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{{incostruzione}}
[[File:Andrew Jackson-1-.jpg|right|thumb|300px|Andrew Jackson da giovane.]]
{{cit|Salve. Sono il vostro nuovo [[Presidente]] Andrew Jackson, ma voi potete chiamarmi "Signor nuovo [[Presidente degli Stati Uniti]] Andrew Jackson". Bene, ora che abbiamo chiarito questo punto vorrei illustravi in maniera dettagliata la mia politica di governo: da oggi in poi qui comando '''io''', parlate quando lo dico '''io''', mangiate quando lo dico '''io''', dormite quando lo dico '''io''', andate al [[cesso]] quando lo dico '''io''', se vi ordino di abbaiare, voi dovete imitare in maniera impeccabile un [[levriero]] [[Afghanistan|afgano]], se vi faccio vedere un legnetto, voi vi dovete mettere in posizione ed essere pronti scattare. Quello che dico '''io''' non si discute e se qualcuno, per puro caso, dovesse farmi qualche scherzo, tipo attentare alla mia [[vita]], potrei non rispondere delle mie azioni, né nei suoi confronti, né in quelli della sua famiglia. Bene, avete capito tutto? Ci sono domande? No? Perfetto; allora adesso '''andate a lavorare'''!|Il discorso di insediamento del neo Presidente Andrew Jackson.}}
{{cit|Massacrateli!|Jackson su [[chiunque]].}}
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==Jackson, gli anni dell'esodo e dell'alleanza==
[[File:Komaku.jpg|left|thumb|250px|Jackson ghigna beffarso verso il prossimo accampamento che deprederà.]]
Jackson vagò in lungo e in largo per un periodo non precisato raccattando tra le sue fila, criminali, balordi e sbandati di ogni genere. I luoghi che visitò non si conoscono di preciso, ma si sa che attraversò il [[Canada]] dove apprese l'uso dell'ascia dai [[boscaioli]] locali e percorse a nuoto la [[Beringa]] raggiungendo la [[Russia]] e riportando in [[America]] i peggio [[comunista|Mangiatori di Bambini]] che c'erano. Quando poi nel [[1803]] arrivò nel [[Tennessee]], decise di stabilircisi creando il suo quartier generale, dove poté rafforzare il suo esercito e organizzare le nuove razzie nei territori limitrofi.
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==Jackson, il Presidente sterminatore==
[[File:Andrew Jackson-2-.jpg|left|thumb|200px|Jackson mentre sta guardando male proprio te che stai leggendo.]]
Jackson a causa del suo carattere irruente e spesso rissoso, si annoiò presto della nuova vita come giudice della [[Corte Suprema]]; non poteva ridarsi alle razzie e non poteva nemmeno ritorcersi contro [[John Quincy Adams|Adams]] e i suoi, dunque che fare? Rimuginando e rimuginando, arrivò alla soluzione del problema: siccome agli [[americani]] [[bigotti]] non piacevano gli usi e i costumi degli [[indiani]], lui li avrebbe sterminati tutti. Così un bel giorno prese un reparto della milizia e partì alla volta dell'[[Alabama]], attaccando e sterminando la tribù [[Dawson's Creek|Creek]]; dopo questa spedizione {{censura|di sterminio}} bellica, iniziò ad ottenere una certa popolarità anche fuori dai confini del [[Tennessee]]; di conseguenza molti coloni non ci pensarono due volte a chiedere il suo aiuto per allontanare le tribù dalle loro terre per potercisi insediare a [[ufo]].
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==Jackson, in azione==
[[File:Komaku 2.jpg|right|thumb|250px|Andrew Jackson osserva soddisfatto i risultati delle sue politiche di integrazione.]]
