Antonio Chimenti: differenze tra le versioni

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[[File:mastro.jpg|left|thumb|200px250px|Antonio durante uno dei suoi spot.]]
{{portiere}}
[[File:Chimenti portiere.jpg|right|thumb|140px|Antonio che svolge il lavoro che più gli si addice: cercare di uccidere le [[zanzara|zanzare]].]]
 
{{Citcitazione|Che bei capelli che ha signore!!!|un cieco su Chimenti}}
{{Citcitazione|Potrebbe sostituire Dida!!!|[[Galliani]] pensando a i suoi portieri}}
{{Citcitazione|Se l'avrebbi convocato avressi potuto vincere gli europei|[[Roberto Donadoni]] dopo l'esonero}}
{{Citcitazione|Può giocare anche in attacco!!!|[[Gaucci]] dal suo nascondiglio a [[Cuba]]}}
 
== Storia ==
[[File:striscione.jpg|right|thumb|200px250px|Le tifose del convento che sostengono il loro eroe.]]
 
Antonio Chimenti detto anche il carota, o pelatino pelatò, nasce nel profondo sud Italia a confine con l'Alaska il 25 dicembre del [[anno]] 0. Il padre era un noto parrucchiere della zona, la madre una pescatrice di uccelli dal becco lungo. All'età di pochi mesi perse già tutti i suoi capelli che all'epoca erano lunghi, folti e ricci. Scoprì il suo talento di portiere nel palazzo in cui viveva, quando un giorno si mise all'ingresso dell'edificio a controllare la gente che entrava e che usciva. Alto 11 litri e pesante 27 pinte, Antonio presenta un fisico perfetto per svolegere la sua professione di boa in mezzo al mare morto.
 
== La carriera ==
Dopo anni di girovagare in squadre di grandissimo livello mondiale come la [[Sambenettese]] e il [[Templio]] si trovò di fronte alla dura scelta di continuare la sua carriera di [[calciattore]] nella [[Roma]] o se trasferirsi in un monastero di monache. Scelse (sfortunatamente per il calcio) di trasferirsi a [[Roma]] dove per parecchi anni rimase imprigionato nella rete di una porta dello Stadius Olimpycus, costretto a cibarsi con i suoi guanti e con le zanzare. Fu poi visionato ormai in fin di vita da un osservatore della [[Juventus]] dove interpretò il ruolo di ombra di [[Buffon]]. Dopo qualche millennio passato a girovagare per i campetti dei più malfamati oratori di [[Caracas]], tornò per motivi inspiegabili, almeno quanto la sua calvizia, a [[Torino]], dove ora pulisce le strade di periferia dalle cacche dei cani.
[[File:striscione.jpg|right|thumb|200px|Le tifose del convento che sostengono il loro eroe.]]
Dopo anni di girovagare in squadre di grandissimo livello mondiale come la [[Sambenettese]] e il [[Templio]] si trovò di fronte alla dura scelta di continuare la sua carriera di [[calciattore]] nella [[Roma]] o se trasferirsi in un monastero di monache. Scelse (sfortunatamente per il calcio di trasferirsi a [[Roma]] dove per parecchi anni rimase imprigionato nella rete di una porta dello Stadius Olimpycus, costretto a cibarsi con i suoi guanti e con le zanzare. Fu poi visionato ormai in fin di vita da un osservatore della [[Juventus]] dove interpretò il ruolo di ombra di [[Buffon]]. Dopo qualche millennio passato a girovagare per i campetti dei più malfamati oratori di [[Caracas]], tornò per motivi inspiegabili, almeno quanto la sua calvizia, a [[Torino]], dove ora pulisce le strade di periferia dalle cacche dei cani.
 
== Curiosità ==
[[File:mastro.jpg|left|thumb|200px|Antonio durante uno dei suoi spot.]]
*Era lui a interpretare [[Mastro Lindo]] nello spot del famoso detergente.
*Il [[25 aprile]] del 18765, secondo il calendario [[maya]], ci sarà un '[[eclissi]] solare e una lunare, causata dalla sua pelata.
*A differenza del quasi collega [[Ronaldo]] lui NON usa crescinaCrescina.
*Usa guanti in lattice.
*La mattina non si pettina mai i capelli.
*a [[Roma]] veniva chiamato er zucchina.
*Suona in una cover band dei [[Negrita]].
{{calciattori}}
 
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