Antonio Gramsci: differenze tra le versioni

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[[File:Antonio Gramsci con occhiali buffi.jpg|thumb|right|280pxminiatura|Non esistono foto che ritraggano Gramsci in posti diversi dalla galera, dall'ospedale o dentro una bara. Questa è l'unica, scattata durante una spassosissima notte di Halloween.]]
 
'''Antonio Gramsci''' (Ales [[1891]] - Sandria [[1937]]) è stato un [[politico]], [[giornalista]], [[critico letterario]] e [[filosofo]] italiano noto per aver dato un'impronta comune a tutte le attività svolte: la [[noia]] mortale. Considerato il padre nobile del [[Partito Comunista Italiano]] e il soprammobile della cultura di sinistra, scrisse [[mille|migliaia e migliaia]] di pagine sui più svariati argomenti senza che [[nessuno]] glielo avesse chiesto, e per questo motivo fu incarcerato dal [[fascismo|regime fascista]] che tutto sopportava meno che si scrivessero delle pagine non richieste.
{{cit2|Cara Madre, sai che ho sempre difeso le mie opinioni, anche quando esse erano contrarie alla tradizione e alla pentola a pressione. Sono in carcere ed è dura, ma sarei disposto a dare anche la vita per un po' di pinzimonio e un margarita. Vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato, ma non posso: la vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini. In poche parole, oltre che comunista sono pure finocchio.|Gramsci in una toccante ''[[supercazzola]] dal carcere'' alla madre.}}
{{cit2|Voi fascisti porterete l'Italia alla rovina, e a noi comunisti spetterà salvarla!|Gramsci su ''previsioni azzeccate''}}
{{wikipedia}}
 
== Biografia ==
'''Antonio Gramsci''' (Ales [[1891]] - Sandria [[1937]]) è stato un [[politico]], [[giornalista]], [[critico letterario]] e [[filosofo]] italiano noto per aver dato un'impronta comune a tutte le attività svolte: la [[noia]] mortale.<br />Considerato il [[padre]] nobile del [[Partito Comunista Italiano]] e il sopramobile della cultura di sinistra, scrisse [[mille|migliaia e migliaia]] di pagine sui più svariati argomenti senza che [[nessuno]] glielo avesse chiesto e per questo motivo fu incarcerato dal [[fascismo|regime fascista]] che tutto sopportava meno che si scrivessero delle pagine non richieste.<br />
 
==Vita= Infanzia e studiadolescenza ===
Di salute cagionevole fin dal concepimento, alla nascita pesa due etti e ha già la [[tisi]], la [[tubercolosi]] e il [[gomito della lavandaia]]. La religiosissima [[madre]], commossa, promette a [[San Crispino]] di costruirgli un [[santuario]] maestoso come quello di [[Lourdes]] se solo un [[fulmine]] avesse incenerito il piccolo Antonio portando via quello sgorbio della natura dalla sua vista. Il padre, più pragmatico, dichiara che in un uomo non è importante l'aspetto fisico, ma come si pettina.
===Infanzia e adolescenza===
[[File:Corpo carbonizzato.jpg|thumb|right|280px|Ringraziando Iddio, nel periodo della scuola la salute assistette Gramsci.]]
Di salute cagionevole fin dal concepimento, alla nascita pesa due etti e ha già la [[tisi]], la [[tubercolosi]] e il [[gomito della lavandaia]]. La religiosissima [[madre]], commossa, promette a [[San Crispino]] di costruirgli un [[santuario]] maestoso come quello di [[Lourdes]] se solo un [[fulmine]] avesse incenerito il piccolo Antonio portando via quello [[sgorbio]] della natura dalla sua [[Windows Vista|vista]]. Il padre, più pragmatico, dichiara: {{quote|In un uomo non è importante l'aspetto fisico, ma come si pettina.|}}
Quando all'età di sei anni il numero di malattie e malformazioni di Gramsci supera il quarantaduesimo [[Successione di Fibonacci|numero di Fibonacci]] i genitori pensano seriamente che possa essere la reincarnazione di [[Leopardi]] e decidono di iscriverlo a [[squola|scuola]] immaginando per lui un futuro radioso.<br />
In effetti, a parte i [[gavettone|gavettoni di piscio]], il periodo scolastico è tra i più felici per Antonio: di [[figa]] manco a parlarne e la [[masturbazione]] resa difficoltosa dalle mani anchilosate, si butta a capofitto nello studio raggiungendo risultati a dir poco brillanti.<br />Ottenuta la [[liceo classico|maturità classica]] col massimo dei voti, gli viene offerta una borsa di studio per l'[[Università]] di [[Torino]] alla quale la madre<ref>Che non lo sopportava più e voleva toglierselo dalle palle a tutti i costi!</ref> lo convince a non rinunciare.
 
