Arte greca: differenze tra le versioni

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== L'arte greca nella storia ==
[[File:Dea_con_serpenti.jpg|left|thumb|200px|''Donna ambigua vestita in modo ambiguo con oggetti ambigui'', Porcellide; [[Troia]]n Museum]]
L'arte greca fa la sua prima comparsa con i Minoici, quelli che avevano il corpo da uomo, la testa di marmo e il culo da toro. Queste prime forme d'arte erano molto rudimentali, ma ancora oggi i soggetti intrinsechi e impliciti, nonchènonché le profonde e significative tematiche rappresentate, sono validi e interessanti: [[tette]].
 
Soggetti a sessomania, i [[Minoici]], come del resto tutte le altre civiltà elleniche, non riuscivano a completare un'opera senza abusare di [[cazzo|falli]] al vento, formose poppe e culi sodi e palestrati. Purtroppo la loro ''[[verve]]'' creativa era fortemente limitata dalla loro incapacità cronica, dunque ciò che ci rimane di questo periodo artistico sono orripilanti disegnini bidimensionali, sqadrati e storti, vagamente somiglianti a [[pornografia|pornografie]] rupestri.
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La scultura fu l'arte in cui i Greci riuscirono meglio.. peccato che dei loro machi e delle loro procaci femmine in bronzo, tranne per quanto riguarda i [[Bronzi di Riace]] e i vari frontoi dei templi, ci rimangano le copie fatte all'[[Accademia di Belle Arti]] da quelle menti creative dei [[Romani]].
 
Lo scultore più conosciuto è sicuramente [[Fidia]], che, grazie ai suoi agganci con la [[mafia]] locale, riuscì a farsi dare l'appelto per scolpire i fregi del [[Partenone]], edificio inizialmente concepito come capanno abusivo in cui sequestrare i ricchi notabili ateniesi: senonchèsenonché un giorno, trovandosi [[Pericle]] imboscato da quelle parti con l'amante di turno, vide l'edificio e lo giudicò così bello da essere degno di ornare l'[[Acropoli]], e così decise di farvelo trasportare a braccia dai più valenti pompati del gymnasium. Lì si trova ancor oggi, spogliato dai fregi, affumicato dagli idilliaci fumi industriali di [[Atene]] e deteriorato dai centinaia di flash delle [[Nikon]] dei Giapponesi.
 
Dopo il periodo aureo della scultura classica, abbiamo la scultura alessandrina, che trattò temi quotidiani: ricordiamo statue di profondo impatto estetico come "La vecchia ubriaca", "bambino inculato da un'oca" e il gruppo marmoreo "La prostituta della porta accanto circondata dai suoi clienti."
[[File:Yukidaruma.jpg|left|thumb|280px|''Poseidone Enosìktono si lamenta delle tasse'', Fidia, Freezer Museum.]]
=== Caratteristiche ===
BenchèBenché quando si pensa al mondo classico vengano in mente città completamente bianche e ordinate, si deve sapere che i Greci amavano tantissimo il colore, infatti le statue che creavano avevano un maquillage simile a quello di [[Platinette]] e i vestiti indossati ricordavano molto alcuni costumi circensi. Ciò corrobora la tesi esposta sopra che i Greci non ne capissero un'emerita ceppa di [[colore]].
 
Non era importante quanto fosse bello il soggetto rappresentato purchèpurché fosse nudo: in rari casi, per gli scultori più perbenisti, il soggetto indossava un elmo sul capo (per i greci era considerata più oscena la barba che il pube).
 
In altre occasioni il [[fallo]] era ricoperto da un mantello o da una donna avviluppata attorno ad esso.
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== Ceramica ==
 
I Greci erano particolarmente capaci a modellare la ceramica, ad Atene esisteva addirittura un quartiere adibito solo alla creazione di oggetti in ceramica: il Ceramico, ''ça va sans dire''. In questa zona della città facevano mostra di alcuni dei migliori articoli della produzione greca: Il WC di Zeus, tanto comodo da essere da lui preferito al trono, la jacuzzi di Afrodite e il lavandino dove Era era solita la vare i piatti.
 
