Ansem: differenze tra le versioni

Ansem originariamente era un ragazzo [[nerd|sfigato]] di nome Xehanort, non si sà [[nulla]] di lui, solo che venne trovato dal suo futuro maestro (Ansem il saggio) in mezzo ad una [[strada]] privo di sensi, di [[soldi]] e con l'[[pene|arnese]] all'infuori, il [[vecchio]] non ci pensa due volte e lo porta nel suo laboratorio prendendolo come uno dei suoi 6 (e poi 12) apprendisti: Even, Braig, Dilan, Elaeus e Ienzo. Passa il [[tempo]] e Ansem scopre che nelle segrete del castello sono nascoste diverse pinte di [[birra]] e, deciso a scolarsele tutte, scende precipitosamente, pultroppo per lui non trova le agognate pinte, ma solo una [[porta]] della [[luce]] e un fottutissimo [[heartless]], stranamente, però, il [[giovane]] è più interessato a quest'ultimi che alla [[birra]] e decide di capire che [[cazzo|caspita]] sia un [[heartless]] e una [[porta]] della [[luce]] cercando su <s>[[Wikipedia]]</s> [[Nonciclopedia]], fortunatamente allora non erano stato ancora inventato [[Kingdom Hearts|questo maledettissimo gioco]] e il povero Xehanort è costretto a fare esperimenti da solo. Dopo qualche settimana il suo maestro si accorge di cosa stàsta facendo il suo apprendista e, con qualche "''Ma [[porco Dio]] cosa [[cazzo]] stai facendo [[stronzo]]!?!''" da buon padre amorevole, segrega il ragazzo in camera sua, dove però continua imperterrito nelle sue ricerche, fino alla fatale decisione di [[suicidio|gettarsi nell'oscurità]] per ottenere il potere necessario per i suoi esperimenti.

Ansem è famoso per uno dei suoi [[libro|libri]]: il Diario di Ansem, divenuto un best-seller di fama mondiale, il libro narra della sua [[storia]], delle sue [[teoria|teorie]] e, soprattutto, delle sue [[cazzate]], una delle quali fùfu quella di mettere nel manoscritto delle note scritte in caratteri minuscoli a bordo [[questa pagina qua|pagina]] dove annotava le sue ricette preferite. Il [[libro]] ebbe una stesura unica e continua e non uscì dalle grinfie del propietario fino a quando questo non [[morte|tirò le quoia]]. Il volume è diviso in diversi capitoli e imita un'altro diario, a sua volta chiamato Diario di Ansem( il saggio), questo denota una grande scarsità di [[idea|idee]] nell'autore e un certo risentimento per il fatto di non riuscire a creare [[niente]] di nuovo, ma soprattutto una presenza spregiudicata di [[pigrizia mentale]].