Quando all'età di sei anni il numero di malattie e malformazioni di Gramsci supera il quarantaduesimo [[Successione di Fibonacci|numero di Fibonacci]] i genitori pensano seriamente che possa essere la reincarnazione di [[Leopardi]] e decidono di iscriverlo a scuola immaginando per lui un futuro radioso. In effetti, a parte i [[gavettone|gavettoni di piscio]], il periodo scolastico è tra i più felici per Antonio: di [[figa]] manco a parlarne e, la [[masturbazione]] resa difficoltosa dalle mani anchilosate, si butta a capofitto nello studio.
===L'Università===
Alto un metro e un peto, i capelli di [[Caparezza]] e gli occhiali di [[John Lennon]], diventa presto il [[pupazzo]] dell'Ateneo.<br />Per mesi soffre in silenzio sopportando le mille angherie quotidiane e sfogandosi solo velatamente nelle prime lettere alla madre: {{quote|Madre mia, qui a Torino è bellissimo, tutti mi amano e nessuno mi prende per il culo perché sono brutto, storto e secchione. Davvero, nessuno!<br />Ok, qualcuno.|Gramsci in ''Farloccate da Torino alla madre'' - Ed. Pinocchio}}
Ha la fortuna di condividere il corso di studi con un altro studente proveniente dalla [[Sardegna]], [[Palmiro Togliatti]], il quale lo prende sotto la sua ala protettrice per poterne abusare in esclusiva mettendo poi i video delle vessazioni su [[Youtube]].<br />I due futuri comunisti seguono con attenzione le lezioni del [[Liberismo|liberista]] [[Luigi Einaudi]] e leggono avidamente l'altro liberista [[Benedetto Croce]], in entrambi i casi non capendo un [[cazzo]] di quello che dicono i due pensatori.
 
Ottenuta la [[liceo classico|maturità classica]] col massimo dei voti, gli viene offerta una borsa di studio per l'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]] alla quale la madre, che non lo sopportava più e voleva toglierselo dalle palle a tutti i costi, lo convince a non rinunciare.
==Il pensiero==
[[File:Labirinto di carta.jpg|thumb|left|270px|[[Fausto Bertinotti]] cerca di districarsi fra i pensieri di Gramsci.]]
Imbevuto delle opere dei maestri Einaudi, Croce, [[Karl Marx|Marx]] e [[Yellow Kid]], matura una confusione che la metà basta. <br />Siccome il pensiero degli altri non lo capisce, decide di averne uno tutto suo e comincia a inventare definizioni a caso che riempie di contenuti a vanvera.<br />Sviluppa quindi i concetti di '''[[Materialismo storico]]''', '''Coscienza di classe''' e '''Alluce valgo''', che diventeranno presto la base teorica del comunismo italiano.<br />È il primo intellettuale ad affrontare con coraggio la '''[[Questione meridionale]]''' come dimostrano le parole pronunciate alla Quarta Internazionale Socialista: {{quote|La Questione cosa?|Gramsci}}
 