== Architettura ==
 
Anche i gusti in fatto di design degli Ellenici hanno subito uno sviluppo notevole nel corso del [[tempo]]. Per l'appunto i [[Greci]] sono passati da allegre capannette sulla spiaggia alla perfezione di templi come il Partenone. Sì, quello che abbiamo delicatamente bombardato durante la [[Seconda Guerra Mondiale]]. È inoltre possibile elencare i diversi stili che hanno caratterizzato l'architettura dell'Ellade:
 
*'''Il dorico''': 'na schifezza. Neanche una decorazione, un disegnino, una fogliolina di vite. Che tristezza...
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*'''Materiale''': colori a tempera su cartina Rizla
*'''Descrizione''': Uno dei pochissimi reperti archeologici cartacei dell'antica Grecia a non essere stato rollato e utilizzato per scopi poco professionali. È ivi raffigurata la parte superiore di una [[colonna]] dello stile scrinzio, originario della città di Scrinzia, oggi ricoperta dal mar Nero e dimenticata pure dai pesci. La colonna è di colore scrinzio, una sfumatura del giallo ocra riscontrata per la prima volta nei boccali scrinzi nella città di Scrinzia. Sopra vi è un mattone incolore e ancor più sopra l'eroe scrinzio Caradone che doma il suo cavallo Caracazzo.
*'''Il mito''': la leggenda narra che Caradone, già noto per aver salvato Afrodite dal pericolo delle doppie punte, doveva scendere in guerra contro i [[Persiani]]. Il suo cavallo Caracazzo non accennava però a partire, e Afrodite, in segno di riconoscenza, offrì a Caradone una carota magica da far mangiare al cavallo. Caracazzo corse così forte che si schiantò contro una colonna uccidendo il padrone e stesso. Questa colonna è così decorata in memoria di questo spiacevole episodio del mito.
|immagine2=Colonna Dorica.jpg
|commento2=<br clear="all" />
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*'''Materiale''': cartone, gesso e cartongesso
*'''Descrizione''': tempio magnifico, imponente, maestoso. Colonne perfette e struttura eccellente. FAKE! Si tratta chiaramente di un falso: innanzitutto il materiale utilizzato non è consono, e sullo stròbilo della prima colonna a destra compare il marchio "[[Made in China]]". Inoltre è ancora solido e intatto: questo, per un tempio greco dell'età classica, non è possibile, Zeus non lo avrebbe permesso! Anche secondo lo storico Sinaddoco i templi greci sono strutturati e architettati in modo da cadere in rovina dopo 2 o 3 anni.
*'''Il mito''': Zeus, tanto per cambiare, ha fulminato l'uomo in basso a sinistra nella foto, che si era permesso i elogiare questo tempio dicendo: ''"in fondo non è malaccio"''. Il suo corpo, dopo il [[decesso]], è stato ripetutamente bastonato dallo storico Sineddoco, che ha ritenuto quella sentenza un insulto all'arte greca. Tanto per essere sicuri Ares ha scagliato verso di lui i suoi [[PokèmonPokémon|cavalli di fuoco]] che l'hanno ripetutamente calpestato. Il mito è relativamente scadente (quanto il tempio, del resto).
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*'''Materiale''': rocce vulcaniche
*'''Descrizione e storia''': quando gli alieni fecero visita alla terra per un viaggio diplomatico, lo scultore Fidia fu talmente impressionato dalle loro fattezze e dalla loro cultura che decise di rappresentare in scala 1:1 un marziano bambino. Utilizzando il materiale che gli stessi alieni avevano esportato in Grecia, Fidia lavorò a questa opera monumentale per 12 anni di seguito. Bisognava anche considerare che gli alieni crescevano di 0,5 centimetri all'ora e la rappresentazione risultava complicatissima. Dunque, dopo 12 anni di lavoro, si prese una pausa. Il modello di alieno, spazientito, fece implodere [[Fidia]] in un [[buco nero]]. L'opera rimase incompiuta. Il buco nero si trova ancora lì, e risucchia ogni anno circa 1000 turisti tedeschi cicciottelli.
*'''Il mito''': non vi sono miti riguardo questa scultura. Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni della rivista ''Novella 2000 a.C.'', l'[[alieno]] avrebbe fatto fuori Fidia non perché fosse spazientito bensì perchèperché il [[pene]] della statua era troppo piccolo rispetto all'originale.
|immagine6=Ragazzo della Maratona scultura.JPG
|commento6=<br clear="all" />
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*'''Collocazione''': mura di Nasso
*'''Materiale''': pelle umana calcificata
*'''Descrizione''': Cleope e Pitoe furono due famosissimi guardiani dell'isola di Nasso. Essi controllavano che nessuno si intrufolasse nel castello. Tennero lontani per ben 150 anni [[Atene|Ateniesi]], [[Persiani]], [[Creta|Cretesi]] e i neri che per strada tentano di venderti i fazzoletti. Questi semidei, figli di Zeus e della prostituta Radamona, iniziarono però a invecchiare. Il re di Nasso, Naso, decise dunque di avviare il processo di calcificazione assistita, affinchèaffinché questi (anche da morti) continuassero a sorvegliare il castello di Naso da Nasso. Questi sembrano essere i corpi originali dei due guardiani, che non sono riusciti a tenere lontani gli archeologi. Questo rende le sue statue assolutamente verosimili e ci da una chiara idea di come fossero gli abitanti dell'isola di Nasso:
