Amanda Knox: differenze tra le versioni

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'''Amanda Knox''', nata a Fort Knox ([[USA]]) dall'unione tra [[Amanda Lear]] e il suo [[dildo]] viola, viene adottata da [[Jack lo squartatore]] dopo il trasferimento della madre in [[Francia]] al seguito di Mohamed [[Salvador Dalì|Dalì]].
Appresi i necessari rudimenti dal patrigno, si trasferisce a [[Perugia]] dove comincia un brillante percorso di studio all'Università per stranieri.
Nei rari momenti liberi dai testi universitari, si dedica al volontariato e in particolar modo al tentativo di integrazione dei numerosi [[negronero|ragazzi di colore]] che affollano il capoluogo umbro. Data la mancanza di tempo, si industria per recuperarli in gruppetti più o meno numerosi.
 
Nonostante l'amore che nutre nei confronti degli afroamericani, si innamora di un italiano bianco affiliato al [[Ku Klux Klan]], [[Mauro Serio|Mauro]] di So-so-so-[[Solletico (programma televisivo)|solletico]], del quale diviene la fidanzata storica.
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== La sentenza (Il ritorno della) ==
 
Richiesto a furor di popolo, il 3 ottobre è nelle migliori sale cinematografiche di tutto il mondo l'attesissimo sequel: ''Il secondo tragico Amanda Knox'', regia di Salvo Sottile, ''starring'': Amanda Knox, prima donna indiscussa, sostituita dalla controfigura solo per le scene d'azione e di sesso (e forse neanche queste); la sciarpa di Raffaele Sollecito, scritturata come co-protagonista; il Giudice; l'avvocata Giulia Bongiorno; il fenomenale bastone negronero di Rudy Guede; il [[vibratore]] rosa shocking a forma di coniglio di Amanda Knox, come Prova Definitiva nº1.
Camei: il [[magistratura|PM]], non richiesto e non considerato; la verità, a cui è stata rifilata la parte di soprammobile scenico, dietro il ficus nell'angolo buio in fondo a destra; [[Silvio Berlusconi]], come outsider e coach nella scena del sesso di gruppo.
Infine, per gli occhi più attenti, per i veri intenditori del cinema d'autore, un Carneade della cinematografia "real horror": Raffaele Sollecito in arte "[[Babbi l'orsetto]]", come comparsa non retribuita.
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«Condanna Knox Amanda Marie...» e qui c'è stato un "Noooo!" di disperazione.
Ma non temete: il giudice, ridendo fra sé e sé e dicendosi che è proprio sprecato a fare il magistrato, ché doveva fare il tragediografo per come sa costruire la tensione, alla fine ha decretato: «Assolve entrambi gli imputati dai reati loro ascritti ai capi A, B, C, D, F, G, H, J, Z, YWX. Così decidiamo, decretiamo e approviamo. L'udienza è tolta, andate in pace».
Amanda Knox è stata velocemente trasportata in America, scortata da due ali di ghostwriter, sceneggiatori e intervistatori adulanti che cercavano di blandirla con ricchi contratti e partecipazioni a talk show; Rudy Guede non si è reso disponibile per un'intervista, asserendo che in carcere ha "visto la luce" e ora tappa buchi nelle docce del carcere in qualità di "Visir di Negrolandianerolandia"; il PM ha gorgogliato incredulo: "Ma come assolta? E il coltello? E il reggiseno? E gli alibi inventati? E il vibratore?", dopodiché è stato picchiato a sangue in quanto indubbiamente [[Toghe rosse|comunista, filosovietico e antiamericano... tsk, tsk, questi rossi, non capiscono che se non fosse per l'America, parleremmo tutti tedesco... ingrati, pezzenti...]]
 
Dato per disperso, ancora ammanettato nella gabbia degli imputati, dimenticato dalle guardie, dal giudice e dai media nella vuota aula, un certo secondo imputato, dal nome mai neanche registrato.