==La= fondazioneL'Università del PCI===
[[File:Gramsci graffitaro disegna baffi su manifesto Mussolini.jpg|miniatura|La terribile critica al Fascismo di Gramsci.]]
Andato a puttane il cammino universitario ''"a causa dei problemi di salute"'' - dice lui - ''"a causa della sua zucca vuota"'' - dicono i professori, è costretto ad arrangiarsi alla bella e meglio.<br />Lavorare non può, rubare non sa, non gli resta che darsi alla [[politica]] iscrivendosi al [[Partito Socialista]].<br />Invece di ringraziare la [[Madonna]] di essere stato accettato in un partito che gli avrebbe concesso di mangiare [[a sbafo]] per il resto della sua vita<ref>Per quanto breve si prospettasse.</ref>, si mette in testa di sobillare gli [[operai]] delle [[fabbrica|fabbriche]] inneggiando alla rivoluzione [[bolscevichi|bolscevica]]; non avendone ben chiaro il concetto, lo fa usando le parole di Benedetto Croce, peraltro a [[pera]].
Alto un metro e un peto, i capelli di [[Caparezza]] e gli occhiali di [[John Lennon]], diventa presto lo zimbello dell'Ateneo. Per mesi soffre in silenzio sopportando le mille angherie quotidiane e sfogandosi solo velatamente nelle prime lettere alla madre:
{{quote|Te ne vai da solo o dobbiamo mandarti via a calci nel culo?|Il Partito Socialista a Gramsci}}
[[File:Panino imbottito con un bambino.jpg|thumb|left|280px|Il panino che riscuoteva maggior successo alle [[Festa dell'Unità|feste dell'Unità]].]]
 
{{citazione|Madre mia, qui a Torino è bellissimo, tutti mi amano e nessuno mi prende per il culo perché sono brutto, storto e secchione. Davvero, nessuno!<br />Ok, qualcuno.|''Farloccate da Torino alla madre'' - Ed. Pinocchio}}
Si trova quindi, da un giorno all'altro, senza un uditorio sul quale riversare i suoi divertentissimi [[aforisma|aforismi]] e va in [[paranoia]] totale: comincia a tenere discorsi allo specchio applaudendosi da solo dopo essersi messo un fazzoletto rosso al collo per non riconoscersi, poi piange ininterrottamente per delle settimane.<br />Lo salva ancora una volta Togliatti che gli propone di fondare un partito tutto loro, senza la rottura di coglioni di un'idea alla base.
{{quote|Con la mia intelligenza e la tua stupidità andremo molto lontano.|Togliatti a Gramsci}}
 
Ha la fortuna di condividere il corso di studi con un altro studente proveniente dalla [[Sardegna]], [[Palmiro Togliatti]], il quale lo prende sotto la sua ala protettrice per poterne abusare in esclusiva mettendo poi i video delle vessazioni su [[Youtube]]. I due futuri comunisti seguono con attenzione le lezioni del [[Liberismo|liberista]] [[Luigi Einaudi]] e leggono avidamente l'altro liberista [[Benedetto Croce]], in entrambi i casi non capendo un [[cazzo]] di quello che dicono i due pensatori.
 
=== La fondazione del PCI ===
==L'arresto==
Andato a puttane il cammino universitario "a causa dei problemi di salute" – dice lui – "a causa della sua zucca vuota" – dicono i professori, è costretto ad arrangiarsi alla bella e meglio. Lavorare non può, rubare non sa, non gli resta che darsi alla [[politica]] iscrivendosi al [[Partito Socialista]]. Invece di ringraziare la [[Madonna]] di essere stato accettato in un partito che gli avrebbe concesso di mangiare a sbafo per il resto della sua vita, per quanto breve si prospettasse. si mette in testa di sobillare gli operai delle [[fabbrica|fabbriche]] inneggiando alla rivoluzione [[bolscevismo|bolscevica]]; non avendone ben chiaro il concetto, lo fa usando le parole di Benedetto Croce, peraltro a [[pera]], venendo poi sgamato e invitato a togliersi gentilmente dalle palle.
[[File:Gramsci graffitaro disegna baffi su manifesto Mussolini.jpg|thumb|right|280px|La terribile critica al Fascismo di Gramsci.]]
 
