Andrew Jackson: differenze tra le versioni

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[[File:Andrew Jackson-1-.jpg|right|thumb|300px|Andrew Jackson da giovane.]]
 
[[File:Andrew Jackson-1-.jpg|right|thumb|300px|Andrew Jackson da giovane.]]
{{cit|Salve. Sono il vostro nuovo [[Presidente]] Andrew Jackson, ma voi potete chiamarmi "Signor nuovo [[Presidente degli Stati Uniti]] Andrew Jackson". Bene, ora che abbiamo chiarito questo punto vorrei illustravi in maniera dettagliata la mia politica di governo: da oggi in poi qui comando '''io''', parlate quando lo dico '''io''', mangiate quando lo dico '''io''', dormite quando lo dico '''io''', andate al [[cesso]] quando lo dico '''io''', se vi ordino di abbaiare, voi dovete imitare in maniera impeccabile un [[levriero]] [[Afghanistan|afgano]], se vi faccio vedere un legnetto, voi vi dovete mettere in posizione ed essere pronti scattare. Quello che dico '''io''' non si discute e se qualcuno, per puro caso, dovesse farmi qualche scherzo, tipo attentare alla mia [[vita]], potrei non rispondere delle mie azioni, né nei suoi confronti, né in quelli della sua famiglia. Bene, avete capito tutto? Ci sono domande? No? Perfetto; allora adesso '''andate a lavorare'''!|Il discorso di insediamento del neo Presidente Andrew Jackson.}}
{{cit|Ho ucciso una banca e tutti quei fottuti indiani che c'erano dentro.|Jackson risponde alla domanda "Qual' è stato il più grande successo della sua vita?"}}
{{cit|Bene! Adesso deportare indiani e oppositori sarà più facile e veloce.|Jackson durante l'inaugurazione della prima ferrovia nordamericana.}}
{{cit|Massacrateli!|Jackson su [[chiunque]].}}
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Le aggressioni e i massacri di cui si rendevano colpevoli Jackson e i suoi spinsero gli [[Inglesi]] a cercare un'alleanza con lui per poter riconquistare la [[Carolina]], ma il futuro presidente rispose uccidendo l'ambasciatore anglofono e usando la sua pelle per farcisi una [[cintura]] e i [[lacci delle scarpe]]. Per questo motivo venne considerato un pericoloso nemico e venne braccato anche dagli [[inglesi]], che lo catturarono e lo richiusero in catene nel [[Tartaro]].
Liberatosi dalla prigionia, grazie all'intervento del [[Ade|Dio della Morte]], Jackson ritornò nei suoi territori di origine, ma quando arrivò trovò che tutta la sua famiglia e i suoi tirapiedi erano morti. Senza l'appoggio del suo esercito, non poteva più fare niente, dunque decise di abbandonare quel luogo e di mettersi in viaggio per tutto il [[Nord America]] alla ricerca di uomini fidati con cui ridarsi alle razzie.
 
 
==Jackson, gli anni dell'esodo e dell'alleanza==
[[File:Komaku.jpg|left|thumb|300px|Jackson ghigna beffarsobeffardo verso il prossimo accampamento che deprederà.]] [[File:Andrew Jackson-5-.jpg|right|thumb|200px|Un giovanissimo Andrew Jackson, mentre parte alla volta di [[Washington D.C.]]]]
Jackson vagò in lungo e in largo; non si conoscono di preciso i luoghi che visitò, ma si sa che attraversò il [[Canada]] in [[pedalò]] e percorse a [[nuoto]] la [[Beringa]] raggiungendo la [[Russia]], arruolando tra le sue fila ogni genere di criminale, balordo e sbandato che trovava. Quando poi nel [[1803]] arrivò nel [[Tennessee]], decise di stabilircisi creando il suo quartier generale, dove poté rafforzare il suo esercito e organizzare le nuove razzie nei territori limitrofi.
 
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Al termine del pranzo, avvenuto alle 22:41, le parti completamente stordite dall'orgia del cibo, decisero di buttare giù un accordo: Jackson avrebbe annesso il territorio del [[Tennessee]] all'Unione, ma in cambio gli sarebbe stata data una carica di una certa importanza nell'amministrazione del suo ex dominio; [[John Quincy Adams|Adams]] accettò l'offerta e lo nominò giudice della [[Corte Suprema]], con potere di [[vita]], [[morte]] e [[miracoli]].
 