La sua presidenza fu caratterizzata da tre questioni fondamentali:
* '''punto uno''': l'esproprio delle terre dei [[Cherokee]], una popolazione indiana che si era stanziata all'interno della [[Georgia]] e che si era addirittura data una [[costituzione]] su modello di quella statunitense. Già questo fatto era inaccettabile, degli indiani che osavano paragonarsi agli [[Stati Uniti]] era una cosa I-N-A-C-C-E-T-T-A-B-I-L-E, quando poi venne scoperto che nei loro territori c'era l'[[oro]], lo Stato della [[Georgia]] si affrettò ad espropriarne le terre utilizzando armi batteriologiche. Inizialmente la [[Corte Suprema]], presieduta da [[John Marshall]], ritenne l'azione illegale, in quanto riconosceva i Cherokee come stato straniero; Jackson, però, era un sostenitore dell''''''autonomia dei singoli Stati dell'Unione''''' e delle '''''campagne di sterminio verso le popolazioni inferiori'''''. Per questi motivi istituì l''"Indian Removal Act"'', legittimando l'esproprio delle terre e la deportazione degli indiani nel campo di concentramento "Sentiero delle lacrime" in [[Minnesota]], in seguito fece anche pervenire il [[cadavere]] di [[John Marshall]] alla sua famiglia, un pezzo alla volta.
* '''Punto due''': le tentazioni secessioniste della [[Carolina del Sud]]
* '''Punto tre''': la guerra contro la [[Banca]] degli [[Stati Uniti]], che stava iniziando ad alzare un po' troppo la cresta
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Visti i suoi metodi, il [[Congresso]] accusò il Presidente di totalitarismo, Jackson dal canto suo accusò il Congresso di alto tradimento nei suoi confronti e fece arrestare buona parte degli oppositori per poi farli rinchiudere nello stesso campo di concentramento in cui sbatteva gli indiani; i pochi sopravvissuti alla mattanza si organizzarono nel [[Partito Whig]], che in seguito sarebbe diventato quella cancrena conosciuta come [[Partito Repubblicano]].
L'eliminazione dei suoi avversari gli permise di ripresentarsi di nuovo alle elezioni, ma questa volta in corsa da solo e di conseguenza di essere nuovamente rieletto, per la gioia di tutti, anche degli [[avvoltoi]].
[[File:Komaku muore.jpg|left|thumb|500px|Un disegno che mostra la sequenza in cui è avvenuta la morte di Jackson. Nessuno ha mai scoperto il nome di quello che lo ha ucciso.]]
Dopo questa nuova vittoria, Jackson riprese le sue personali campagne di conquista e sterminio nel Nord America, per la paura di alcuni Stati come l'[[Arkansas]] preferirono limitare i danni entrando spontaneamente a far parte dell'Unione. Ma la popolazione iniziò lentamente a covare il desiderio di toglierlo di mezzo. Così il [[30 gennaio]] [[1835]], mentre si trovava funerali del deputato della [[Carolina del Sud]], [[Warren R. Davis]], da lui ucciso per errore mentre cercava di prepararsi [[un caffè]], fu vittima di un duplice attentato alla sua vita per mano di [[Richard Lawrence]], un [[pittore]] inglese disoccupato. L'attentatore puntò una [[pistola]] contro Jackson ma si inceppò; così prese uno [[shotgun]] ma con uguale risultato. Gli storici attribuiscono questo doppio malfunzionamento delle armi alle condizioni climatiche particolarmente umide, i religiosi a un'intercessione satanica, gli [[americani]] a una brutale botta di sfiga. Lo stesso Jackson e altri presenti, tra cui [[David Crockett]] (quello che andava in giro con il copricapo con coda di procione annessa), immobilizzarono e fecero arrestare Lawrence, che venne condannato a mangiarsi le sue armi un pezzo alla volta e a cagarle intere.
[[File:Andrew Jackson-3-.jpg|right|thumb|250px|Jackson con i suoi nuovi vestiti; comprati con l'oro che ha depredato dalle terre indiane, naturalmente.]]
Il regno di terrore di Andrew Jackson terminò terminò nel [[1837]], ma l'ex presidente continuò ad andare in giro in cerca di indiani da massacrare, arrivando ad insediarsi in un piccolo villaggio ed [[ovest]] degli [[Stati Uniti]] che lui ribattezzò Jacksonville; qui Jackson e i suoi soldati sottoponevano la popolazione ad ogni genere di angheria. Tutto durò sino al [[1845]], quando uno straniero che veniva dal deserto, affrontò il [[tiranno]] e tutti i suoi uomini, uccidendoli senza pietà e liberando definitivamente le persone dall'incubo di Andrew Jackson.
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