Aljaksandr Lukašėnka: differenze tra le versioni

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|testo=[[File:Stemma_Bielorussia.png|left|125px]][[File:Putin_in_rosso_e_nero.jpg|right|200px]]{{dimensione|140%|<br />Partito appruova questo articulo e raccomanda a tovarish di leggerlo e farlo leggere!}}<br />☭ '''Proletari di tutto il muondo, unitevi, ''da!''''' ☭<br />
{{Audio-template|Partito.ogg|Товарищ! Ascuolta voce di Partito!}}
}}
 
 
{{Politico U.S.A.
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|preceduto= [[Chernobyl]]
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|partito politico= [[PCUS|Lista civica comunale]]
|tendenza politica= [[Eterosessuale]]
|nascita= Avvenuta
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{{citazione|Grazie anche alla sua gente, che lo ama. E questo è dimostrato dai risultati delle elezioni, che sono sotto gli occhi di tutti!|[[Silvio Berlusconi]] su "barzellette di cattivo gusto"}}
{{citazione|Io ti spiezzo in due|Alexandr Lukashenko sulla [[Bielorussia]]}}
 
 
'''Aleksandя Putińovič Lukašenko''' è un contadino abilmente travestito da [[Stalin]].
 
È l'attuale, il precedente e il futuro Megapresidente di '''{{Tooltip|[[Bielorussia]]|[[File:Bandiera della Bielorussia.gif|200px]]}}''', patria di ginnaste e di bambini malati. Considerato dai soliti esagerati ''"l'ultimo dittatore in [[Europa]]"'', in realtà è soltanto un'edizione economica di [[Vladimir Putin]].<br /> I suoi operosi concittadini, tuttavia, non sembrano toccati da certi ''risibili problemi'', continuando ad assicurare a Lukashenko sostegno politico: perché '''{{Tooltip|[[Inversione BielorussaRussa|nella Bielorussia Sovietica la dittatura è democrazia!]]|[[File:Marxhead.jpg|150px]]}}'''
 
Ufficialmente il suo partito ''"[[io sono Maria de Filippi|non è comunista]]"'', nel senso che se andate a chiedere a Lukashenko: «''Ma sei un compagno??''» lui vi risponderà che non è assolutamente così. Poi si metterà a ridere e sussurrerà alle sue guardie di uccidervi.
 
Il {{Tooltip|[[Vladimir Putin|presidente russo]]|[[File:DarthPutin.png|200px]]}} ha parlato più volte di lui come del più grande statista [[Bielorussia|bielorusso]]. Forse perché è l'unico.
 
== Biografia ==
[[File:Lukashenko_cattivissimo.jpg|350px|left|thumb|Lukashenko ti sta fulminando con lo sguardo.<br /> Presto la tua testa esploderà.]]
Alexandr Lukashenko nasce il [[30 agosto]] [[1954]] a Беларусь, vicino a Рэспубліка ([[URSS|☭]]).<br />
Il padre '''Ivaиoff''' fa il boscaiolo, è il tipico uomo [[Bielorussia|bielorusso]]: biondo, stupido, con i baffi, beve solo [[vodka]] e picchia la moglie tutte le sere. La madre '''Švetlana''' è la tipica donna bielorussa: bionda, grossa, muscolosa, coi baffi e picchia il marito tutte le sere. Alexandr dimostra di avere fin da piccolo una spiccata [[intelligenza]]: dice la sua prima parola già a 12 anni.<br />
A 14 anni decide di abbandonare la [[scuola]], sebbene ancora non possedesse il ''dono della [[alfabetismo|lettura]]'', e si trova un lavoro come vaccaro presso un allevamento di [[patata|patate]].
 
Notato da alcuni agenti del [[comunismo|partito comunista]] mentre stava pestando violentemente una farfalla, viene proposto a Lukashenko di entrare nel '''{{Tooltip|[[PCUS]]|[[File:Falce e Martello.png|100px]]}}''' e onorare il [[URSS|Sol dell'Avvenire]]. Imbevuto di retorica quanto un [[Di Pietro|dipietrista]], grazie al suo legame con il Partito può godere di privilegi esclusivi e altrimenti inaccessibili: porta un bel paio di [[baffi]] e indossa addirittura la cravatta.<br /> Poco dopo, acquista per 8 rubli una banconota da 5 rubli, con la quale compra una laurea in ''"Tutte le Materie"'', presso il negozio di gadget dell'Università di [[Minsk]], con la quale fare il bullo al suo paese. "Ufficialmente" è laureato, nonostante i suoi modi da ''villano'' tradiscano ancora un'[[ignoranza]] fatale.
 
