Alessandro Manzoni: differenze tra le versioni

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Nato a [[Milano]], da [[Giulia Beccaria]] donna promiscua nonché prima [[escort]] non marcata [[Ford]] della [[storia]] e padre sbeffeggiato dal mondo intero, Manzoni crebbe in un clima di fermento socio-politico-lattico che gli mandò in casino tutto l'intestino.
 
Nei primi anni fu spedito dal (lol)padre in un collegio di gesuiti, dove non fece altro che poltrire e fare disegnini osceni sulle ostie consacrate. Appena poté, sfanculò il {{s|padre}} cervo e se ne andò a far baldoria a [[Parigi]] con la madre e il suo amante alto, biondo e bravo negli sport [[Immanuel Casto|Immanuel Ca...]] ehm, cioè, [[Carlo Imbonati]]. Qui fa una vita molto gaudente per l'epoca, restando alzato fino alle 22.30 a giocare a [[Monopoli]] tutte le notti. Mentre passeggiava per viale dei Giardini incontra Enrichetta Blondel, una [[figa di legno]] che lo costringerà a convertirsi al [[Cattolicesimo]] per sposarla.
 
Da qui in poi Manzoni se ne starà tutto il giorno a muggire e lamentarsi ora dei giovani in skateboard, ora dei motociclisti, ora dei poeti che non scrivono mai la verità, ora dei suoi panni talmente sporchi che ci vuole l'[[Arno]] intero per lavarli. Verso gli anni finali della sua vita poi rimbambirà definitivamente, parlando continuamente di cose senza senso tipo la ''[[Divina Provvidenza]]''.
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