Antonio Di Pietro: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Dipietroscuola.jpg|thumb|right|200px|Di Pietro promuove la cultura.]]
Di Pietro, con le sue eccezionali doti linguistico-oratorie, ha addirittura creato una nuova lingua: il [[Dipietrese]]. Si tratta di un [[idiota|idioma]] più complesso dell'Aramaico che suona come una via di mezzo tra l'analfabetico antico e l'arabo moderno. Questo suo idioma è molto adatto ad essere trascritto nella scrittura cuneiforme babilonese. Tipica espressione usata dai parlanti dipietrese, quasi un intercalare, è: ma che c'azzecca?
Altra caratteristica del Dipietrese è quella di aprire infiniti discorsi all'interno di un unico intervento, con la conseguenza che la metà rimangono in sospeso.
 
Nel corso di Manipulite venne usato negli interrogatori. Dovette intervenire Amnesty International per liberare gli interrogati da questa tortura disumana, ma non tutti superarono il trauma: alcuni si tolsero la vita. (Secondo una corrente di pensiero assai diffusa tra quella parte di itagliani definiti coglioni dal Piccolo Ossigenato, codesta fu una fortuna per la futura repubblica, quantunque bananifera, altrimenti oggi ricoprirebbero cariche ministeriali nel cesso dell'anzidetto Little Redman).
 
LaLe sua frasefrasi preferitapreferite, dopooltre a "ma che c'azzecca?" èsono: "Tu segui me", oppure:"E' veeero o non è veeero?".
 
== Curiosità ==
Utente anonimo