 
==Jackson, il Presidente sterminatore==
[[File:Andrew Jackson-2-.jpg|left|thumb|170px|''"Cazzo c'hai da guardare?"'']]
Jackson a causa del suo carattere irruente e molto spesso rissoso, si annoiò presto della nuova vita come giudice della [[Corte Suprema]]: non poteva ridarsi alle razzie e non poteva nemmeno ritorcersi contro [[John Quincy Adams|Adams]] e i suoi, dunque che fare? Rimuginando e rimuginando, arrivò alla soluzione del problema: siccome agli [[americani]] [[bigotti]] non piacevano gli usi e i costumi degli [[indiani]], lui li avrebbe sterminati tutti, dando libero sfogo alla sua [[rabbia]] repressa. Così un bel giorno prese un reparto della milizia e partì alla volta dell'[[Alabama]], attaccando e sterminando la tribù [[Dawson's Creek|Creek]]. Dopo questa spedizione {{censura|di sterminio}} bellica, iniziò ad ottenere una certa popolarità anche fuori dai confini del [[Tennessee]] e di conseguenza molti coloni cominciarono a chiedere il suo aiuto per allontanare le tribù indiane dalle loro terre, per potercisi insediare a loro volta a [[ufo]].
 
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Fu il primo presidente che proveniva dalla cosiddetta "frontiera", ma venne visto con poca simpatia dagli intellettuali del [[Nord]] e del [[Sud]], i quali ebbero la sensazione che con lui saliva al potere il suo "popolo" (i barbari). Questo fu provato quando alla cerimonia di insediamento egli aprì la [[Casa Bianca]] a migliaia di pionieri e razziatori, causando un vero e proprio caos nella residenza presidenziale, con tanto di furti, danneggiamenti e lo stupro di due cameriere.
 
 
 
==Jackson, in azione==
[[File:Komaku 2.jpg|right|thumb|300px|Jackson osserva soddisfatto i risultati delle sue politiche.]]
La sua presidenza fu caratterizzata da tre questioni fondamentali:
* '''punto uno''': l'esproprio delle terre della tribù [[Cherokee]], colpevole di aver osato darsi una [[costituzione]] su modello di quella statunitense. Già questo fatto venne ritenuto inaccettabile, ma quando poi venne scoperto che nei loro territori c'era l'[[oro]], lo Stato della [[Georgia]] si affrettò ad espropriarne le terre utilizzando una squadriglia di "picchiatori sgombera-baracche". Inizialmente la [[Corte Suprema]], presieduta da [[John Marshall]], ritenne l'azione illegale, in quanto riconosceva i Cherokee come stato straniero; ma Jackson, come ogni [[politico]] che si rispetti, cambiò rapidamente [[ideologia]], passando da '''Dittatore ultra-statalista''' a '''Senatore per l'autonomia dei singoli Stati dell'Unione'''. Per questo motivo istituì l''"Indian Removal Act"'', legittimando l'esproprio delle terre e la deportazione degli indiani nel campo di concentramento "Sentiero delle lacrime" a [[Caracas]]. In seguito tornò ad essere il Dittatore di sempre e fece pervenire il [[cadavere]] di [[John Marshall]] alla sua famiglia, un pezzo alla volta.
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* '''Punto tre''': la guerra contro la [[Banca]] degli [[Stati Uniti]], che stava iniziando ad alzare un po' troppo la cresta. Jackson non accettava che [[qualcun altro]] potesse anche solo vagamente insidiare il suo potere, ecco perché si rifiutò di rinnovare il mandato ventennale che nel [[1815]] aveva istituito la [[Banca centrale]]. Quando poi i [[banchieri]] protestarono, lui sguinzagliò la [[polizia]], che a suon di arresti e pestaggi, mise fine alle proteste. Ciò, però, ebbe effetti negativi sull'economia e sulla stabilità monetaria a causa delle ritorsioni volute dagli ex dirigenti sopravvissuti ai rastrellamenti e del fuggi fuggi generale che diverse persone misero in atto per non finire nel mirino della nuova [[Gestapo]].
 