Ahinoi, erano tempi difficili per l'[[Unione Sovietica]] e, per quanto i vertici si ostinassero a [[inversione russa|negarlo]], per il popolo la '''fame''' era ancora una malattia mortale. Nel [[1985]], [[Michail Gorbaciov]] decide che gli sta un po' sul cazzo il [[comunismo]] e annuncia una grande politica di riforme: il ''[[Perestrojka|Иeш Deal]]''.
 
Al principio, le idee balzane di [[Gorbaciov]] vengono accolte con entusiasmo in tutto l'[[Occidente]]: le industrie vengono privatizzate, la proprietà comune viene privatizzata, anche la libertà di parola viene privata. L'[[Armata Rossa|armata rossa]] si ritira dall'[[Afghanistan]] e a [[Gorbaciov]] vengono consegnati il [[premio Guinness]] per la pace e il Tapiro d'oro da [[Striscia la Notizia]].<br />
Nonostante l'entusiasmo iniziale, le riforme non danno l'effetto sperato. La [[Russia]] piomba nel caos, l'economia ha un tracollo mica da ridere, e in politica torna di moda il [[Boris Eltsin|colpo di statoStato]]. Una situazione che guarda io ci ho provato ma niente eh...<br />[[File:Imperatore_trisoliano.png|200px|right|thumb|Il precedente dittatore, '''Myechyslau Hryb''', detto ''Šplash''.]]
[[File:Imperatore_trisoliano.png|200px|right|thumb|Il precedente dittatore, '''Myechyslau Hryb''', detto ''Šplash''.]]
Nel [[1991]] l'[[URSS]] cessa definitivamente di esistere: la [[Lituania]] dichiara l'indipendenza, l'[[Estonia]] scappa di casa, il [[Kazakistan]] incomincia a fumare, l'[[Azerbaijan]] si chiude nella sua stanza e batte i piedi per terra, e una miriade di altri stati di merda cominciano a reclamare la libertà.
 
=== La conquista del potere ===
Il [[26 settembre]] [[1991]], la [[Bielorussia]]|[[File:Stemma Bielorussia.png|100px]] annuncia la sua secessione dall'[[Unione Sovietica]]: ''«Basta! Non è possibile! Io da oggi sono indipendente, faccio i bagagli e me ne vado!»''<br /> E invece rimane lì... però è indipendente.
 
Per tre anni la nazione vive un periodo di confusa [[anarchia]], un [[dittatura|dittatore]] succede all'altro in breve tempo. L'instabilità politica si conclude nel [[1994]], quando Alexandr Lukashenko ''si beve'' l'ultimo dittatore, '''[[Myechyslau Hryb]]''', che stava riposando ''ignaro'' all'interno di una bottiglia. Secondo le usanze del suo popolo, diventa lui il sovrano supremo di [[Bielorussia|Belarus]] e il suo regno terminerà quando qualcuno si berrà lui.
[[File:Lukashenko_in_pubblico.jpg|miniatura|left|thumb|300px|''«[[Sì|Da]], va bene, adesso barzelletta in cui non ci suono battute su [[vodka]]. Dunque, ci suono due russi che entrano in un bar...»'']]
 
== Regime politico ==
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=== Politica estera ===
{{cit2|L'imperatore non è indulgente quanto me|Alexadr Lukashenko sul suo {{Tooltip|[[Vladimir Putin|Maestro]]|[[File:Putin Gas.jpg|100px]]}}}}
L'[[Unione Europea]], invidiosa dello strapotere di [[Bielorussia|Belarus]], ha da tempo interrotto le ''relazioni diplomatiche'' con la nazione, tuttavia Lukashenko non ritiene assolutamente rilevante il sostegno occidentale, poiché la sua brillante oratoria gli garantisce ben [[:Categoria:Terroristi|altri alleati]].<br />
A partire dal [[1999]], il principale interlocutore della Bielorussia è diventato '''[[Vladimir Putin|Darth Putin]]''', ''Zaя di tutte le Яussie''. A partire dalla sua salita al potere, Lukashenko ha ''spontaneamente'' offerto le risorse della [[Bielorussia]] al Signore dei [[Sith]], in vista della costruzione della [[Morte Nera]] su Novgorod. Il divino Alexandr Lukashenko ha già lanciato un [[ultimatum]] contro la realizzazione di uno ''scudo deflettore'' in [[Polonia]], e giocherà un ruolo fondamentale al momento dell’''[[Ordine 66|ordine 66]]''.
 
