Architettura futurista: differenze tra le versioni

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questo articolo parla della scienza che si occupa di progettare l'estetica degli edifici, fregandosene altamente di trovare il modo per sorreggerli: '''''l'[[architettura]]'''''}}|div}}
 
{{Dimensione|85%|Quindi, se vedete [[Architetto|personaggi vestiti in modo ambiguo]] che blaterano di abbattere pilastri portanti perchè "''esteticamente brutti''" o che inneggiano continuamente ad un certo [[Calatrava]], non vi preoccupate, è tutto normale.}}
|file-sx=Edificio dalla forma strana.jpg
|largh-file-sx=150px
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'''L'architettura futurista''' è una particolare branca dell'[[architettura]] che studia come progettare [[Ponte sullo stretto di Messina|edifici monumentali che non potranno mai essere realizzati.]].
 
 
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==== Contesto storico ====
 
La ''[[rivoluzione industriale]]'' aveva permesso un incredibile miglioramento della qualità delle abitazioni, tanto che intere famiglie di 10-12 membri potevano dormire in case di ben 15 [[Metro quadro|mq]] dotate di ben '''una''' finestra e acqua corrente {{Dimensione|85%|gelida}}, anzichèanziché in scomode casupole rurali lontani dalle {{citnec|benefiche ciminiere}} cittadine.
 
Sull'onda di questa rivoluzione si giunge, in meno di un secolo, al periodo della ''[[Belle epoque]]''. L'architettura futurista si colloca in questo contesto storico, dominato da un clima di assoluta [[fiducia]] nel [[progresso]]; nessuna ardita costruzione è ritenuta impossibile da realizzare.
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[[File:Tessera_ATM_di_Filippo_Tommaso_Marinetti.jpg|left|310px|thumb|La tessera [[ATM]] di Marinetti.]]
 
Nei progetti di questo periodo si cercano sviluppi e scopi di questa novità; l'[[utopia]] futurista è una città in perenne mutamento, agile e mobile in ogni sua parte, [[Salerno-Reggio Calabria|un continuo cantiere in costruzione]], e la casa futurista allo stesso modo è impregnata di dinamicità, qualunque cosa voglia dire.
 
L'utilizzo di linee ellittiche e oblique simboleggia la maggior dinamicità dei progetti futuristi, privi di una simmetria classicamente intesa e di una logica razionale <ref>Classicamente intesa, ovviamente.</ref>.
 
== La ''"Città Nuova"'' ==
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Cosa di cui non avevamo il minimo dubbio.
 
[[File:Antonio_Sant'Elia.gif|left|150px|thumb|[[Antonio Sant'Elia]], bello come il sole. La conformazione della sua testa ci indica chiaramente che egli apparteneva alla specie dell'[[Homo neanderthalensis]].]]
 
La sua visione riguardava una [[città]] del [[futuro]] estremamente industrializzata e meccanizzata, formata da [[Grattacielo|grattacieli]] monolitici ed enormi con terrazzi, [[aeroporto|aeroporti]] incorporati e cagate varie che hanno incarnato l'eccitamento puro e semplice dell'architettura moderna e della tecnologia, oltre ad ispirare i [[Fumettista|fumettisti]] nella creazione di '''''[[Gotham City''']]'' <ref>Di chiara matrice futurista.</ref> e quindi dei cartoni animati di ''[[Batman]]''.
 
Nelle tavole per la ''Città nuova'', Sant'Elia non offre solo pochi schizzi su un taccuino, ma una proposta attentamente elaborata; egli progetta numerosi [[Ponte|ponti]], [[ascensori]], piani stradali e vie pedonali, a vari livelli, per rispondere alle esigenze di mobilità dell'intensa vita cittadina. Dal numero di ponti e strade multistrato utilizzato, si suppone che Sant'Elia immaginasse città popolate da miliardi di abitanti. Per questo venne rinchiuso in [[manicomio]] nel [[1915]]. Ma questa è un'altra storia.
 
[[File:Progetto edificio futurista 2.jpg|right|thumb|270px|Un ponte dentro un altro ponte. Geniale.]]
[[File:Progetto_edificio_futurista_5.jpg|right|thumb|200px|Uhm... boh.]]
È evidente anche l'impiego di nuovi materiali innovativi per l'epoca ([[cemento]], [[vetro]], [[ferro]], tappi di bottiglia) nella progettazione della città, illuminata da luci elettriche, di cui alcune anche con [[Pubblicità|funzione pubblicitaria]]. Geniale poi l'intuizione che lo porta a sostituire i [[Mattone|mattoni]] con un ugual numero di [[Brunetta]]<ref>Dimensioni 60×120×250 mm.</ref>.
 
==== Critiche ai suoi progetti ====
 
L'inesistenza di [[piante]] e sezioni e una certa monumentalità dei disegni hanno fatto parlare di Sant'Elia come di un visionario dell'architettura, negando ogni possibilità realizzativa alle sue opere: in realtà egli riusciva a dare ai suoi edifici una volumetria in cui erano leggibili la struttura planimetrica e le sezioni.
 
{{quote|Ecco qui [[Tangente|i 15000 € pattuiti]] per la licenza di agibilità.|Antonio Sant'Elia mentre riesce, con l'aiuto del tecnico comunale, a dare ai suoi edifici una volumetria in cui sono leggibili la struttura planimetrica e le sezioni.}}
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[[Eh?|La mancanza delle piante è inoltre una scelta in linea con la poetica futurista e riflette l'interesse nel produrre soprattutto l'impressione del dinamismo urbano, proiettando lo spettatore nel centro della metropoli moderna, piuttosto che rendere la metropoli attraverso l'astrazione di un progetto]]. Il rifiuto della planimetria è parte del generale attacco dei futuristi contro le convenzioni e contro la tradizione umanistica: la città futurista, basata sul cambiamento e sul flusso, non ha né un centro né una forma definita, e la gente non sa dove andare ad ubriacarsi il [[sabato sera]].
 
Le costruzioni di Sant'Elia [[Coglioni|rompono]] quindi con tutte le tradizioni architettoniche e perseguono l'ideale di una casa "''simile a una macchina gigantesca''". Tipo un [[SuvSUV]].
 
Le diffuse superfici oblique permettono, riflettendo maggiori quantità di luce e quindi di calore, di far evaporare più rapidamente i cittadini; questi ultimi possono comunque godere di una maggiore luminosità e di un maggior tepore rispetto a quelle vecchie e passatistiche città nemiche del progresso che sono abituati a vedere.
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Nel [[1914]], mentre si trova nel suo ufficio futurista, Sant'Elia viene colto improvvisamente da un insaziabile desiderio di scrivere puttanate: nasce così il ''Manifesto dell'architettura futurista'', una rielaborazione in chiave architettonica del Manifesto del Futurismo di Marinetti.
 
A chi gli domanda il perchèperché di questo atto folle, il [[Ma anche no|nostro eroe]] risponde:
 
{{quote|Beh, il futurismo esplora ogni forma di espressione: dalla pittura alla scultura, dalla poesia al teatro, la musica, la danza, la fotografia, il cinema, la gastronomia e persino [[Sto cazzo|'sto cazzo]]. Sarebbe carino esplorare anche l'architettura.|Antonio Sant'Elia.}}
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[[Categoria:Architettura]][[Categoria:Arte]]
[[Categoria:Stronzate colossali]]