Aristofane: differenze tra le versioni

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In generale le commedie di Aristofane hanno in comune uno schema: il protagonista, messo a confronto con l’ambiente ostile, riesce a fare fronte alle avversità modellandone le dimensioni concettuali e socioculturali con l’aiuto di un calcio rotante, e ristabilendo così l’ordine universale.
Dopo che nella prima parte si sono create le condizioni per un ordine nuovo, talvolta utopistico, generalmente
giunge l’intervento di un barbone furibondo ad esplicazione del paradosso generatosi dalla reazione originaria del protagonista[[File:Barbone 3.jpg|thumb|left|210px|Personaggio tipico della commedia aristofanea è il ''barbone furibondo'', acclamato dal pubblico ed apprezzato dalla critica.]]Anche se l'inventiva drammaturgica di Aristofane può sembrare inesauribile, in realtà alcune scene e certi meccanismi teatrali sono ricorrenti. È per esempio il caso del banchetto fuori scena presente nelle opere ''Arcanesi,Vespe e Donne all'Assemblea'', dove venne inaugurata la figura del ''paninaro ludro'', o del banchetto in scena, come nel caso degli ''Uccelli'', della ''Pace'', degli ''Eroi'' o dei ''Friggitori'' ( opera rimasta incompiuta sebbene divenuta in seguito spunto per il noto documentario satirico ''Supersize me''). Tale espediente scenico incrementò, attraverso il confronto diretto tra il personaggio del paninaro e lo spettatore, l'utilizzo del "metateatro"(da non confondersi con il metà-teatro, ovvero l'anfiteatro greco).[[File:Paninaro.jpg|thumb|right|210px|Il ''ludro paninaro'', invenzione Aristofanesca utilizzata dall'autore come espediente metateatrale.]]
 
 
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