Si trova quindi, da un giorno all'altro, senza un uditorio sul quale riversare i suoi divertentissimi [[aforisma|aforismi]] e va in [[paranoia]] totale: comincia a tenere discorsi allo specchio applaudendosi da solo dopo essersi messo un fazzoletto rosso al collo per non riconoscersi, poi piange ininterrottamente per delle settimane. Lo salva ancora una volta Togliatti, che gli propone di fondare un partito tutto loro, senza la rottura di coglioni di un'idea alla base.
In Gramsci l'idea di {{citnec|[[dittatura del proletariato]]}} non era ancora ben formata e nella sua mente essere un buon comunista significava preparare gustosi panini con [[porchetta]] per la [[Festa dell'Unità]] di Abbiategrasso.
 
{{citazione|Con la mia intelligenza e la tua stupidità andremo molto lontano.|Togliatti a Gramsci}}
Purtroppo, su suggerimento di Togliatti, i due fenomeni si buttano sull'[[antifascismo]], raccattano per strada una ciurma sempre più numerosa di disgraziati, e in capo a due mesi sono tutti in [[galera]]. Tutti tranne Gramsci di cui i fascisti nemmeno sospettavano l'esistenza.
 
=== L'arresto ===
Trovatosi ancora una volta solo come un [[cane]] e con nessuno a cui vendere la porchetta, cerca in tutti i modi di farsi arrestare anche lui disegnando i baffi a [[Mussolini]] nei manifesti o facendo le [[pernacchia|pernacchie]] ai [[comizio|comizi]] di [[Achille Starace|Starace]]. Arriva addirittura a scrivere [[lettere anonime]] accusando se stesso di [[essere]] il [[mostro di Firenze]] e di non aver pagato il [[canone RAI]], ma nessuno se lo fila.
In Gramsci l'idea di "[[dittatura del proletariato]]" non era ancora ben formata e nella sua mente essere un buon comunista significava preparare gustosi panini con [[porchetta]] per la [[Festa dell'Unità]] di Abbiategrasso.
 
Purtroppo, su suggerimento di Togliatti, i due fenomeni si buttano sull'[[antifascismo]]: raccattano per strada una ciurma sempre più numerosa di disgraziati, e in capo a due mesi sono tutti in [[galera]]. Tutti tranne Gramsci, di cui i fascisti nemmeno sospettavano l'esistenza.
Gli ci vuole il furto con scasso di una bottiglietta vuota di [[bagnoschiuma]] per finire finalmente in [[prigione]].
 
Trovatosi ancora una volta solo come un cane e con nessuno a cui vendere la porchetta, cerca in tutti i modi di farsi arrestare anche lui disegnando i baffi a [[Mussolini]] nei manifesti o facendo le [[pernacchia|pernacchie]] ai [[comizio|comizi]] di [[Achille Starace|Starace]]. Arriva addirittura a scrivere lettere anonime accusando se stesso di essere il [[mostro di Firenze]] e di non aver pagato il [[canone RAI]], ma nessuno se lo fila.
==La prigionia==
Condannato a tre giorni di carcere duro, tenta il [[suicidio]] per diventare [[martire]] politico, ma inspiegabilmente fallisce pur avendo escogitato ingegnosi metodi come sgozzarsi con un [[grissino]], [[Donatella Rettore|tagliarsi le vene]] con un [[rasoio elettrico]] e impiccarsi con due spaghetti n. 3 al dente legati stretti stretti tra loro.<br />Scontati i tre giorni finge di essere una [[Zecca (persona)|zecca]] per non essere scarcerato. L'inganno riesce così bene che viene dimenticato in cella per dieci anni.<br />Scongiurato il rischio di tornare libero, comincia a scrivere come un forsennato: ''I Quaderni dal carcere'', ''Le Lettere dal carcere'', ''I Numeri dal carcere'', ''Le Radici quadrate dal carcere'', ''Le Poesie dal carcere'', discettando su tutto lo scibile umano con la chiarezza del mare di [[Rimini]] e la linearità del labirinto di [[Dedalo]].[[File:Tomba di Gramsci.jpg|thumb|left|280px|Antonio Gramsci in una foto recente.]]
I destinatari delle sue lettere sono la moglie, la cognata, la madre, la [[nonna]], la zia, la [[Tua cugina|cugina]] della zia e la [[suocera]] del cognato, oltre che i compagni di partito e i compagni del calcetto.
 