=== Dati sul consenso al regime ===
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[[File:Protest Belarus Munich 20200821 165831.jpg|Sedicenti "protestanti" affiliati alle multinazionali di Soros, sono centinaia di migliaia e sono ovunque, pronti ad uccidere il nostro amato Megapresidente e porre fine alla stabilità in Bielorussia|miniatura]]
[[File:Minsk Protest 2020-08-16 161048.jpg|Le spie europee hanno preso sotto scacco i cittadini di tutta Minsk! Dove andremo a finire?|miniatura]]
Alle elezioni presidenziali del 9 agosto 2020, il Megapresidente è stato riconfermato nel suo ruolo dal suo amato popolo, con una maggioranza bulgara dell'80%. Gli osservatori [[Corea del Nord|nordcoreani]] hanno definitivo le elezioni bielorusse "libere" e "trasparenti". Quello che sarebbeavrebbe dovuto essere un giorno di festa per la democrazia della RSS Bielorussa è stato purtroppo guastato dalle manifestazioni sobillate da spie occidentali abilmente camuffate con abiti tradizionali bielorussi (è nota la passione del popolo bielorusso per il merchandising [[NBA]]), che hanno inscenato e continuano ad inscenare una finta rivolta contro il Megapresidente. Inutile dire che si tratta di uno squallido tentativo delle élite finanziarie globaliste per fomentare un cambio di regime in Bielorussia e mettere così le mani sulle ingenti ricchezze del Paese: trattori a vapore, vetture [[Lada]] degli anni '70 e bottiglie vuote di vodka. Le spie occidentali hanno pagato centinaia, migliaia e in alcuni casi anche milioni di cittadini per scendere in piazza e protestare, ma il Megapresidente sta provando a calmare la situazione facendo scendere per le strade di Minsk la protezione civile, il cui scopo è di calmare e guarire i cittadini contaminati dalle radiazioni sorosiane europeiste. Le potenze europee, invidiose della potenza e dell'avanguardia di Lukashenko, non hanno riconosciuto le sue ultime elezioni, gli hanno fatto le pernacchie e gli hanno detto:
{{Q|Prrrr, pappappero! Non ti riconosciamo le elezioni, gne gne gne!}}
L'unico amico che è rimasto al nostro Lukashenkone nazionale è il suo vecchio maestro, Vladimir Putin, il quale ha deciso di aiutarlo inviando beni di prima necessità: cioccolatini, orsacchiotti, coccole, giornalisti russi per sostituire i traditori locali che si sono licenziati e prostitute dal migliore degli harem che si potesse permettere.
Il 27 novembre 2020, causa caduta di palle, Lukashenko annuncia le dimissioni in seguito ad un referendum costituzionale da svolgersi in data ignota, si suppone nel duemiladiciammai.
[[File:Лукашэнка на верталёце прыляцеў у Палац Незалежнасці.webm|miniatura|Lukashenko riesce a dimostrare di avere nervi fermi anche in momenti di crisi: in questo virilissimo momento si mostra in barba ai leader europei scendendo dal suo elicottero presidenziale con AK47 costruito con puro acciaio bielorusso!]]
 
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File:Lukashenko_mima_un_telefono_con_la_mano.jpg|Il Megapresidente telefona a [[Vladimir Putin]]: ''«Ribelliuone? Quale ribelliuone, Maestro?»''
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[[File:Lukashenko indica.jpg|250px|right|thumb|''«Io essere grande genio, da! Io avere inventato strumentuo che, quando leggete mie parole, permette di pensare con '''mia voce''' in vostra mente. Io dentro di vostra testa, ora».'']]
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[[File:Sondaggio_fasullo.png|[[Democrazia|Vota!]]]]
 
[[File:Lukashenko_e_Putin_ad_un_funerale.jpg|300px|right|thumb|]]
 
== Vuoči cuorrelate ==
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{{terroristi}}
{{URSS}}
 
[[Categoria:Bielorussia]]
[[Categoria:Politici]]
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[[Categoria:Forze del Male]]
 
[[ja:アレクサンドル・ルカシェンコ]]
[[fi:Aljaksandr Lukašenka]]
[[olb:Лукашенко, Александр Горгульевич]]