Arca dell'Alleanza: differenze tra le versioni

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{{cit2|I ladri... I ladri. Quegli sporchi, piccoli ladri! Dov’è, dov’è? Ce l’hanno tolto, rubato. Il mio tesssoro!|Ebrei su Arca dell’Alleanza}}
 
L’'''Arca dell’Alleanza''' è uno dei {{citnec|più importanti e più noti}} oggetti sacri della [[Ebraismo|religione ebraica]], {{citnec|purtroppo}} andato perduto nei primi secoli avanti [[Cristo]]. Secondo la [[Bibbia]], essa altro non è che una cassa di legno; nonostante ciò i giudei si sono ammazzati per millenni pur di tornarne in possesso. Da notare anche che sono millenni che gli [[Ebreo|ebrei]] tentano di sfatare il falso mito che li vuole tirchi ed eccessivamente attaccati ai beni materiali. Appare ovvio perché i loro sforzi siano risultati vani.
 
Essa deve la sua importanza al fatto che fu costruita da [[Mosè]] dietro espressa commissione di [[Dio]] (che non pagò mai una lira per il lavoro svolto) al fine di poter contenere le [[Dieci comandamenti|tavole della legge]]. Il mito vuole, inoltre, che una volta aperta essa permetta di vedere coi propri occhi il [[Signore]]; nonché di parlarci lungamente di ciò che si preferisce, anche fosse la ricetta segreta della [[cassoeula]], ottenendo sempre risposte illuminanti in merito.
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Secondo una leggenda, il re Salomone era così ammorbato dal canto degli angeli che, pur avendoli rinchiusi nel tempio riusciva a sentire fin da casa, decise di sbarazzarsene una volta per tutte.
 
Egli pochi anni prima aveva avuto una fugace relazione extraconiugale con la [[regina di Saba]], fondatrice della nazione etiope e nota [[mignotta]]. Da quell'amore [[clandestino]] nacque anche un figlio, il futuro re [[Menelik|Menelik I]] , che il padre non aveva intenzione di riconoscere. Dopo interminabili anni di guerre legali tra Salomone e la madre del bastardo, il re decise di [[prendere due piccioni con una fava]]. Al posto dei tre chili d’oro al mese e la fornitura a vita di vasellina che la regina di Saba richiedeva come alimenti, le regalò l’Arca dell’Alleanza. Il leggendario potere di quel fantastico amuleto (e il fatto che gli angeli fossero interamente d’oro), convinsero immediatamente la donna di malaffare, che, come tale, era un’{{citnec|ottima contrattatrice}}.
 
Dopo pochi giorni dalla chiusura dell’affare anche gli etiopi iniziarono però ad accorgersi che qualcosa stava cambiando.
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