Gli ci vuole il furto con scasso di una bottiglietta vuota di [[bagnoschiuma]] per finire finalmente in prigione.
Questi, dopo dieci anni di cassette della posta riempite dalle lettere dal carcere di quello spaccamaroni di Gramsci, implorano il [[Duce]] che gli conceda la grazia a patto che la smetta di scrivere.<br />Graziato da un Mussolini intenerito, viene portato dalla prigione direttamente in [[ospedale]], ché tanto con Gramsci non era mai una mossa azzardata. Appena arrivato i medici gli diagnosticano la [[gotta]], gli [[orecchioni]], il morbo di Gehrig, il [[colpo della strega]] e un [[tumore]] agli [[occhiali per mancini|occhiali]].<br />Per risparmiare tempo lo ricoverano direttamente due metri sotto terra.<br />[[Morte|Muore]] a causa di un fastidiosissimo [[prurito intimo|prurito]] dietro il ginocchio nel [[1937]], all'età di 1937 anni.
 
=== La prigionia e la morte ===
==L'eredità di Gramsci==
{{citazione|Cara Madre, sai che ho sempre difeso le mie opinioni, anche quando esse erano contrarie alla tradizione e alla pentola a pressione. Sono in carcere ed è dura, ma sarei disposto a dare anche la vita per un po' di pinzimonio e un margarita. Vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato, ma non posso: la vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini.<br/>In poche parole, oltre che comunista sono pure finocchio.}}
[[File:Funerali di Togliatti.jpg|thumb|right|290px|Il cordoglio della folla durante le esequie del più grande comunista di tutti i tempi: Palmiro Togliatti.]]
Se dal punto di vista materiale l'eredità che lasciò alla moglie e ai figli si limitò a un paio di [[ciabatte]] e un pezzo di pane duro trovato nelle sue tasche al momento della morte, sul versante spirituale il [[vuoto]] lasciato da Gramsci fu incolmabile per la cultura italiana di [[sinistra]] e non fu più riempito, se non con un [[mandarino]], fino all'avvento di [[Alba Parietti]]. <br />Ciononostante egli fu un punto di riferimento costante, insieme a Fracazzo da Velletri, per tutte le amministrazioni pubbliche che avevano esaurito i personaggi famosi a cui dedicare le vie cittadine.
 
Condannato a tre giorni di carcere duro, tenta il [[suicidio]] per diventare [[martire]] politico, ma inspiegabilmente fallisce pur avendo escogitato ingegnosi metodi, come sgozzarsi con un [[grissino]], [[Donatella Rettore|tagliarsi le vene]] con un [[rasoio elettrico]] e impiccarsi con due spaghetti n. 3 al dente legati stretti stretti tra loro.
==Curiosità==
*La famiglia Gramsci era di origine albanese. Il nome Gramsci, in albanese antico, significa inspiegabilmente Gramsci.
*Era sposato con una ragazza di [[Mosca (città)|Mosca]] di nome Ignazia, detta [[Ignazio La Russa|la russa]], dalla quale ebbe due figli, Mimì e Cocò.
*All'epoca del [[delitto Matteotti]] Gramsci fu il primo ad accusare dell'omicidio il commissario [[Luigi Calabresi|Calabresi]].
*Quando il [[PM]] nell'arringa finale del processo a Gramsci disse ''Bisogna impedire a questa testa di pensare per vent'anni'', non si riferiva a Gramsci ma parlava dei cazzi suoi.
 