 
 
==Jackson, il ritorno==
[[File:Andrew Jackson-4-.jpg|left|thumb|200px|Andrew Jackson scruta l'orizzonte in cerca di una nuova tribù indiana da dissanguare. Mi ricorda vagamente uno del [[governo tecnico]].]]
Visti i suoi metodi, il [[Congresso]] accusò il Presidente di [[totalitarismo]], Jackson dal canto suo accusò il Congresso di alto tradimento nei suoi confronti e fece arrestare buona parte degli oppositori per poi farli rinchiudere nello stesso campo di concentramento in cui sbatteva gli indiani. I pochi sopravvissuti alla mattanza si organizzarono nel [[Partito Whig]], che in seguito sarebbe diventato quella cancrena conosciuta come [[Partito Repubblicano]].
L'eliminazione dei suoi avversari gli permise di ripresentarsi alle elezioni da solo e di essere nuovamente rieletto per la gioia di tutti, specialmente di [[sciacalli]] e [[avvoltoi]].
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Dopo questa nuova vittoria, Jackson riprese le sue personali campagne di conquista e sterminio nel [[Nord America]]. Per la paura alcuni Stati come l'[[Arkansas]] preferirono limitare i danni entrando spontaneamente a far parte dell'Unione, ma la popolazione statunitense iniziò lentamente a covare il desiderio di toglierlo di mezzo. Così il [[30 gennaio]] [[1835]], mentre si trovava ai funerali di un deputato da lui ucciso per errore mentre cercava di prepararsi un [[caffè]], fu vittima di un duplice attentato alla sua vita per mano di un [[pittore]] inglese disoccupato. L'attentatore puntò una [[pistola]] contro Jackson ma si inceppò; così prese uno [[shotgun]], ma con uguale risultato. Gli storici attribuiscono questo doppio malfunzionamento delle armi alle condizioni climatiche particolarmente umide, i religiosi a un'intercessione satanica, gli [[americani]] a una brutale botta di sfiga. Lo stesso Jackson e altri presenti, tra cui [[David Crockett]] (quello che andava in giro con il copricapo con coda di [[procione]] annessa), immobilizzarono e fecero arrestare l'attentatore, che venne condannato a mangiarsi le sue armi un pezzo alla volta e a cagarle intere.
 
Il regno di terrore di Andrew Jackson terminò nel [[1837]], ma l'ex presidente continuò ad andare in giro in cerca di indiani da massacrare e paesi da razziare, arrivando ad insediarsi in un piccolo villaggio ad [[ovest]] degli [[Stati Uniti]] che lui ribattezzò Jacksonville; qui lui e i suoi sottoponevano la popolazione ad ogni genere di angheria. Tutto durò sino al [[1845]], quando uno straniero che veniva dal deserto, affrontò il [[tiranno]] e tutti i suoi uomini, uccidendoli senza pietà e liberando definitivamente gli [[Stati Uniti]] dall'[[incubo]] di Andrew Jackson.
 
 
==Jackson, le curiosità==
[[File:Andrew Jackson-3-.jpg|right|thumb|250px|Con l'oro rubato agli indiani, Jackson poté rifarsi il guradaroba.]]
* Era un uomo molto determinato e assolutamente deciso ad ottenere ciò che voleva, l'unica cosa che non riuscì mai ad ottenere fu l'autografo di [[Chuck Norris]].
* Il suo [[Animale da compagnia]] era una [[iena]].
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* In molti vorrebbero risolvere il problema della [[crisi economica]] con i suoi metodi, ma la [[pena di morte]] e i campi di sterminio sono stati aboliti anche per i banchieri, purtroppo.
* Jackson rispettava il volere del popolo. Secondo lui, siccome era il popolo che lo aveva eletto a governare, al popolo andavano bene sia i suoi metodi, sia il suo modello di governo prettamente dittatoriale.
* La deportazione dei [[Cherokee]] è considerata dagli storici "uno dei peggiori crimini della storia degli Stati Uniti", insommalui uninvece [[record]]l'ha sempre considerata una cosa di cui vantarsi.
* Era un fervente sostenitore dello "spoils system", letteralmente "sistema del bottino" (in pratica il [[clientelismo]]); dopotutto era un razziatore, ottenere il "bottino" era una delle sue prerogative.
* Nonostante fosse nato vecchio, aveva abbastanza forza da strangolare quattro indiani tutti insieme.
* Secondo alcuni testimoni, fu lui da solo a fermare il suo [[attentatore]]; le altre persone che accorsero cercarono soltanto di staccare le mani di Jackson dal collo dello sventurato.
* A proposito del suo [[attentatore]]: ma come cazzo pensa di fare fa un [[inglese]] a trovare lavoro in [[America]] poco dopo la sua dichiarazione di indipendenza dall'[[Inghilterra]]? E come [[pittore]] tra l'altro?
* CiSi sonoè seriereincarnato possibilità che sia stato un antenato diin [[Mario Monti]].
 
 
 
 
 
 
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==Note==
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