate dal governo Conte.
 
Nel 2020 viene accusato di aver comperato dei camici dalla moglie e dal cognato, ma viene assolto poco dopo: infatti erano giubbotti antiproiettile per gli agenti di polizia impegnati nel servizio di repressione di chi si allontanava da casa a più di 200 metri, passando dunque sotto la gestione commissariale del governo italiano, priva di ogni legge formale che non sia quella delle tribù neolitiche.
 
Nel 2021 viene indagato per autoriciclaggio, poiché trovato dagli operatori ecologici infilato nel cassonetto della carta di Palazzo Lombardia: la sua posizione verrà archiviata dal GIP, dopo che i nastri della videosorveglianza mostrano come fosse scivolato al suo interno per via del pavimento bagnato.
 
== Note ==
<References/>
 
== Voci correlate ==
* [[Lega Nord]]
 
{{DEFAULTSORT:Fontana}}
[[Categoria:Politici italiani]]
[[Categoria:Varese]]
[[Categoria:Lega Nord]]
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