[[File:Funerali di Togliatti.jpg|miniatura|Il cordoglio della folla durante le esequie del più grande comunista di tutti i tempi: Palmiro Togliatti.]]
==Note==
{{legginote}}
<references/>
 
Scontati i tre giorni finge di essere una zecca per non essere scarcerato. L'inganno riesce così bene che viene dimenticato in cella per dieci anni. Scongiurato il rischio di tornare libero, comincia a scrivere come un forsennato: ''I Quaderni dal carcere'', ''Le Lettere dal carcere'', ''I Numeri dal carcere'', ''Le Radici quadrate dal carcere'', ''Le Poesie dal carcere'', discettando su tutto lo scibile umano con la chiarezza del mare di [[Rimini]] e la linearità del labirinto di [[Dedalo]]. I destinatari delle sue lettere sono la moglie, la cognata, la madre, la [[nonna]], la zia, la [[Tua cugina|cugina]] della zia e la [[suocera]] del cognato, oltre che i compagni di partito e i compagni del calcetto.
 
Questi, dopo dieci anni di cassette della posta riempite dalle lettere dal carcere di quello spaccamaroni di Gramsci, implorano il [[Duce]] che gli conceda la grazia a patto che la smetta di scrivere. Graziato da un Mussolini intenerito, viene portato dalla prigione direttamente in [[ospedale]], ché tanto con Gramsci non era mai una mossa azzardata. Appena arrivato i medici gli diagnosticano la [[gotta]], gli [[orecchioni]], il morbo di Gehrig, il [[colpo della strega]] e un tumore agli occhiali. Per risparmiare tempo lo ricoverano direttamente due metri sotto terra.
==Voci correlate==
*[[Lenin]]
*[[Mussolini]]
*[[Supercazzola|Pensiero di Gramsci]]
*[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
*[[Unione Sovietica]]
*[[Malato]]
 
[[Morte|Muore]] a causa di un fastidiosissimo prurito dietro il ginocchio nel [[1937]], all'età di 1937 anni.
{{Sardegna}}
 
== Il pensiero ==
Imbevuto delle opere dei maestri Einaudi, Croce, [[Karl Marx|Marx]] e [[Yellow Kid]], matura una confusione che la metà basta. Siccome il pensiero degli altri non lo capisce, decide di averne uno tutto suo e comincia a inventare definizioni a caso che riempie di contenuti a vanvera. Sviluppa quindi i concetti di [[Materialismo storico]], [[Coscienza di classe]] e [[Alluce valgo]], che diventeranno presto la base teorica del comunismo italiano.
 
È il primo intellettuale ad affrontare con coraggio la [[Questione meridionale]], come dimostrano le parole pronunciate alla Quarta Internazionale Socialista:
 
{{citazione|La Questione cosa?|Gramsci}}
 
== L'eredità di Gramsci ==
[[File:Tomba di Gramsci.jpg|miniatura|Antonio Gramsci in una foto recente.]]
Se dal punto di vista materiale l'eredità che lasciò alla moglie e ai figli si limitò a un paio di ciabatte e un pezzo di pane duro trovato nelle sue tasche al momento della morte, sul versante spirituale il vuoto lasciato da Gramsci fu incolmabile per la cultura italiana di sinistra e non fu più riempito, se non con un [[mandarino]], fino all'avvento di [[Alba Parietti]]. Ciononostante egli fu un punto di riferimento costante, insieme a Fracazzo da Velletri, per tutte le amministrazioni pubbliche che avevano esaurito i personaggi famosi a cui dedicare le vie cittadine.
 
== Curiosità ==
* La famiglia Gramsci era di origine albanese. Il nome Gramsci, in albanese antico, significa inspiegabilmente Gramsci.
* All'epoca del [[delitto Matteotti]] Gramsci fu il primo ad accusare dell'omicidio il commissario [[Luigi Calabresi|Calabresi]].
* Quando il [[PM]] nell'arringa finale del processo a Gramsci disse "Bisogna impedire a questa testa di pensare per vent'anni", non si riferiva a Gramsci ma parlava dei cazzi suoi.
 
== Voci correlate ==
* [[Comunismo]]
* [[Benedetto Croce]]
* [[Friedrich Engels]]
* [[Lenin]]
* [[Karl Marx]]
* [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista italiano]]
* [[Palmiro Togliatti]]
* [[Unione Sovietica]]
* [[L'Unità]]
 
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[[Categoria:Filosofi]]
[[Categoria:PersonaggiItaliani]]
[[Categoria:Depressi]]
[[Categoria:Biografie]]