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L'eliminazione dei suoi avversari gli permise di ripresentarsi di nuovo alle elezioni, ma questa volta in corsa da solo e di conseguenza di essere nuovamente rieletto, per la gioia di tutti, anche degli [[avvoltoi]].
[[File:Komaku muore.jpg|left|thumb|500px|Un disegno che mostra la sequenza in cui è avvenuta la morte di Jackson. Nessuno ha mai scoperto il nome dell'uomo che lo ha ucciso.]]
Dopo questa nuova vittoria, Jackson riprese le sue personali campagne di conquista e sterminio nel Nord America, per la paura di alcuni Stati come l'[[Arkansas]] preferirono limitare i danni entrando spontaneamente a far parte dell'Unione. Ma la popolazione iniziò lentamente a covare il desiderio di toglierlo di mezzo. Così il [[30 gennaio]] [[1835]], mentre si trovava funerali del deputato della [[Carolina del Sud]], [[Warren R. Davis]], da lui ucciso per errore mentre cercava di prepararsi
Il regno di terrore di Andrew Jackson terminò terminò nel [[1837]], ma l'ex presidente continuò ad andare in giro in cerca di indiani da massacrare, arrivando ad insediarsi in un piccolo villaggio ed [[ovest]] degli [[Stati Uniti]] che lui ribattezzò Jacksonville; qui Jackson e i suoi soldati sottoponevano la popolazione ad ogni genere di angheria. Tutto durò sino al [[1845]], quando uno straniero che veniva dal deserto, affrontò il [[tiranno]] e tutti i suoi uomini, uccidendoli senza pietà e liberando definitivamente gli [[Stati Uniti]] dall'incubo di Andrew Jackson.
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