*'''Il mito''': il re Naso riuscì a ottenere la protezione di Cleope e Pitone grazie alla risoluzione di un difficilissimo enigma: egli riuscì a indovinare chi fosse Cleope e chi fosse Pitone. Proprio per questo episodio la saggezza del re di Nasso è proverbiale (''"astuto come un Naso", "avere una furbizia Nasale"'', ecc.)
*'''Il dilemma''': Gli studiosi hanno accertato che sicuramente la statua alla sinistra sia Cleope e l'altra Pitone, o forse quella a sinistra sia Pitone e l'altra Cleope. Dopo anni di ricerche hanno comunque escluso che Cleope e Pitone fossero la stessa statua.
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*'''Materiale''': pura libido
*'''Descrizione''': la scultura rappresenta un giovine alessandrino che sta in posa al concorso "Mr. Alessandria" 303 A.C.
*'''Il mito''': si narra che questo giovine, nomato Candaule, avesse corrotto la giuria facendo innamorare di sé il povero [[Apollo]], che, dopo aver esaudito il desiderio di vittoria dell'amato, avrebbe voluto che questi ne pagasse il fio. PoichèPoiché Candaule, invece, voleva farsi tutte le fungirl disponibili, il [[dio]] lo trasformò in uno scarabeo stercorario.
|immagine13=Moscofronos.jpg
|commento13=<br clear="all" />
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*'''Collocazione''': museo della vasellina, Corfù
*'''Materiale''': ceramica grassa
*'''Descrizione''': il vaso ha un pessimo abbinamento cromatico, e grasso e tozzo e non ha alcuna rilevanza storica. Per questo motivo è stato relegato nel museo della vasellina a Corfù assieme ad altri vasi scadenti. Esso fu ritrovato nel 1867 in frantumi e fu restaurato nel 1901 con del nastro adesivo. Fu usato durante la seconda guerra mondiale come vaso da notte e nel 1943 fu il cappello del cabarettista Charlie Boudene. Escludendo la sua storia il vaso non ha nulla di interessante: vi sono appresentati animali inesistenti come il grifone, il minollo o le fenicinghiale. Ricorrono il tema della lotta fra specie diverse e il valore della giallognolicità. Le figure sono più scure perchèperché l'autore non aveva a disposizione il flash.
*'''Il mito''': gli animali rappresentati hanno un valore profondamente simbolico, tranne i minolli che, non avendo alcun significato, sono stati rimossi per quanto possibile con la gomma da cancellare dallo stesso autore. Secondo il ceramografo (nonché pittore del vaso), il recipiente rappresenterebbe i contrasti presenti fra gli dei dell'[[Olimpo]]. Secondo gli archeologi, invece, no.
|immagine2=Vaso con cavallo sul coperchio.jpg
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*'''Materiale''': ceramica tozza
*'''Descrizione''': opera del periodo classico del ceramografo Eufronio in ceramica gialla. Il vaso è basso e circolare e presenta ripetizioni geometriche alquanto noiose. È ancora aperto il dibattito riguardo la reale essenza di questo vaso che, fino a prova contraria, potrebbe essere anche una pentola. Nessuno, ad oggi, ha ancora aperto il vaso per testare se contenga del pollo fritto. Alcuni archeologi vi hanno notato analogie con il Partenone, altri archeologi hanno consigliato loro di non drogarsi.
*'''Il mito''': il cavallo rappresentato è Pegaso. Alla domanda dell'allievo Eutimide "perchèperché, se quello è il cavallo [[Pegaso]], l'animale non ha le ali spiegate, maestro?", il maestro Eufronio si giustificò: "Stava dormendo".
|immagine3=Disegno ambiguo su vaso.jpg
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*'''Descrizione''':Opera secondaria del notissimo Polignoto, fu confezionata apposta per il cesso dei festini privati di Alcibiade: il vaso rappresenta infatti un Pan che tenta di placare la sua satiriasi fra le bracia di una casta matrona.
*'''Il mito''':Si narra che, in antico, Pan, errando solitario per le lande della Beozia, fosse colto all'improvviso da una violenta satiriasi. Provò a chiamare le sue amichette ninfe sul cellulare, ma invano: infatti non c'era campo nemmeno per chiedere un aiutino al suo medico Esculapio.
Il nostro decise dunque di seguire la natura, ovunque questa l'avesse portato: per fortuna incontrò una matrona che attingeva acqua da un pozzo dei dintorni e, fremendo nell'attesa della copula, le corse incontro e la strinse a . La donna, però, viste le piccole dimensioni del suo membro, gli disse francamente di togliersi dai coglioni. Fu così che Pan ebbe una forte crisi di coscienza, divenne bulimico e morì pochi anni dopo.
|immagine4=Vaso bianco e nero greco.jpg
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